Chimico (Langenthal 1828 - Berna 1894), prof. di farmacologia all'univ. di Strasburgo (dal 1873); eseguì ricerche su alcuni alcaloidi, balsami, resine e olî essenziali e fu autore di un diffuso manuale [...] di farmacognosia ...
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Chimico e farmacologo (Tardebigg, Worcestershire, 1927 - Farnborough, Hampshire, 2004). Prof. di farmacologia sperimentale al Royal college of surgeons di Londra (1966-73), poi direttore dei laboratorî [...] di ricerca della Wellcome Foundation di Beckenham (Kent) (1973-85). Dal 1986 prof. di farmacologia e medicina presso il Medical College di New York; presidente (dal 1990) dell'istituto di ricerca W. Harvey. I suoi lavori sono fondamentalmente ...
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Composti chimici naturali
Cesare Casagrande
Carlo Scolastico
La chimica organica ha avuto un ruolo essenziale per lo sviluppo moderno della farmacologia e della terapeutica. Nei primi anni dell'Ottocento, [...] Qingchao nell'antica medicina cinese. L'artemisinina è un esempio della varietà e della diversità delle strutture farmacologicamente attive derivabili da fonti naturali, e ha aperto nuovi indirizzi nella ricerca di analoghi sintetici e negli ...
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Biochimico italiano di origine svizzera (Neuchâtel 1907 - Roma 1992). Direttore di laboratorio all'Ist. Pasteur di Parigi (1939-47) e all'Ist. superiore di sanità di Roma (1947-64), prof. di farmacologia [...] 'univ. di Sassari (1964-71) e di psicobiologia all'univ. di Roma (1971-82), direttore del laboratorio di psicobiologia e farmacologia del CNR (1969-75); socio nazionale dei Lincei (1958), accademico dei XL (1949). È noto per importanti ricerche nel ...
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CHISTONI, Alfredo
Andrea Russo
Nacque a Roma il 3 dic. 1882 da Ciro, che poco dopo diverrà professore dì fisica sperimentale nell'università di Modena, e da Rosa Bertoli. Compiuti gli studi classici, [...] e chirurgia a Modena. Subito dopo si trasferì col padre a Napoli, ove cominciò a frequentare l'istituto di farmacologia dell'università diretto dal prof. P. Marfori. Nominato assistente nel 1907, rimase per diciotto anni in quell'istituto, lavorando ...
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COPPOLA, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque in Palermo il 25 marzo 1862 da Giuseppe e da Domenica Caruso. Compiuti gli studi medi, si dedicò precocemente allo studio delle scienze chimiche, frequentando [...] Nel 1890 si apprestava a tornare all'università di Messina, dove aveva vinto il concorso di professore ordinario di farmacologia; ma durante un periodo di ferie trascorso a Palermo, contrasse una forma tubercolare che lo condusse rapidamente a morte ...
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Composto chimico di formula C13H22N4O3S, dotato di azione antagonista dell’istamina a livello dei recettori H2 presenti sulla mucosa gastrica.
La scoperta e la vasta applicazione terapeutica della r. rientrano [...] nell’ampio capitolo della farmacologia sviluppatosi con l’intento di identificare e controllare i vari recettori della molecola di istamina. In particolare, i recettori istaminici possono essere distinti in due tipi: H1 (attività sulla muscolatura ...
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Vasto gruppo di sostanze organiche naturali polimeriche, contenenti uno o più gruppi ossidrile legati a più anelli aromatici; un tempo, erano detti meno propriamente fenoli polivalenti. I p. vengono prodotti [...] da vegetali, batteri, funghi e animali e svolgono un ruolo di primaria importanza nell’alimentazione, nella farmacologia e nella tossicologia. I più diffusi in natura sono i flavonoidi, i tannini, le lignine, gli antrachinoni e le melanine. In ...
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Biochimico statunitense (n. New York 1952). Laureatosi in chimica e fisica alla Harvard University (1972), ha conseguito il PhD in fisiologia all'univ. inglese di Cambridge (1977), dove poi è stato ricercatore [...] al 1981. Dopo aver lavorato presso l'univ. di California, Berkeley (1982-1989), è passato ad insegnare nel dipartimento di farmacologia e in quello di chimica e biochimica dell'univ. di California, San Diego, dove compie ricerche nel Howard Hughes ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] sul DNA (ciò potrebbe spiegare gli effetti mitogeni dei fattori di crescita).
Molte sostanze, sia naturali sia farmacologiche, possono avere un diverso comportamento nei confronti di varirecettori. Infatti, alcune di queste presentano un’azione ...
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farmacologia
farmacologìa s. f. [comp. di farmaco- e -logia]. – Scienza che si propone come oggetto lo studio dei farmaci e delle modalità con cui si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo, e come fine l’impiego delle...
farmacologico
farmacològico agg. [der. di farmacologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla farmacologia: terapia f., ricerche farmacologiche. ◆ Avv. farmacologicaménte, sotto l’aspetto farmacologico: sostanza farmacologicamente inerte.