Scrittore francese (Cérilly, Allier, 1874 - Parigi 1909); la sua opera narrativa risente della personale esperienza di dolore e di povertà oltre che dell'influsso letterario di Nietzsche, Dostoevskij, [...] Claudel. I suoi romanzi, tra cui Bubu de Montparnasse (1901; trad. it. 1944), Marie Donadieu (1904), Croquignole (1906; trad. it. 1945) e Charles Blanchard (post., 1913), descrivono gli ambienti poveri ...
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Romanziere norvegese (Beitstad, Trøndelag settentr., 1878 - ivi 1961), venuto alla letteratura da una larga esperienza di lavoro e formatosi nell'Università popolare, sia norvegese sia danese. Autore di [...] liriche in dialetto locale (Altarelden "Il fuoco sacro", 1920; Kulten "Il culto", 1947), è più noto come narratore del movimento operaio norvegese nella transizione dall'abbandono delle campagne alla crescita ...
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Scrittore francese (Ville d'Avray, Hauts-de-Seine, 1920 - Parigi 1959). Dopo una varia esperienza giunse al successo con J'irai cracher sur vos tombes (1946, con lo pseud. Vernon Sullivan), cui seguirono [...] opere problematiche, sofferte (Vercocquin et le plancton, 1946; L'écume des jours, 1947; L'automne à Pékin, 1947; Les fourmis, 1949; L'herbe rouge, 1950; L'arrache-coeur, 1953). Scrisse anche poesie (Cantilènes ...
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Romanzo autobiografico (1963) dello scrittore G. Bedeschi (1915-1990), in cui è rievocata la tragica esperienza della ritirata dalla Russia dei centomila soldati della spedizione durante la Seconda guerra [...] mondiale ...
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(A Farewell to Arms) Romanzo (1929) dello scrittore statunitense E. Hemingway (1899-1961), nato dall’esperienza della guerra riletta attraverso un personale antimilitarismo dell'autore. Fu oggetto di adattamenti [...] cinematografici, il primo dei quali fu l'omonimo film (1932) del regista statunitense F. Borzage (1894-1962) ...
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Scrittore tedesco (Oberehnheim, Alsazia, 1883 - Vence 1940). Di padre tedesco e di madre francese, l'esperienza delle due guerre che contrapposero proprio Francia e Germania rese dolorosa e persino tragica [...] la sua personale vicenda; ne è testimonianza un'opera letteraria discontinua per validità poetica ma coerente nella ricerca di un'integrazione fra elementi nazionali diversi. Compose drammi (Hans in Schnakenloch, ...
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Scrittore italiano (Alba 1922 - Torino 1963). Prese parte, in Piemonte, alla lotta partigiana. Tale drammatica esperienza e il successivo smarrimento psicologico e sentimentale del reduce costituirono [...] l'orizzonte obbligato entro cui doveva prendere corpo la sua vocazione narrativa, cui un precoce e vivacissimo interesse per la letteratura inglese, con le sue suggestioni culturali e linguistiche, poté ...
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FRISCH, Max
Aloisio RENDI
Scrittore svizzero, nato a Zurigo il 15 maggio 1911. Dopo una breve esperienza giornalistica, iniziò la carriera d'architetto. Le sue prove letterarie giovanili si concretavano [...] e Homo Faber (Francoforte 1957, tr. it. a cura di A. Rendi, Milano 1989), il "resoconto" che un tecnico fa della sua tragica esperienza d'amore con una ragazza che si rivela poi essere sua figlia. Ad una tecnica narrativa ricca e vivace, F. unisce un ...
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Scrittore francese (n. La Chapelle d'Angillon, Cher, 1886 - m. in guerra 1914). Dopo una prima esperienza giornalistica, pubblicò il suo unico e breve romanzo, Le grand Meaulnes (1913), che ebbe un enorme [...] successo e profonda influenza sulla letteratura del Novecento, con la sua delicata evocazione di amori e sogni giovanili. Alcune sue poesie e prose furono pubblicate postume (Miracles, 1924), come la sua ...
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Scrittore brasiliano (Rio de Janeiro 1843 - ivi 1899). Di origine francese, portò alla letteratura la duplice esperienza di una cultura europea e della meraviglia affettuosa di un nativo nei riguardi della [...] natura tropicale. Pubblicò il suo primo romanzo, A mocidade de Trajano (1871), sotto lo pseudonimo di Sílvio Dinarte. Tra i romanzi successivi, di tipo simbolico-naturalista: Inocência (1872); Ouro sôbre ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...