silenziamento
Processo di regolazione negativa dell’espressione genica che avviene a livello trascrizionale, attraverso modificazioni del DNA o post-trascrizionale, mediante un sistema di degradazione [...] Caenorhabditis elegans, a seguito dell’osservazione che l’iniezione di RNA a doppio filamento (dsRNA) nel verme, inibiva l’espressionedeigeni complementari a quell’RNA. Si è poi scoperto che all’interno di una cellula, le molecole di dsRNA vengono ...
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herpesvirus
Virus animale (anche detto virus erpetico) in grado di provocare diverse malattie infiammatorie cutanee, come la varicella, e infezioni latenti che ricorrono dopo lunghi intervalli di tempo, [...] , il genoma degli herpesvirus è particolarmente adatto a incorporare geni esogeni copiati dal DNA dell’ospite. Dal punto di genoma permane in forma episomale con una minima espressionedeigeni virali, indispensabili per mantenere lo stato di latenza ...
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GFP (sigla dall’ingl. Green Fluorescent Protein), proteina
Andrea Carfi
Laura Fontana
) Proteina presente nella medusa Aequorea victoria, utilizzata negli ultimi decenni per monitorare in tempo reale [...] l’attivitá delle proteine e l’espressionedeigeni all’interno di una cellula vivente. La sua scoperta e le sue applicazioni sono valse il premio Nobel per la medicina o la fisiologia a O. Shimomura, M. Chalfie e R.Y. Tsien nel 2008. La scoperta. ...
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inattivazione del cromosoma X
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Nei Mammiferi, i maschi e le femmine differiscono nei cromosomi sessuali. I maschi hanno, infatti, un solo cromosoma X [...] nelle cellule somatiche femminili (inattivazione dell’X), permette di rendere uguali nei due sessi i livelli di espressionedeigeni legati a questo cromosoma. L’importanza dell’inattivazione dell’X è testimoniata dal fatto che le mutazioni che ...
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trascrittoma
Serenella Salinari
Termine, analogo a genoma e proteoma, che indica l’espressionedeigeni negli RNA messaggeri (mRNA) di un intero organismo o di un particolare organo, tessuto o cellula [...] che mira all’analisi di interi profili d’espressione, cioè a quantificare l’espressione di un gran numero o di tutti i trascritti tali molecole di RNA possano essere utilizzate nel coordinamento deigeni, nel dirigere la loro attività, la loro ...
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modificazione epigenetica
Ester De Stefano
Modificazione ereditabile che non altera la sequenza del DNA ma l’espressionedeigeni. Nelle cellule di mammifero le modificazioni epigenetiche di maggior [...] cromosomiche (bande R) che si pensa contengano la maggior parte deigeni housekeeping, deputati alle funzioni ordinarie comuni a tutte le cellule e la cui espressione rimane costante nel tempo. La metilazione costituisce il più importante processo ...
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cellula dendritica
(*)
Cellula che appartiene al sistema immunitario e ha la funzione di presentare l’antigene ai linfociti B e T. Le cellule dendritiche nascono dalle cellule staminali emopoietiche [...] al fine di presentare l’antigene ai linfociti T. Per la presentazione è necessaria l’espressionedeigeni MHC di classe II: i prodotti di tale espressione, combinati con le proteine antigeniche, vengono esposti sulla membrana esterna della cellula e ...
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impronta genetica
Forma di eredità (detta anche imprinting genetico) per cui alcuni geni sono condizionati (imprinted) da modificazioni avvenute in uno dei gameti parentali durante la gametogenesi: di [...] frammentazione enzimatica e costituiscono l’impronta della proteina sul DNA. L’analisi di queste impronte fornisce indicazioni sui siti critici di legame fra DNA e proteina e, di conseguenza, sui processi di regolazione dell’espressionedeigeni. ...
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neurocognitivo
(neuro-cognitivo), agg. Relativo alle conoscenze sul cervello e sul sistema nervoso dell’uomo.
• dopo questa prima generazione di cognitivisti si è sviluppato un nuovo approccio neurocognitivo [...] [Gilberto] Corbellini e [Elisabetta] Sirgiovanni ‒ è uno dei problemi centrali della neuroetica con il quale dovremo sempre più fare positivo sul comportamento neurocognitivo e sull’espressionedeigeni, migliorando le capacità di apprendimento e ...
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lisogenia
Fenomeno mediante il quale un batteriofago stabilisce rapporti continuativi con l’ospite batterico senza produrre lisi della cellula. Il batterio ospite, che viene chiamato lisogeno, continua [...] un fenotipo alterato. Tale fenomeno, chiamato conversione fagica, è determinato o dall’espressionedeigeni fagici (certe tossine batteriche sono prodotte da geni fagici: per es., la tossina della difterite, l’enterotossina A dello stafilococco ...
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evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...
eredita
eredità s. f. [dal lat. heredĭtas -atis]. – 1. a. Successione a titolo universale nel patrimonio e in genere nei rapporti attivi e passivi di un defunto: la chiamata all’e.; accettare l’e., rinunziare all’eredità. In senso oggettivo,...