La costruzione della città turistica
Andrea Zannini
Sono passati quarant’anni da quando Hans Magnus Enzensberger scriveva che in un secolo e mezzo di esistenza il turismo non aveva ancora saputo attrarre [...] percezione, la natura della città: «La Sensa [la festa dell’Ascensione] è la stagione dei forestieri, nella quale popolari a Venezia (1866-1881), in Cent’anni a Venezia. La Camera dellavoro 1892-1992, a cura di Daniele Resini, Venezia 1992, pp. 235- ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] (dopo l’avanzata delle organizzazioni socialiste nel mondo dellavoro)2. Però, la situazione d’allerta nei confronti Trentino. Nella maggior parte dei casi fu promosso l’oratorio festivo.
Di carattere popolare, l’oratorio intitolato a s. Francesco ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] IX –, oltre a intuizioni come quelle sui diritti dellavoro, sperimentò un’educazione scolastica mai incline alla punizione in piazza senza legnate, che è una vera porcheria, non voglio più feste, né quarantore, e se mi mettono fuori un moccolo, che è ...
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I luoghi delle relazioni sociali
Marco Fincardi
Una lunga transizione
Fino al collasso della Repubblica veneta, la sua capitale ha sviluppato una precoce tendenza, molto pronunciata, a moltiplicare [...] gioia che pervaderebbe la città il giornalista menzioni unicamente feste promosse dalle chiese e dalla Municipalità, o da localismo in età giolittiana, in Cent’anni a Venezia. La Camera dellavoro 1892-1992, a cura di Daniele Resini, Venezia 1992, pp ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] , benché la festadel 21 maggio sia dedicata anche a lei.
Per la ricorrenza del 7 maggio, ‘Commemorazione del segno della preziosa esordito dicendo che questo «modesto lavoro» veniva eseguito per ordine «del nostro altissimo zar Giovanni Alessandro ...
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Il calcio: un fenomeno non solo sportivo
Alessandro Cavalli
Antonio Roversi
Un'antica festa crudele
Nella fisicità naturale del corpo umano i piedi, destinati all'equilibrio e al movimento, sono governati [...] questo paese, le partite si svolgevano di solito nei periodi di festa, come Natale e Carnevale, oppure in occasione di fiere e sagre una fuga dall'alienazione dellavoro oppure, nelle scuole, un mezzo per la formazione del carattere, a livello ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] penetrò anche in alcune regioni di rito latino. Questo lavoro si propone, dopo aver esaminato le ragioni per cui la modo, ma con la croce al posto dello scettro nella mano. La festadel Santo è quella patronale e si celebra ogni anno il 23 e 24 ...
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La cancelleria
Marco Pozza
L'istituzione del cancellier grande
Il 7 aprile del 1261, con una parte il cui testo non è pervenuto nella sua interezza, il maggior consiglio del comune di Venezia nominava [...] anno, entro i quindici giorni che immediatamente precedevano la festa di san Michele nel mese di settembre, data dichiarati decaduti dall'ufficio (103).
L'organizzazione dellavoro
Oltre alle questioni sopra accennate, in qualche provvedimento ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] santi particolari, come ad idoli, e li sostituisce a quelle feste liturgiche»65.
Monterisi si batteva per indirizzi pastorali fondati sul primato .
Al convegno nazionale della pastorale sociale e dellavoro, tenutosi nel 1982, Mincuzzi, traslato nel ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] effetto dirompente dell’industria, eppure segnata dalla diffusione dellavoro a domicilio a prevalenza femminile e dall’emigrazione, di sussidi a stampa, come l’edizione ambrosiana del messale festivo per il popolo, da lui introdotta nel 1931, ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...