studentesco, movimento
Fenomeno che si sviluppò in università e scuole di numerosi Paesi industriali dalla metà degli anni Sessanta ai primi anni Settanta (➔ Sessantotto). La contestazione giovanile [...] insofferenza e di aggressività maturata nei rapporti privati e interfamiliari viene riversata sull’intero sistema sociale. Questi fenomeni ampi di contestazione globale sono in grado di generare conflitti contro l’ordine sociale sotto l’influenza di ...
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clientelismo
Fenomeno diffuso nell’antica Roma, che indica il rapporto tra chi, pur godendo dello status libertatis, si trovava in stato di dipendenza da un patronus, dal quale riceveva protezione. L’espressione [...] apparenza reciprocamente vantaggiose e aperte. Gli studi più recenti hanno messo in evidenza il fatto che, per quanto i fenomeni clientelari siano presenti in quasi tutte le società umane, la loro importanza istituzionale e il loro impatto variano da ...
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Recinzioni delle terre comuni (common lands, common wastes) e dei fondi indivisi (➔ open fields). Il fenomeno delle e., iniziato già nel 14° sec. in Inghilterra, si diffuse poi in gran parte dell’Europa, [...] rispondendo all’esigenza di uno sfruttamento agricolo orientato verso il mercato, nel quale ci si avvalesse delle nuove tecniche della semina. Comportando l’abolizione dei diritti consuetudinari delle ...
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Lorenzo Vidino
Marco Arnaboldi
Combattenti d’esportazione
Il fenomeno dei foreign fighters, tutt’altro che recente, ha subito una brusca accelerata con l’acuirsi del conflitto siro-iracheno. E l’Occidente, [...] particolare da Francia (più di 1000), Gran Bretagna (800), Germania (600) e Belgio (450).
L’Italia sembra essere toccata dal fenomeno in maniera meno importante: si stima che i residenti della penisola a essersi recati in Siria siano meno di 100.
Le ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] dal n. con il suo 'demoniaco' Führer Hitler. E nel 1948, Ritter ritenne che il n. non fosse stato "un fenomeno tipicamente tedesco", ma avesse origine nella crisi della democrazia europea nel 20° secolo. Ambedue non inserirono il n. nella continuità ...
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Opposizione al fascismo, inteso, in senso lato, come un fenomeno non limitato alla sola Italia.
In senso stretto, l’a. fu la reazione, morale e politica, alla dottrina e alla prassi del fascismo al potere. [...] Sorse soprattutto a opera di alcune formazioni e partiti dell’Italia prefascista, che ancora disponevano della tribuna parlamentare e di una certa libertà di stampa: alcuni gruppi liberali, il Partito ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] Uniti, per i quali si è parlato di una 'nazione di nazioni'. E ciò va tenuto presente soprattutto per l'analisi del fenomeno nazionale nel Terzo Mondo, per gli Stati che sono nati dai movimenti anticoloniali di liberazione in Africa e in Asia. Questi ...
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Briganti di strada attivi nei territori balcanici, in epoca medievale. Il fenomeno rappresentò una preoccupazione essenziale per i Turchi, che nell’estendere il loro dominio nei Balcani concentrarono il [...] della Seconda guerra mondiale, si ricollega alla tradizione delle lotte antiturche degli haiduci.
Origine diversa ma conclusione analoga ha il fenomeno degli hajdu in Ungheria: nel 15° sec. si formò una classe di bovari, i quali per la disoccupazione ...
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urbanesimo
Espansione demografica delle città in seguito all’immigrazione di massa della popolazione rurale. Il fenomeno dell’u. si lega, nelle diverse epoche, a situazioni geografiche ed economiche [...] con la progressiva perdita di peso demografico, in termini sia relativi che assoluti, da parte delle città «centrali» (fenomeno della controurbanizzazione) e la crescita di quelle medie e piccole. Continuavano a espandersi solo le agglomerazioni del ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] confini dell'umanità. I soggetti da colpire sono espulsi dall'ordine non solo della società, ma anche della specie umana. Il fenomeno ha radici lontane, e trova esemplificazione nelle parole del teologo e orientalista del 19° secolo P. de Lagarde che ...
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fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere alla realtà oggettiva; secondo Kant, tutto...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...