«È una rivolta?» «No sire, è una rivoluzione.»
Le parole con cui il duca di Liancourt svegliò nel cuore della notte del 14 luglio 1789 Luigi XVI per annunciargli la presa della Bastiglia, divenuta poi [...] in fretta possibile contro il nemico incombente e diffondere l’allarme alle comunità vicine.
Gli storici hanno dato a questo fenomeno il nome di Grande paura. Essa ebbe origine non nella capitale, ma in cinque-sei epicentri sparsi in tutto il regno ...
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L’asse a cui oggi si riconduce principalmente il termine nostalgia è quello temporale: si ha nostalgia della propria adolescenza, a volte di un amico perso, spesso di qualcosa che non c’è stato. Pochi [...] (si pensi già alle teorie umorali di Ippocrate); la nostalgia, invece, è stato necessario inventarla per rispondere di un fenomeno sempre più su vasta scala. Non si tratta di un disturbo «da monaci e filosofi» come la melanconia petrarchesca, bensì ...
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«Ciò che è sinistro, o terribile, non tradisce mai: lo stato al quale conduce è sempre l’illuminazione. E soltanto questa condizione di brutale consapevolezza ci permette di cogliere a pieno il mondo, [...] In effetti, il dispiegamento del destino terribile articolato in maniera così illuminante dal genere weird, è un fenomeno rinvenibile in nuce al centro della percezione stessa, ovvero nella rappresentazione soggettiva delle funzioni vitali del corpo ...
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Tutti noi ci siamo prima o poi trovati a discutere sul web con persone intolleranti agli errori grammaticali e che quasi sempre non possono fare a meno di correggerli: si tratta dei cosiddetti “grammar-nazi”. [...] rare eccezioni, nel parlare delle varietà regionali o di qualche loro particolare caratteristica: ciò ha indotto a considerare i fenomeni in modo falso, a concepire questo o quell'uso come un errore, una deviazione dalla norma della lingua comune ...
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Quello fra il viaggio e la letteratura è un rapporto molto stretto, un «nesso privilegiato» che ha intrecciato fin dalle origini le imprese di viaggio dell’essere umano e l’atto di scriverne, di farne [...] , sono legate a molteplici motivazioni, segnate tanto da questioni religiose e legittimazioni simboliche (come nel caso del fenomeno dei pellegrinaggi), quanto da ragioni scientifiche e geografiche, per scopi pedagogici e formativi (ad esempio nei ...
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Quello fra il viaggio e la letteratura è un rapporto molto stretto, un «nesso privilegiato» che ha intrecciato fin dalle origini le imprese di viaggio dell’essere umano e l’atto di scriverne, di farne [...] spazio e nel tempo, sono legate a molteplici motivazioni, segnate tanto da questioni religiose e legittimazioni simboliche (come nel caso del fenomeno dei pellegrinaggi), quanto da ragioni scientifiche e geografiche, per scopi pedagogici e formativi ...
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Nel quadro La Risata di Umberto Boccioni viene raffigurato il volto di una donna che ride, unico elemento integro in un orizzonte di figure e forme scomposte, sola immagine distinta in una realtà saltata [...] (1905) e Bergson ne Le rire (1900), hanno trattato della risata nelle proprie opere, cercando di comprendere questo fenomeno tanto usuale nella nostra vita quotidiana quanto complesso, e interrogandosi sulle sue funzioni e le ragioni che lo provocano ...
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La dimensione culturale del corpo consiste nella sua capacità di costituire un veicolo di significato, di diventare il soggetto principale di rituali, simbologie, immagini, all’interno di un contesto collettivo [...] spazio di espressione personale della quale il corpo è principale strumento e catalizzatore. Analizzando lo specifico fenomeno antropologico del tarantismo, si può ben osservare questo concetto di corpo quale efficace strumento di comunicazione ...
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Il paradosso della "vittoria mutilata"
Nel 1918 l’Italia era una delle nazioni vincitrici della Grande Guerra, assieme alla Francia, al Regno Unito e agli Stati Uniti. In un colpo solo era stato spazzato [...] , solamente quattro anni dopo, la stessa classe politica fautrice della vittoria fu spazzata via dall’avvento di un nuovo fenomeno politico: il fascismo. L’orizzonte di grandezza toccato con la Prima Guerra Mondiale era il più alto mai raggiunto ...
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Gli anni Sessanta ebbero un effetto di “liberazione” da vincoli personali e comunitari divenuto assai presto proverbiale . La loro fama, innervata attorno alla cima del famigerato Sessantotto, non è immeritata. [...] e al contempo a ostacolarne una comprensione più rigorosa.
Per più ragioni si è in dubbio se si possa parlare di fenomeno o fenomeni. Da una parte, non si può ignorare che la critica, le richieste di riforma, e i tentativi di abbattimento di ...
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fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere alla realtà oggettiva; secondo Kant, tutto...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...
Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso appare senza entrare nel meccanismo della...
Termine del linguaggio scientifico e filosofico. Aristotele chiama, di solito, ϕαινόμενον ciò che cade sotto i sensi, intendendo di opporlo, come il suo predecessore Platone, a ciò che è stabile, essenziale, immune dal flusso delle cose sensibili,...