Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. [...] e a prepararne molti altri alla posteriore riflessione etico-religiosa dei suoi connazionali. S. tendeva a it. L'avvento dell'anticristo, 1951), tratta fra l'altro dell'etica tolstoiana. Postume furono pubblicate a Pietroburgo le sue "Opere complete" ...
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Nome italianizzato (lat. Episcopius) di Simon Bishop o Biscop (Amsterdam 1583 - ivi 1643). Figura dominante dell'arminianesimo. Magister artium a Leida (1606), vi studiò anche teologia con F. Gomar e J. [...] in difesa della teologia rimostrante: in queste, come nelle Institutiones incompiute, E. insiste sul carattere etico-pratico della teologia e del dogma, polemizzando contro l'intellettualismo della sofistica predestinazionista e contrapponendogli un ...
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Storico delle religioni ed etnologo meridionalista italiano (Napoli 1908 - Roma 1965). A lui si devono un'interpretazione storicista delle manifestazioni religiose e alcune innovative ricerche nel Meridione [...] un modello mitico originario, che sottrae quei momenti alla loro storicità. Coniugando la tradizione storicista con istanze di matrice etico-sociale marxista, l'opera di De M. costituisce una sintesi affatto originale nell'etnologia italiana, che ha ...
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Nel significato più generico, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima [...] Tauler), e in autori rinascimentali, come G. Bruno che fa dell’e. la meta ultima del processo filosofico ed etico (➔ misticismo).
Psicologia
In psichiatria, più o meno impropriamente, spesso sono denominate e., per la similitudine dei loro caratteri ...
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Il ruinismo. Visione e prassi politica del presidente della Conferenza episcopale italiana, 1991-2007
Enrico Galavotti
Le premesse: la laicizzazione della Democrazia cristiana
Nell’autunno 1978 Karol [...] l’esperienza del partito cattolico, ma come essa fosse più che mai necessaria per la promozione e la difesa dell’etica cristiana, la sola che potesse garantire, nell’ottica del presidente della Conferenza episcopale, il bene comune86. La Cei si era ...
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BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] dal Medioevo di lucrum cessans e di damnum emergens, trovava modo di riaffermare la sua ostilità alle conseguenze in campo etico-economico del probabilismo (cfr. per il passo citato,e per la discussione sul pericolo probabile De iure..., pp. 281-283 ...
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TEOLOGIA
Bruno Chenu
Adelaida Sueiro-Gustavo Gutiérrez
Carlos Castillo
Johann Baptist Metz
(XXXIII, p. 526; App. III, II, p. 932; IV, III, p. 816)
Teologie cristiane. - Nel 1978 c'era la netta convinzione [...] strumento di repressione di una società compiuta, a partire dalla metà degli anni Settanta si è assistito a un ritorno dell'etica e a un ritorno della ricerca di senso, anche al di fuori della Chiesa. L'analisi non basta, bisogna valutare, esprimere ...
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fraternità Sentimento di affetto e amore che si instaura tra persone che non sono fratelli e si esprime attraverso atti benevoli, con forme di aiuto e con azioni generose intraprese specialmente nei momenti [...] generale il concetto di f. caratterizzò la Rivoluzione francese del 1789, insieme con quelli di libertà e di uguaglianza, quale valore etico su cui fondare la nuova società. Più tardi, nel 19° sec., l'idea di f. accompagnò lo sviluppo del marxismo ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] un atto decisivo della divinità segnerà il trapasso dell’uomo nell’‘eternità’ secondo le regole stabilite e previste da quel rapporto etico. Più diffusa è l’idea di un g. individuale da cui dipendono le sorti del singolo morto. Il criterio del g ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] dette alla teologia latino-occidentale l'impronta della sua fede, dominata dalle questioni della vita della comunità e dai problemi etici. Così, notevole fu il contributo di T. al problema trinitario, da lui risolto in senso antimonarchiano, con una ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...