Filosofo francese (Chazelet, Indre, 1860 - Parigi 1932). Si occupò soprattutto del problema etico-religioso. Il suo "dogmatismo morale" è esposto particolarmente negli Essais de philosophie religieuse [...] (1903); in Le réalisme chrétien et l'idéalisme grec (1905) e nelle Annales de philosophie chrétienne, che, succedendo a Ch. Denis, egli diresse dal 1905 al 1913. Quando le opere e la collezione delle Annales ...
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convenzionalismo
Concezione filosofica secondo cui alcuni principi o proposizioni, sia conoscitivi sia etico-politici, sono delle convenzioni basate su un accordo o una scelta (anche in forma implicita), [...] non valutabili in termini di verità o falsità. Tale concezione è stata oggetto di profonde analisi fin dall’antichità, estendendosi con fasi di maggiore o minore originalità fino ai contemporanei studi ...
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Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Concetto etico di premio
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di [...] virtuoso, l’altra a quello opposto. Questo modo di concepire il p. della virtù è caratteristico di ogni concezione etico-religiosa che prospetti una soluzione escatologica dei problemi della vita, e attribuisca quindi a un giudizio finale il compito ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] .
Il nazionalismo è, dunque, un fenomeno proteiforme e ambiguo. Esso sfugge tuttora a una teorizzazione univoca, imbarazza il giudizio etico e politico, e continuamente sfida le valutazioni sulla sua natura e le previsioni sulla sua sorte. Secondo le ...
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deontologia medica
Insieme di norme non giurisprudenziali che regolano dal punto di vista etico la professione del medico. La d. m. ha avuto un ruolo fondamentale, fin dagli albori della storia della [...] del medico, nella sua prassi, ben diversa da quella dei secoli scorsi (anche se non vengono scalfiti i principi deontologici storici e fondamentali) e un insieme di problemi etici, che impongono un costante ripensamento delle scelte deontologiche. ...
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Mistico bizantino (Costantinopoli 1296 circa - Tessalonica 1359), fu uno dei maggiori rappresentanti dell'orientamento etico degli esicasti, che egli difese contro il calabrese Barlaam facendo trionfare [...] l'esicasmo nei sinodi costantinopolitani del 1341 e 1351. Eletto metropolita di Tessalonica, occupò la sede dopo che la città fu conquistata da Giovanni Cantacuzeno (1350), per il quale egli parteggiava ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] movimento moderno'' nei confronti dell'a. neoclassica ed eclettica che lo caratterizza. Allontanatosi nel tempo il giudizio etico dei protagonisti del ''movimento moderno'' (Giedion 1956) contro i revival romantici, ritenuti falsi stilistici, se ne è ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] pratica. L'esistenza di Dio può essere provata dunque solo moralmente. In stretta connessione con le sue concezioni etiche K. ha successivamente svolto una filosofia della storia (Idee zu einer allgemeinen Geschichte in weltbürgerlicher Ansicht, 1784 ...
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appianare
In Pg XI 119, nelle parole di D. a Oderisi da Gubbio, con pronome con valore etico: gran tumor m'appiani, cioè " mi abbassi " il gonfiore della superbia di cui è pieno il mio animo. ...
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Magli, Ida. – Antropologa culturale italiana (Roma 1925 - ivi 2016). Acutissima indagatrice dei nodi centrali del pensiero politico, etico e scientifico occidentale, è stata tra le figure cardinali dell’antropologia [...] culturale italiana della seconda metà del Ventesimo secolo, della quale ha contribuito a rinnovare i paradigmi attraverso l’applicazione dei suoi metodi allo studio del “noi”, condotto su ferree basi metodologiche ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...