Scrittore tedesco (Elbingerode, Harz, 1866 - Sankt Georgen, Stiria, 1933); figlio di un minatore, socialista, aderì al naturalismo (i drammi Lumpenbagasch, 1898; Im chambre séparée, 1898), poi al movimento [...] .). Direttore dello Schauspielhaus di Düsseldorf, si contrappose sia all'impressionismo del teatro tradizionale sia all'espressionismo dell'avanguardia. Pubblicò: Demetrios (1905); Canossa (1908); Preussengeist (1915); Die Sachsenkaiser (1923) e il ...
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Scultrice (Glatz 1888 - Berlino 1965). Studiò a Berlino, dove fu membro dell'Accademia delle arti fino alla sua destituzione da parte del regime nazista e dove, dopo il 1947, insegnò alla Hochschule für [...] bildende Künste. Il Museum Ludwig di Colonia conserva esemplari delle sue opere, segnate da un tenue espressionismo: bronzetti di animali e la Dafne (1930), commissionatale per il giardino del museo di Lubecca. ...
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Pittore (Ferrara 1430 circa - ivi 1495), uno dei principali esponenti della scuola ferrarese. Nella sua pittura confluirono gli apporti della scuola di F. Squarcione, di Mantegna e della pittura nordica, [...] in particolare di R. van der Weyden, rielaborati in un originale stile segnato da un deformante espressionismo, che costituì una cifra unica del Rinascimento settentrionale. Impegnato per più di un ventennio (1458-86) alla corte di Borso ed Ercole I ...
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Robinson, Arthur
Sebastiano Lucci
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 25 giugno 1888 e morto a Berlino il 20 ottobre 1935. Fu attivo soprattutto in Germania, dove [...] diresse il suo capolavoro, Schatten ‒ Eine nächtliche Halluzination (1923), una della più importanti opere dell'Espressionismo.
Di origine tedesca e di famiglia ebrea, si trasferì in Germania per studiare medicina all'università di Monaco, ma dopo ...
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Collezionista statunitense (Minneapolis 1912 - ivi 1994). Dopo gli studi alla University of Minnesota e alla University of California, intraprese con successo attività imprenditoriali; dagli anni Quaranta [...] arte contemporanea, divenendo un appassionato sostenitore di giovani artisti emergenti. Ha rivolto dapprima i suoi interessi verso l'espressionismo astratto (A. Gorky, W. de Kooning, M. Rothko, B. Newman, J. Pollock, C. Still), acquistando, inoltre ...
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Poeta, filosofo e drammaturgo romeno (Lancrǎm 1895 - Cluj 1961). Nei sette volumi di versi che vanno da Poemele luminii ("I poemi della luce", 1919) a Nebănuitele trepte ("Gli insospettati gradini", 1943), [...] lirica di ampia apertura metafisica, che, facendo tesoro delle esperienze poetiche contemporanee e in primo luogo dell'espressionismo tedesco, tiene ferme le radici nelle tradizioni romene. Caratteri e problemi non dissimili nei suoi drammi lirici ...
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Pittore (Syracuse, New York, 1899 - New York 1953). Studiò pittura a Syracuse per poi stabilirsi a New York, dove lavorò come illustratore; nel 1923 soggiornò a Parigi. In contatto con gli esponenti della [...] di New York e in particolare con A. Gottlieb e R. Motherwell, T. giunse progressivamente a soluzioni di espressionismo astratto definite da spesse linee geometrizzanti e da segni calligrafici liricamente orchestrati (Number 2, 1950, New York, Whitney ...
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Viertel, Berthold
Patrick McGilligan
Attore, commediografo, sceneggiatore, regista teatrale, e cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, nato a Vienna il 18 giugno 1885 e morto ivi il 24 settembre [...] e spesso anche sceneggiatore o co-sceneggiatore di film, dall'allestimento ambizioso, che mostrano l'influenza dell'Espressionismo tedesco, fu membro di una famiglia che attraversò i periodi più creativi del cinema berlinese prima e hollywoodiano ...
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Regista cinematografico austriaco (Vienna 1890 - Los Angeles 1976); pittore e illustratore, avviato al cinema da E. Pommer, lavorò dapprima in Germania, dove realizzò alcune pellicole di notevole importanza [...] cultura europea fra le due guerre mondiali: Die Nibelungen (1921); Doktor Mabuse, der Spieler (1922), capolavoro dell'espressionismo cinematografico tedesco; il tuttora sorprendente Metropolis (1926); M- Eine Stadt sucht einen Mörder (M, il mostro di ...
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Pittore (Budapest 1885 - Parigi 1938). Si formò nell'ambito della scuola neoimpressionista di Nagybanya e nel 1909, a Budapest, aderì al gruppo d'avanguardia degli Otto; soggiornò quindi a Vienna e a Berlino [...] al 1920, a Parigi. Autore di ritratti che sintetizzano in un linguaggio personale le istanze del cubismo e dell'espressionismo, dal 1926 elaborò composizioni astratte di impostazione costruttivista. Opere nella Magyar Nemzeti Galéria di Budapest. ...
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espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...
espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...