Cantante (Sofia 1920 - Svizzera 1988). Allievo a Sofia di C. Brambarov, vinse nel 1946 il Concorso internazionale di canto di Ginevra. Nel 1948 debuttò come basso alla Scala di Milano con L'amore delle [...] tre melarance di Prokof´ev, iniziando da allora un'applaudita carriera internazionale. Fu scelto da Stravinskij quale primo interprete di The rake's progress (1951). ...
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Danzatrice e coreografa russa (n. Mosca 1934). Studiò alla Scuola di ballo del Bol´šoj di Mosca nella cui compagnia entrò nel 1954 diventando ballerina solista. Compose la sua prima coreografia in unione [...] col marito Vladimir L. Vasil´ev nel 1962 (Vanina Vanini), alla quale hanno fatto seguito altre realizzazioni come Le sacre du printemps (1965), La creazione del mondo (1971) e Romeo e Giulietta (1979). ...
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Pensatore e teologo russo (1833-1911), appartenente alla corrente slavofila, tenne viva l'aspirazione a diffondere l'"ortodossia" nell'Europa occidentale. Famoso un suo scritto polemico sull'infallibilità [...] del papa (1889) e le due polemiche con V. S. Solov´ëv e col metropolita Sergio. ...
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Pianista russo (n. Mosca 1971). Ha debuttato giovanissimo nel 1983, eseguendo al conservatorio di Mosca con l’Orchestra filarmonica di Mosca diretta da D. Kitaenko i due Concerti per pianoforte e orchestra [...] di Chopin. Specialista del repertorio russo (Rachmav, Prokof’ev, Čaikovskij) e di Chopin, ha avuto una notevole affermazione in Asia, Europa e Stati Uniti. Tra i suoi concerti occorre citare quello tenuto alla Berliner Philharmoniker del 1988, nel ...
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Pianista statunitense (Long Branch, New Jersey, 1926 - Parigi 1969). Debuttò nel 1937 con l'orchestra di Filadelfia e poi, terminati gli studî musicali, riprese l'attività concertistica a Parigi nel 1946. [...] Fu stimato interprete di Mozart, Beethoven, Schubert, ma soprattutto di Brahms, Prokof´ev e Bartók. Dal 1968 suonò anche in duo con il violinista J. Suk. ...
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Ballerino e coreografo (Roma 1932 - Arolo, Varese, 1992). Allievo della scuola di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, divenne primo ballerino di quel teatro nel 1951. Passò nel 1953 alla Scala di Milano, [...] dove interpretò i grandi balletti del repertorio (Giselle, Petruška, Romeo e Giulietta di S. S. Prokof´ev, quest'ultimo sia nella versione di A. Rodrigues sia in quella di J. Cranko). Tra le sue coreografie, tutte caratterizzate da un solido impianto ...
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Storico (n. Kursk 1886 - m. 1986), membro dell'Accademia delle Scienze dell'URSS (1953). Specialista di storia della Russia dell'Ottocento, ne ha studiato sia gli aspetti socio-economici sia quelli politici [...] rivoluzionario russo e il problema contadino ha dato i contributi più significativi in Dekabrist Nikita Murav´ëv ("Il decabrista Nikita Murav´ëv", 1933), Gosudarstvennye krest´jane i reforma P. A. Kiseleva ("I contadini di stato e la riforma ...
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Pianista russo (Odessa 1916 - Mosca 1985); studiò a Odessa e Mosca; nel 1938 ottenne il primo premio al concorso internazionale di Bruxelles. Ha compiuto tournée in tutto il mondo facendosi ammirare per [...] le eccellenti qualità tecniche e la versatilità interpretativa (da D. Scarlatti ai romantici, a Prokof´ev). ...
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Pensatore russo (n. Evlach 1882 - m. nei pressi di Leningrado 1937). Laureatosi in matematica, si dedicò in seguito agli studî teologici e fu ordinato sacerdote: durante e dopo la rivoluzione fu deportato [...] quale si fonda sulla fede religiosa. Questa ha per oggetto proprio la "verità spirituale", che il F., sulla scia di Solov´ëv, identifica con la Sofia, eterna sapienza e amore creativo di Dio. La sua opera principale è il saggio di "teodicea ortodossa ...
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Musicista (Villemomble, Parigi, 1896 - Aubagne, Var, 1987). Studiò al conservatorio di Parigi. Autore dell'opera in un atto Vénitienne (1937), di sette sinfonie e di altre composizioni orchestrali, corali [...] produzione risentì dell'influsso di A. Roussel e F. Schmitt. In seguito si è avvicinato a Stravinskij e Prokof´ev, interessandosi anche al linguaggio atonale. Dal 1962 al 1966 è stato titolare della cattedra di composizione al conservatorio di Parigi ...
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GeV
〈ǧèv〉 s. m. [comp. di G, simbolo del pref. giga-, e eV]. – In fisica, simbolo di gigaelettronvolt, unità di misura dell’energia, pari a un miliardo di elettronvolt ( 109 eV).