ABBA, Marta
Alessandro Tinterri
Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Formazione ed esordi
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò [...] scrittore i testi teatrali di proprietà di Marta Abba: Il Foro italiano, dicembre 1969, vol. XCII, coll. 3265-78).
L’esperienza della Compagnia di Pirandello si concluse il 15 agosto 1928 a Viareggio, ma, di fatto, si era già chiusa qualche mese ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...] Keighley) o John Garfield (Castle on the Hudson, 1940, Il castello sull'Hudson, di Anatole Litvak) avevano vissuto l'esperienza del carcere come crudele negazione del loro vitalismo fisico, mentre Burt Lancaster in Brute force accentua l'idea dell ...
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Les contes des quatre saisons
Stefano Todini
Conte de printemps (Francia 1989, 1990, Racconto di primavera, colore, 112m); regia: Eric Rohmer; produzione: Margaret Ménégoz per Les Films du Losange; [...] beau mariage (Il bel matrimonio, 1982) ritornano in questo film per esprimere il fascino della femminilità matura, della esperienza amorosa cercata sempre, ma senza angoscia, poiché l'amore può appagare ogni desiderio in qualsiasi stagione (dell'anno ...
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Six contes moraux
Piera Detassis
La boulangère de Monceau ‒ Six contes moraux, I (Francia 1962, La fornaia di Monceau, bianco e nero, 26m); regia: Eric Rohmer; produzione: Barbet Schroeder per Les Films [...] al critico Pascal Bonitzer quando scrive: "Gli eroi dei Contes scelgono non il racconto a seguito della vita, a seguito dell'esperienza, ma il racconto contro la vita o piuttosto il racconto al posto della vita".
È la modernità secondo Rohmer, il ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] 'opera, allora la dissociazione appare così stridente da risultare inaccettabile, non per ragioni di 'realismo' ma di mera esperienza psico-percettiva. Del corrispondente filone sovietico, la scarsa e in molti casi nulla distribuzione di quei film in ...
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Austria
Francesco Bono
Cinematografia
La storia del cinema iniziò in A. nel marzo 1896, con la presentazione a Vienna del Cinématographe dei fratelli Lumière; ma una produzione di film a soggetto si [...] una voce importante nell'economia del Paese.
Negli anni Sessanta e Settanta il cinema austriaco, rimasto estraneo all'esperienza delle nouvelles vagues come lo era stato dopo la guerra a quella del Neorealismo, proseguì stancamente con le formule ...
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Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] d'amore, di Georges Lacombe), che non ottenne successo e dopo il quale terminò la sua relazione con Jean Gabin, l'esperienza della guerra la segnò profondamente e fece rinascere in lei il desiderio di dedicarsi al teatro, di salire da sola, con la ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] 281, 1969; Dalla scenografia allo spazio scenico, ibid., n. 284, 1969 (l'intero fascicolo è dedicato alla scenografia); G. Schönenberger, Esperienze al di là della pittura, in Dramma, n. 12, 1969; Teatro su palcoscneici di lingua tedesca (a cura di S ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] il gruppo, soprattutto nei confronti degli 'estranei' al gruppo stesso, quella del milanese Occhio quadrato fu invece un'esperienza di grande interesse, sia per il tipo di 'sguardo' che portò Lattuada a indirizzare il proprio obiettivo su realtà ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] . Il problema è quello che nasce dal rapporto che ogni f. stabilisce con il suo referente; tra immagine ed esperienza non c'è infatti un rapporto mimetico ma una complessa 'impressione di realtà', che significa somiglianza ambigua o rivelazione di ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...