Uretra
Gabriella Argentin
Red.
L'uretra (dal greco οὐρήθρα, derivato di οὐρέω, "orinare") è un condotto dell'apparato urogenitale che costituisce l'ultima parte delle vie urinarie e collega la vescica [...] si sviluppa un setto che separa il seno urogenitale, nel quale sboccano i dotti archinefrici, di origine renale, e nella femmina anche gli ovidotti. Tra la vescica e il seno urogenitale si delimita una stretta regione tubulare che costituisce parte o ...
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Uretere
Gabriella Argentin
Red.
L'uretere (dal greco οὐρητήρ, derivato di οὐρέω, "orinare") consiste in un condotto muscolomembranoso, pari e simmetrico. Localizzato in sede extraperitoneale e accollato [...] un ventaglio di tubuli raccoglie l'urina dal rene confluendo in un unico condotto; tale sviluppo non è evidente nella femmina. In alcuni Anfibi, il dotto archinefrico trasporta ancora entrambi i prodotti, mentre in altri, sia negli Urodeli sia negli ...
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Orecchio
Patrizia Vernole
Marco Fusetti
L'orecchio (dal latino auricola, diminutivo di auris, "orecchio") svolge due distinte funzioni: raccoglie e trasmette energia meccanica vibratoria e la trasforma [...] zanzare presenta sulle antenne sottili peli in grado di percepire il ronzio prodotto dal battito delle ali della femmina, riuscendo così a localizzarla; alcuni bruchi, forme larvali di Imenotteri, percepiscono il ronzio delle ali di vespe predatrici ...
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Anatomia
Nome generico di vari orifizi e fori, di dimensioni variabili ma per lo più microscopici, che si aprono sulla superficie di un organo o attraverso cui organi e sistemi comunicano con l’esterno.
In [...] atriale negli Ascidiacei, e nei Taliacei. P. femorali (o inguinali o organi femorali) Formazioni cutanee del maschio e della femmina dei Sauri, situati sulla faccia ventrale delle cosce e nella regione inguinale. Se ne conoscono due tipi: gli organi ...
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Anatomia comparata e umana
Canale a pareti proprie che dà passaggio a un liquido organico. D. cistico Canale che collega la vescicola biliare o cistifellea al dotto epatico (➔ fegato). D. (o canale) [...] in senso caudocraniale, negli Elasmobranchi e in alcuni Anfibi: il d. di Wolff e il d. di Müller che nella femmina si differenzia in ovidotto. D. tireoglosso Formazione incostante del collo, residuo dell’abbozzo mediano della ghiandola tiroide. D ...
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(o mesorene) Apparato escretore (detto anche rene primitivo o corpo di Wolff), che in tutti i Vertebrati, eccettuati i Missini, si forma dopo lo sviluppo del pronefro, caudalmente a questo e in rapporto [...] due canali, forma un dotto escretore e il dotto di Müller, che, rudimentale nel maschio, si differenzia nella femmina in ovidutto. Negli Amnioti l’ovidutto si costituisce indipendentemente dal dotto del mesonefro. Mesonefroma Raro tumore ovarico, a ...
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infertilità L’incapacità di concepire dopo un anno di rapporti non protetti con frequenza adeguata; la lunghezza di tale periodo si fonda sull’osservazione che la maggior parte delle coppie fertili riesce [...] i. è stata evidenziata la presenza di fattori immunologici che possono essere individuati sia nel maschio sia nella femmina. Devono essere distinti vere reazioni autoimmunitarie nel sesso maschile e meccanismi di isoimmunizzazione in quello femminile ...
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Parassiti
Vincenzo Petrarca
Il termine parásitos (da pará = presso, e sítos = cibo) significa in greco antico 'che mangia insieme con' ed era attribuito a sacerdoti o magistrati mantenuti dalla comunità [...] a volte è limitata a una ristretta fase di tutto il loro arco vitale: tra le zanzare, per esempio, solo la femmina è parassita, mentre i maschi e le forme larvali non lo sono; ciononostante le zanzare sono parassiti obbligati perché senza il sangue ...
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IMPERATO, Ferrante
Cesare Preti
Nacque, probabilmente a Napoli, intorno al 1525, come si ricava da un'affermazione del figlio Francesco, che in una opera scritta nel 1605 (Lettera composta in verso [...] già speziale e naturalista affermato, di solidissima posizione economica, sposato e padre di tre figli: oltre a Francesco, Andrea e una femmina, della quale non è noto il nome e che morì verso la fine del 1612. Nello stesso anno venne a mancare anche ...
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intersessualità Fenomeno che si manifesta con la coesistenza in uno stesso individuo (intersessuale) di caratteri maschili e femminili più o meno intermedi fra i due. Secondo la definizione proposta da [...] . Se a embrioni di rana si somministra una certa dose di ormone maschile, i maschi si sviluppano normalmente, le femmine divengono più o meno fortemente mascolinizzate. Un caso di i. naturale si verifica nei cosiddetti free-martin o taure: gemelli ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col simbolo ♀ l’individuo che produce solo gameti...