Chirurgo (Capua 1815 - Napoli 1891). In una sua memoria, largamente diffusa, propugnò il principio secondo il quale le potenze dovevano riconoscere la neutralità dei combattenti malati o feriti, precorrendo così la Croce Rossa. La sua tesi fu accolta dalla Società di utilità pubblica di Ginevra, che propose la costituzione di una associazione permanente di soccorso per i feriti di guerra. P. fu deputato ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] contribuire all'evoluzione delle idee e dei metodi della cura di determinate lesioni e infermità.
Il 28 aprile 1861 FerdinandoPalasciano leggeva all'Accademia Pontaniana di Napoli la sua memoria su La neutralità dei feriti in tempo di guerra; fu ...
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La Croce Rossa, che ha raggiunto l'universalità per il riconoscimento di tutti gli stati del mondo, è un'organizzazione di società nazionali per l'assistenza e il soccorso in guerra e in pace, collegate [...] Convenzione.
Le origini. - La Croce Rossa ebbe in Italia il suo primo precursore e apostolo. Nel 1848, FerdinandoPalasciano, di Capua, medico chirurgo militare nell'esercito borbonico, durante l'assedio di Messina affermò la necessità e reclamò per ...
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COTUGNO, Domenico
Loris Premuda
Nacque a Ruvo di Puglia (Bari) il 29 genn. 1736 da Michele e dalla seconda moglie Chiara Assalemmi, di umili condizioni sociali ed economiche.
Dimostrando fin dalla tenera [...] del 3 ag. 1820, passarono agli Incurabili, e la sontuosa villa di Capodimonte, che poi divenne proprietà di FerdinandoPalasciano.
Morì a Napoli il 6 ott. 1822. L'orazione funebre fu pronunciata dall'abate Angelo Antonio Scotti nella chiesa ...
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RIZZOLI, Francesco
Maria Conforti
RIZZOLI, Francesco. – Nacque a Milano l’11 luglio 1809, da Gaetano e da Maria Trovamola.
Nel 1814, alla morte del padre in Calabria mentre combatteva con Gioacchino [...] chirurgia scientifica, avevano avuto protagonisti chirurghi e medici di altre città italiane, come, ad esempio, il napoletano FerdinandoPalasciano.
Nel 1869 l’Azzolini fu chiuso e la clinica chirurgica fu trasferita al S. Orsola, dove già operavano ...
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MAGNI, Francesco
Stefano Arieti
Nacque in una famiglia di modeste origini, da Giosuè e da Francesca Chiappelli, a Spedaletto, presso Pistoia, il 15 luglio 1828. Completati gli studi secondari presso [...] rendere "le diverse cliniche parti di un medesimo tutto" (Sull'ordinamento della facoltà di medicina: lettera aperta all'on. prof. FerdinandoPalasciano, in Bull. delle scienze mediche, s. 6, IV [1879], pp. 153-183). Il suo progetto, e segnatamente l ...
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MIELE, Antonio
Gianni Fazzini
– Figlio di Giuseppe e di Isabella Alvino, nacque il 23 febbr. 1813 in Andretta (presso Avellino). Compì i primi studi a Napoli per continuarli poi nel seminario metropolitano [...] di aver collaborato con A. Milano nell’attentato contro re Ferdinando II di Borbone avvenuto l’8 dic. 1856, ma ne da una forma maligna di antrace e malgrado le sollecite cure di F. Palasciano, morì il 25 luglio 1863.
Fonti e Bibl.: G. Miele di Amato ...
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BATTISTA, Michele
Marcello Terenzi
Mancano notizie biografiche di questo maestro armaiolo, nato in Avellino nella prima metà del sec. XVIII. La sua formazione ha luogo a Napoli nel clima della nuova [...] più importanti musei del mondo, furono creati per Carlo III e Ferdinando IV di Borbone, le cui cifre sono incise sulla maggiore parte reale di Madrid; un fucile datato 1773 nella collezione Palasciano di Bari; due fucili datati 1774 nel Museo di ...
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