Filosofo inglese (Londra 1561 - ivi 1626). All'astrattezza del metodo sillogistico-deduttivo della scienza aristotelica, B. - che sottolinea le finalità pratiche del sapere - contrappone il metodo induttivo [...] sostituiva parole a cose, processi verbali a processi reali, B. contrappone un metodo che sappia ritrovare il significato dell'esperienza e questa assumere come pietra angolare di un nuovo sapere. Tale metodo è quello induttivo, che viene distinto da ...
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modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] ", dice C. Baudelaire in Il pittore della vita moderna (1863). La modernità si presenta così come una qualità o una forma dell'esperienza, che l'arte è chiamata a registrare, e che trova nei luoghi tipici della vita moderna, come la città, l'ambito ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] sensibili che la natura umana comporta e di sottrarsi quindi a quelle leggi che valgono nell'ambito di una esperienza concepita da un punto di vista esclusivamente teoretico. Se la volontà deve determinarsi secondo un imperativo categorico, cadrà la ...
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Filosofia
Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile.
E. ed essenza
Nella storia [...] ), e anche da L. Chestov e N. Berdjaev di origine russa, che si rifanno al cristianesimo ortodosso e all’esperienza esistenziale di F. Dostoevskij, oltre che a quella di Kierkegaard.
Accanto all’ esistenzialismo filosofico si è venuto svolgendo un ...
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Filosofo italiano (Napoli 1906 - Roma 1989), prof. di storia della filosofia (1949), quindi (1956) di filosofia morale nell'università di Roma; socio nazionale dei Lincei (1980). Opere principali: L'esperienza [...] , ha criticato la speculazione idealistica tradizionale. In particolare, ha cercato di rivalutare la soggettività dell'esperienza come attività critica dell'individuo cosiddetto finito, di reinterpretare il concetto di libertà, e di allargare ...
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deduttivo
deduttivo [Der. del lat. deductivus, da deducere "dedurre"] [FAF] Metodo d.: quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all'esperienza nel corso [...] del suo sviluppo (in partic., metodo categorico-d., se parte da proposizioni assunte come vere, metodo ipotetico-d., se parte da proposizioni semplic. supposte); per es.: ragionamento, giudizio d.; scienze ...
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Filosofo (Berlino 1798 - ivi 1854). Movendo dalla critica del trascendentalismo di Kant e influenzato dall'empirismo, considerò come dottrina filosofica fondamentale la psicologia, concepita come scienza [...] dell'esperienza interna, pensando che solo attraverso il suo metodo si potesse giungere alla metafisica, alla morale, alla filosofia della religione, alla pedagogia. Tra le sue opere: Grundlegung zur Physik der Sitten (1822), Lehrbuch der Psychologie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] l’essere personale è essere spirituale e questo è essere razionale. Quando riflettiamo, constatiamo che l’io è il fatto primordiale dell’esperienza, l’unico vero a priori; l’essere è personale e quanto non è tale rientra in ciò che la persona produce ...
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Natoli, Salvatore. – Filosofo italiano (n. Patti, Messina, 1942). Laureato presso l’univ. Cattolica di Milano, ha insegnato nelle univ. di Milano e di Venezia. Tra le opere: L’esperienza del dolore: le [...] forme del patire nella cultura occidentale (1986); Vita buona vita felice: scritti di etica e politica (1990); La felicità: saggio di teoria degli affetti (1994); La felicità di questa vita (2000); Stare ...
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Filosofo tedesco (Parigi 1843 - Zurigo 1896), dal 1877 professore a Zurigo. Ispirandosi ai metodi delle scienze naturali, l'A. tese a costruire una filosofia rigorosamente scientifica, la quale avesse [...] pura, precedente la distinzione del fisico e dello psichico e insuscettibile d'interpretazioni sia materialistiche sia idealistiche. Tale esperienza pura dà luogo al "concetto naturale del mondo", il quale esclude ogni dualismo di interno ed esterno ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...