Figlio (Fontainebleau 1268 - ivi 1314) di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona. A lui si deve la trasformazione dello stato in una monarchia nazionale accentrata. Fu in contrasto con il papa Bonifacio [...] fino al 1305, e si concluse (pace di Athis-sur-Orge) con il riconoscimento francese di varie autonomie alla feudalità del paese. Le difficoltà economiche della Francia furono inoltre motivo di altre anche più gravi decisioni politiche di F. il ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] comune è spinto da esigenze politiche ed economiche a un tempo ad allargare la propria giurisdizione sul contado, contro i castelli feudali e i minori comuni, a stendere in più vasto ambito la propria azione, a tender le fila delle alleanze contro i ...
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DELLA TORRE, Luigi
Gino Benzoni
Nasce probabilmente dopo la metà del Quattrocento, da Ginevra di Bertoldo da Spilimbergo - vale a dire quel "Pertholdus de Spegnimbergo", figlio di Venceslao e marito [...] 1963, p. 63). L Girolamo, comunque, che, il 29 ag. 1568 (lostesso anno in cui è tra i rappresentanti a Venezia della feudalità friulana), sottoscrive, assieme a dei Collorédo e ad altri, anche a nome dei figli e del fratello vescovo di Ceneda, l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi tre decenni del XV secolo la parte peninsulare dell’Italia meridionale, [...] né a ottenere, come è nei suoi progetti, la supremazia nella penisola italiana, né a ridurre la potenza delle maggiori famiglie feudali del regno. La crisi di direzione politica si accentua negli anni di Giovanna II, che gli succede: vedendo il suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il quadro dell’economia europea del XV secolo segna una fase di stagnazione dovuta [...] l’assolutismo, per esempio, mina il potere della nobiltà e di conseguenza la stessa struttura socio-economica della feudalità; la formazione di una burocrazia e di eserciti permanenti costringe i sovrani europei ad affrontare nuove spese che incidono ...
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Di nobile famiglia guascone, prima coltivò gli studî legali, poi entrò nella carriera ecclesiastica. Fu, per 17 anni, auditore del Sacro Palazzo. Nel 1334 fu chiamato alla sede patriarcale di Aquileia, [...] esterne tenessero divisi i nemici del patriarcato, sì che restasse salvo il Friuli da un'invasione. Non per questo la feudalità friulana si rassegnò a subire passivamente il governo del patriarca; reagì, uccidendo il patriarca (6 giugno 1350), cui, a ...
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RUGGERO II, re di Sicilia
Francesco Paolo Tocco
RUGGERO II, re di Sicilia. – Nacque il 22 dicembre 1095 a Mileto, cuore della Contea creata dal padre Ruggero I (Ruggero d’Altavilla) nel Sud della Calabria [...] dai demani e dai feudi chiamato con nome arabo ad-diwan al-ma῾mur. Qui erano custoditi i registri delle terre demaniali e feudali e le liste dei villani. Intorno al 1145, aggiunse il diwan at tahqiq al-ma῾mur, Corte dei conti deputata al controllo ...
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BARBERI (Barbieri, Barberio, de Barbera, Barberius), Giovanni Luca
Filippo Liotta
Procuratore fiscale e ufficiale della cancelleria o, come egli stesso si definisce, "Magister riotarium regie Cancillarie", [...] una conferma di questo dato biografico. Non vi è dubbio che egli sia stato uomo di legge, soprattutto versato nella ragione feudale, ma dove egli abbia compiuto i suoi studi e con quali maestri non sappiamo; né sappiamo se egli sia stato "notarius ...
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SALERNO
EErrico Cuozzo
Salerno, conquistata nel 1077 da Roberto il Guiscardo, dopo essere stata una delle città più importanti del ducato normanno di Puglia, ne divenne anche il centro amministrativo [...] godeva di una bella posizione paesistica.
La costante presenza del re in Salerno cementò il rapporto della Corona con la feudalità salernitana e permise a quest'ultima di godere degli importanti e speciali privilegi che le furono concessi, forse, nel ...
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GRIPPA, Giuseppe
Antonello Pizzaleo
Nacque a Napoli nel 1744, da Francesco e Antonia Bonanni.
Mancano notizie precise sulla sua prima formazione e la gioventù. Annoverato tra gli allievi di A. Genovesi [...] con argomenti tradizionali, estranei alle speculazioni teoriche, a tratti scolastiche (come rileva P. Villani) del G. - una difesa del sistema feudale e del baronaggio.
Nel frattempo, tra l'estate e l'autunno del 1783, videro la luce i volumi terzo e ...
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feudalita
feudalità s. f. [der. di feudale]. – 1. Natura feudale, l’essere feudale: la f. d’un possesso. 2. a. Feudalesimo: le caratteristiche della f. in Sardegna. b. La classe dei feudatarî nel suo complesso.
feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...