FABRIS, Luigi Maria
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Vicenza il 6 dic. 1805, da Antonio ("detto Fiorindo mercatante, il quale fino a che visse seppe tesaurizzare per la terra e per il cielo") e da [...] F. una "medaglia al merito civile con nastro". Ma proprio le difficoltà economiche portarono l'istituzione a languire, fino all'estinzione avvenuta fra il 1846 e il 1848.
Il 1848 determino un repentino mutamento delle posizioni politiche e della vita ...
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BENIGNO da Genova (al secolo Agostino Rosso)
Francesco Cagnetti
Nacque nel 1575 nel ducato di Savoia, a Villa dei Gatti, presso Oneglia, o, secondo un'altra tradizione, a Sospello. Delle sue prime vicende [...] 27 sett. 1625, sollevò naturalmente il risentimento dell'Osservanza che veniva umiliata e appena tollerata nella prospettiva dell'estinzione. Ne seguì un'acre polemica, nella quale B. fu più volte direttamente attaccato dai libelli dei riformati, che ...
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GINETTI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Velletri, presso Roma, il 13 dic. 1626, undicesimo dei quattordici figli di Giovanni e di Lorenza Toruzzi.
La famiglia, che apparteneva al patriziato [...] erano peggiorati, in particolare con Giampaolo, anch'egli prelato di Curia, forse a causa della sempre più concreta possibilità di estinzione della famiglia, che infatti, pochi anni dopo la morte del G., si estingueva nei Lancellotti. Nel corso dell ...
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DATI, Leonardo
Paolo Viti
Nacque a Firenze da Stagio, o Anastasio, e da Ghita di Ridolfo Taoni intorno al 1365; fu fratello di Gregorio detto Goro, mercante e scrittore. Entrato nell'Ordine domenicano [...] il D., il papa elogiava lo zelo e la sollecitudine con cui aveva fino ad allora lavorato per l'estinzione dello scisma. Nell'assumere il nuovo compito, il D. indirizzava una calda lettera ai provinciali esprimendo soprattutto l'intenzione ...
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ALDOBRANDINI, Pietro
Elena Fasano Guarini
Nacque a Roma nel 1571, da Pietro, avvocato concistoniale, e da Flaminia Ferracci, donna di modeste condizioni. Studiò a Roma, prima presso i padri della Vallicella, [...] solo alcuni vantaggi politici per la S. Sede, ma anche, e con più fortuna, notevoli vantaggi personali.
Nel 1597, dopo l'estinzione della linea diretta degli Estensi, l'A. fu nominato da Clemente VIII legato a latere per trattare la questione della ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 5 ott. 1653, da Daniele (II) detto Andrea (1631-1707) di Nicolò (del ramo di S. Pantalon) e da Elisabetta di Daniele Gradenigo e chiamato comunemente [...] dal D. cresce d'importanza (il vicelegato diventa autentico governatore ché, sempre nel 1693, a Roma si decide l'estinzione della figura, ormai superflua, del legato, sostituendola colla congregazione, appunto, d'Avignone dalla quale, d'ora in poi ...
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CONTARINI, Zaccaria
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 26 genn. 1526, primogenito di Paolo (1510-1566; senatore, capo del Consiglio dei dieci, più volte consigliere nonché capitano a Bergamo nel 1545-46 [...] ripartite in singole voci, dalla quale risulta "sopravanzare buona somma di denaro" destinata ad accelerare i tempi dell'estinzione del debito pubblico cresciuto a dismisura con la "voracissima guerra" antiturca del 1570-73. Nominato il 19 giugno ...
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PERETTI DAMASCENI, Francesco
Stefano Boero
PERETTI DAMASCENI, Francesco. – Pronipote di Sisto V, nacque a Roma nel 1595 dal matrimonio tra il principe Michele Peretti Damasceni e la milanese Margherita [...] raffinati riferimenti storici e mitologici procedevano nella celebrazione della casata dei Peretti, che proprio con lui si avviava all’estinzione del ramo maschile.
Peretti non ebbe grande fortuna nei conclavi. In quello del 1644, in un primo momento ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] nippon nippon), che abita con diverse sottospecie varie aree della Cina e l’isola di Formosa. Tra le specie minacciate di estinzione sono da annoverare il gatto di Iriomote (Mayailurus iriomotensis) e la lontra del G. (Lutra nippon); l’ibis crestato ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] nuova cultura, nella quale non avrebbero trovato spazio gli epigoni della reazione cattolica e papalina, destinati a inevitabile estinzione, forse persino violenta.
Ma anche in casa liberale, lentamente, qualcosa stava cambiando: mentre da una parte ...
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estinzione
estinzióne s. f. [dal lat. exstinctio -onis, der. di exstinguĕre «estinguere», part. pass. exstinctus]. – 1. L’atto, il fatto di estinguere, di estinguersi. In partic.: a. Spegnimento: l’e. di un incendio; l’e. di un vulcano, la...
sesta estinzione
loc. s.le f. La scomparsa massiccia di numerose specie animali e vegetali, provocata dall'attività umana per la sesta volta nel corso della storia del pianeta, a causa di fenomeni come inquinamento, boom demografico, agricoltura...