(ted. Illuminatenorden) Società segreta a base etico-religiosa fondata da A. Weishaupt nel 1776 a Ingolstadt (Baviera) e di cui furono membri J.W. Goethe e J.G. Herder. Si proponeva come fine la perfezione [...] spirituale dell’uomo sulla base di una dottrina religiosa puramente naturale e di una dottrina politica imperniata sulla rivendicazione dei diritti naturali dell’individuo. Nel 1784 Carlo Teodoro elettore ...
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sapienza Saggezza nel giudicare e nell’operare, sia su un piano etico, sia sul piano della vita pratica.
Nella religione cristiana, uno dei sette doni dello Spirito Santo e uno degli attributi di Dio, [...] che si rispecchia nella persona del Figlio. Libro della S. Libro deuterocanonico dell’Antico Testamento, appartenente al genere didattico-poetico. Scritto originariamente in greco, il suo titolo nei Settanta ...
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Mistico bizantino (Costantinopoli 1296 circa - Tessalonica 1359), fu uno dei maggiori rappresentanti dell'orientamento etico degli esicasti, che egli difese contro il calabrese Barlaam facendo trionfare [...] l'esicasmo nei sinodi costantinopolitani del 1341 e 1351. Eletto metropolita di Tessalonica, occupò la sede dopo che la città fu conquistata da Giovanni Cantacuzeno (1350), per il quale egli parteggiava ...
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Pastore e teologo evangelico (Mittweida 1778 - Lipsia 1828), prof. a Wittenberg, poi a Lipsia. Fu sostenitore di un razionalismo etico-critico di ispirazione kantiana; dalle lezioni di storia della chiesa [...] tenute da T. furono spinti alle loro indagini L. von Ranke e K. Hase. Tradotti in molte lingue gli scritti politici e teologici di T., nei quali egli prese le difese del liberalismo protestante contro ...
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L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] di popolo e terra d'Israele e dal messaggio etico-religioso.
Mediante la Halakhāh, che costituisce la somma a legiferare e ad emanare disposizioni nello spirito della tradizione etico-religiosa dell'e., prescindendo cioè da ogni esigenza di Halakhāh ...
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Teologo (Firenze 1240 circa - ivi 1319), domenicano; discepolo di Tommaso d'Aquino a Parigi (1269), priore e lector del convento di S. Maria Novella, fu autore di trattati teologici, etico-politici (De [...] bono pacis, De bono communi), ed etico-economici (De peccato usure). Particolare rilievo vi assume l'applicazione dell'aristotelismo politico alla funzione civile del comune. ...
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Domenicano (n. Northampton - m. ivi 1349), magister theologiae a Cambridge. Fedele seguace di Occam, ne accentuò la distinzione della logica fidei dalla logica naturalis, e sostenne anche più vivamente, [...] sul piano etico-teologico, il punto di vista volontaristico. ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] la libertà. Ogni epoca costituisce un passo in avanti in questo senso, nelle forme spirituali e nelle istituzioni etico-politiche: nel mondo orientale, afferma Hegel, era libero soltanto uno (il despota), nel mondo classico delle repubbliche antiche ...
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Teologo luterano (Grevesmühlen 1562 - Rostock 1633). Professore (1604) di teologia all'univ. di Rostock. Seguace della scuola di Melantone, vivevano ancora in lui la tendenza all'indagine erudita e l'orientamento [...] etico dell'antico umanesimo. Nei suoi scritti polemizza con le autorità ecclesiastiche riformate del suo tempo di cui critica la tendenza alla disputa teologica a scapito della cura delle anime (De sacrosanto ministerio libri tres, 1623; De novo ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...