Insieme dei meccanismi che servono a fare affluire a ogni centro di potere le risorse proprie. Il f. f. uò essere definito a diversi livelli di governo sulla base della suddivisione amministrativa del [...] tributarie basata sulla distribuzione del gettito delle imposte tra i due livelli di governo dello Stato federale comporta notevoli disparità derivanti dalla diversa capacità fiscale delle regioni.
Meccanismi perequativi
Per assicurare l'uniformità ...
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Corrente di pensiero politico-amministrativo che mira alla istituzione di circoscrizioni amministrative territorialmente ampie, dotate di autonomia, intermedie tra lo Stato e gli enti locali tradizionali [...] economica, che lo Stato dovrebbe decentrare al fine di assicurare un loro migliore espletamento.
Il r. si differenzia dal federalismo perché quest’ultimo presuppone un vincolo di parità tra gli Stati federati e una unione volontaria tra gli stessi ...
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Fisco
Augusto Fantozzi
Questa voce serve a fare il punto, agli inizi del 3° millennio, sullo stato attuale del sistema fiscale italiano e sui principali problemi che il tema della fiscalità incontra [...] nonostante la lettera dell'art. 119 della Costituzione e basato sostanzialmente su trasferimenti dallo Stato agli enti locali, il federalismo fiscale voluto dalle forze politiche ha iniziato ad affermarsi con il d. legisl. 15 dic. 1997 nr. 446 che ...
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Economista francese (Losanna 1874 - Versailles 1955), prof. nelle univ. di Montpellier (1899) e di Parigi (1913), socio straniero dei Lincei (1933); redattore capo della Revue d'économie politique (dal [...] ; il suo liberismo non era tuttavia insensibile ai problemi sociali e lo portò verso un associazionismo vicino al federalismo di P.-J. Proudhon. Opere principali: Histoire des doctrines économiques depuis les physiocrates jusqu'à nos jours (in ...
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Il censimento condotto dall'ISTAT nel 2001 ha registrato in Italia 1.205.506 imprese commerciali; poiché il totale delle imprese attive in tutti i settori era pari a 4.084.966 unità, poco meno di una su [...] /71; la seconda va dalla Riforma del commercio del 1998 alla modifica del titolo v della Costituzione e il varo del federalismo; la terza, quella che si è da poco aperta, coincide con il passaggio alle Regioni delle competenze in materia di commercio ...
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Economista e uomo politico italiano (Carrù 1874 - Roma 1961). Presidente della Repubblica Italiana dal 1948 al 1955, fu un convinto seguace del liberalismo classico, sostenne sempre le teorie liberali [...] del regno dal 1919. Tenne di fronte al fascismo un atteggiamento di opposizione e fu tra i sostenitori del federalismo europeo. Dopo l'8 settembre 1943 riparò in Svizzera; rientrato in Italia, fece parte della Consulta nazionale, fu governatore ...
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Mezzogiorno
Cristo non si è fermato a Eboli
Luci e ombre dell'economia meridionale
di Sandro Bonella
16 luglio
L'annuale Rapporto sull'economia del Mezzogiorno della SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo [...] welfare ed Europa
Per questo, non si può tacere di tre grandi problemi, che sono grandi problemi nazionali. Del primo, il federalismo, si è detto. Ma un'altra questione ineludibile è quella della riforma del welfare. L'Italia spende per il suo Stato ...
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Lavoro
Igor Piotto
Mario Rusciano
di Igor Piotto e Mario Rusciano
LAVORO
Organizzazione del lavoro di Igor Piotto
sommario: 1. Introduzione. Le vie di uscita dalla crisi del taylorismo. 2. I principî [...] sistema delle fonti, in "Giornale di diritto del lavoro e di relazioni industriali", 1996, LXX, 2, pp. 183-244.
Mariucci, L., Federalismo e diritti del lavoro, in "Lavoro e diritto", 2001, XV, 3, pp. 403-417.
Mazziotti, F., Contenuto ed effetti del ...
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Uomo politico, pensatore ed economista (Besançon 1809 - Parigi 1865). Eletto nel 1848 all'Assemblea nazionale, P. svolse un'intensa attività politica anche in veste di pubblicista. Tenace oppositore di [...] . La sua avversione per un eccessivo potenziamento delle funzioni dello stato lo ha posto come punto di riferimento, soprattutto in Francia, delle correnti che si contrapponevano al marxismo (sindacalismo soreliano, federalismo, mutualismo, ecc.). ...
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Cattaneo, Carlo
Storico, filosofo, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Formatosi alla scuola di Romagnosi, dal 1833 al 1838 collaborò agli «Annali universali di statistica», [...] contrario all’annessione al Piemonte, che giudicava arretrato economicamente e socialmente). Dopo il 1848 si fece sostenitore di un assetto federale dell’Italia e anche dell’Europa (gli Stati Uniti d’Italia e d’Europa). Il suo atteggiamento laico e ...
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federalismo
s. m. [der. di federale, sull’esempio del fr. fédéralisme]. – 1. a. Sistema politico (affermatosi dalla fine del sec. 18°) in cui più stati, aventi tradizioni e interessi comuni, si uniscono in confederazione, o uno stato si costituisce...
federale
agg. [der. del lat. foedus -dĕris «alleanza, lega», sull’esempio del fr. fédéral]. – 1. a. Che costituisce una federazione di più stati: stato f., unione di stati cui è attribuita personalità giuridica internazionale, mentre ai singoli...