In biologia, la condizione degli organismi viventi che per costruire le sostanze organiche del proprio corpo devono assumere sostanze organiche già elaborate da organismi autotrofi (➔ autotrofia). È caratteristica [...] certe piante totalmente prive di clorofilla (fanerogame parassite). Queste piante vivono come saprofite o parassite; i funghi eterotrofi sono parassiti o simbionti mutualistici (funghi delle micorrize o quelli che costituiscono il tallo dei licheni ...
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consumatóre In diritto, persona fisica che acquista o utilizza beni o servizi per scopi non riferibili all'attività professionale eventualmente svolta. In biologia, organismo eterotrofo che in una catena [...] . primario, secondario o terziario a seconda che si nutra di organismi autotrofi (piante), oppure di altri organismi eterotrofi, erbivori o carnivori.
Diritto
I diritti dei consumatori nella Carta dei diritti dell'Unione Europea e nella Costituzione ...
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Ecologia
P. biologica La quantità di materiale vivente (biomassa ➔) prodotta unitariamente, cioè per unità di superficie o di volume e per unità di tempo, da un dato ecosistema. Tale biomassa rappresenta [...] secondari, terziari ecc., che assumono nell’ecosistema sostanza già organicata (organismi eterotrofi) e si limitano a trasformarla. Tali organismi eterotrofi sono detti consumatori primari (erbivori), secondari, terziari (predatori e superpredatori ...
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Elemento chimico di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01, di cui sono noti in natura gli isotopi stabili 126C, 136C (che ne costituiscono rispettivamente il 98,892% e l’1,108%), e 146C radioattivo [...] solare (fotosintesi), una serie di composti organici che sono poi utilizzati dalle piante stesse e dagli animali (organismi eterotrofi) come materiale plastico da costruzione e per il loro metabolismo. Insieme ai due isotopi stabili, anche quello ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] i 2 miliardi di anni fa, si è sviluppata un’atmosfera ricca di ossigeno, capace di sostenere i primi organismi eterotrofi.
Sulla durata media della v. degli animali selvatici non si hanno, ovviamente, dati precisi. Pare accertato che le tartarughe ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] attività. Da un lato essi trasferiscono materia ed energia; gli organismi ottengono energia (da processi chemioautotrofi, fotosintetici o eterotrofi) e nutrienti, e processano la materia e l'energia al fine di far sviluppare, crescere e mantenere il ...
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Prime forme di vita sulla Terra: la testimonianza geologica
Malcolm R. Walter
(School of Earth Sciences Macquarie University New South Wales, Australia)
L'informazione paleobiologica è conservata sotto [...] più recenti. Da ciò possiamo estrapolare la presenza non solo di produttori primari diversificati, ma anche di eterotrofi efficienti nel riciclaggio del carbonio organico. È plausibile supporre che nei depositi minerali idrotermali dell'Archeano ci ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] l'ecologia, animali e piante verdi sono in larga misura complementari, come devono necessariamente essere gli abitanti eterotrofi e autotrofi della biosfera se deve essere mantenuto l'equilibrio biologico. Nello stesso tempo, piante e animali ...
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eterotrofia
eterotrofìa s. f. [comp. di etero- e -trofia]. – In biologia, la necessità di tutti gli animali, e di alcune specie vegetali parassite e saprofite totalmente prive di clorofilla, di nutrirsi, cioè di costruire le sostanze organiche...