Atto dell’intelletto (gr. νοῦς) o conoscenza intellettiva che Aristotele distingue dal sapere discorsivo (gr. διάνοια); la n. compone e dispone i noemi (nozioni conosciute immediatamente dall’intelletto) [...] del vero nella sua immota e perfetta unità e forma.
Nella fenomenologia di Husserl la n. è l’elemento soggettivo dell’esperienza, la pluralità degli atti con cui si coglie l’oggetto (percepire, immaginare, ricordare, giudicare ecc.); varie n. possono ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] noi impieghiamo, allora ci troviamo di fronte non già a casi isolati, ma a sistemi di pensiero fondamentalmente divergenti e a tipi d'esperienza del tutto diversi" (p. 57). In entrambi i casi non si può o non si vuole comprendere la realtà e non si ...
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ROQUES, René
Antonio Rainone
Storico della filosofia medievale francese, nato a Saint-Juéry (Tarn) il 29 ottobre 1917. Professore alla facoltà teologica di Lilla (1951-63), dal 1960 ha insegnato come [...] études di Parigi.
La storia delle idee e delle strutture del pensiero teologico − come riflessione sui dati dell'esperienza religiosa e intelligenza della Scrittura − sono oggetto delle ricerche di R. sulla cultura medievale, sempre sorrette da un ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] , in un'indagine rimasta a lungo segreta sulle prospettive di una guerra con armi nucleari.
L'assunto metodologico, che l'esperienza sembra confermare, è che il giudizio di un gruppo sia più perspicuo del giudizio di un singolo, che la consultazione ...
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Teologo protestante (Vallon, Ardèche, 1839 - Parigi 1901); prof. di dogmatica nell'univ. di Strasburgo (1868), fu poi tra i fondatori, a Parigi, dell'École libre des sciences religieuses, che diventò poi [...] Dio nell'uomo. Tutto ciò che è culto, dogma, riflessione teologica va inteso come trascrizione simbolica di un'esperienza religiosa collettiva ed è quindi un elemento soggetto a continua evoluzione. Questa prospettiva, esposta nel classico Esquisse d ...
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Filosofo russo (n. 1882 - m. Zurigo 1954). Professore nell'università di Mosca, nel 1922 fu espulso dalla Russia e riparò a Berlino, dove insegnò per alcuni anni all'Accademia filosofico-religiosa. Dallo [...] di Hegel, come dottrina di Dio e dell'uomo", 3 voll., 1918) pervenne a una concezione della filosofia come esperienza religiosa (Religioznyj smysl' filosofii "Senso religioso della filosofia", 1925; Les axiomes de l'expérience religieuse, 1952). ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] dello spirito e del gusto che va sotto il nome di decadentismo, dando luogo a diversi svolgimenti successivi.
In Italia le esperienze della poesia p. o, come fu chiamata per la sua ‘oscurità’, poesia ermetica, toccarono il loro vertice negli anni fra ...
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FRANCHINI, Raffaello
Valeria Del Vasto
Nacque a Napoli il 5 ott. 1920 da Vincenzo e da Anna Scalera. Insegnò filosofia teoretica dal 1964 presso l'università di Messina e dal 1974 alla facoltà di lettere [...] insegnato per diversi anni.
Lo storicismo del F. trova la sua prima, e sia pure provvisoria, sistemazione nel volume Esperienza dello storicismo (Napoli 1953), in cui rivendicava la specificità dello storicismo italiano, da G. Vico a F. De Sanctis ...
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Filosofo italiano (Roma 1925 - ivi 2005); prof. all'univ. di Roma, dove insegnò estetica dal 1964 al 1997. Si occupò di estetica e linguistica sotto un profilo filosofico, ponendo in primo piano l'esigenza [...] si caratterizzò per una rielaborazione del pensiero trascendentale in vista di un approfondimento del problema del senso dell'esperienza (prospettiva in cui si collocò anche il suo interesse per M. Heidegger e L. J. Wittgenstein). Suoi scritti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] Nessuna delle due parti da sola basta. La destrezza della mente è insufficiente senza la ricchezza e la variabilità dell’esperienza. Ma quest’altra non va scissa dal controllo e dalla disciplina che la ragione introduce. La sintesi equilibrata tra l ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...