(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] e astratta, e non sono ammissibili discriminazioni fondate sulle loro condizioni personali.
Il principio di u. nell’esperienza repubblicana. - Per quanto riguarda la Costituzione italiana, il principio di u. è sancito e disciplinato all’art ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] principio del sentire, del conoscere e del volere, e anzitutto si avverte come unita sempre a un'esperienza sensibile, l'esperienza del proprio corpo, che costituisce il suo sentimento fondamentale, di cui la singola sensazione è una modificazione ...
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GALLI, Gallo
Filosofo, nato a Montecarotto (Ancona), il 26 gennaio 1889. Studiò all'univ. di Roma (1908-12), ove fu scolaro di B. Varisco; prof. di filosofia teoretica (dal 1936) all'univ. di Cagliari, [...] di Leibniz, Padova 1948; Sul pensiero di A. Carlini ed altri studi, Torino 1950; Tre studi di filosofia: pensiero ed esperienza, sulla persona, su Dio e sull'immortalità, ivi 1956; Socrate ed alcuni dialoghi platonici, ivi 1958.
Bibl.: F. Barone, G ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] , lo strumento principe. Men che mai egli è attrezzato sul piano della ricerca sperimentale, poiché il suo concetto di esperienza è per lo più equivalente alla semplice osservazione empirica. Ne consegue che l’individuazione delle cause prossime è da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Medioevo plurale
Michele Ciliberto
Nel 1932, in un bel saggio sul Rinascimento, Delio Cantimori scrisse che quando si parlava del Medioevo gli uomini moderni non erano ancora capaci di esprimere un [...] , anche in questo caso, Burdach a mostrare in pagine molto acute l’importanza della ‘traduzione politica’ di queste posizioni nell’esperienza di Cola di Rienzo e nel mito di Roma che egli venne elaborando, suscitando l’interesse di una personalità di ...
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Tommaso d'Aquino, san
Anna Lisa Schino
Il dottore angelico della Chiesa cattolica
Filosofo e teologo tra i più eminenti, il suo sistema filosofico rappresenta una forma di rinnovamento e di trasformazione [...] conoscere l’esistenza di Dio, ma ciò non può essere ottenuto con un ragionamento a priori, senza cioè ricorrere all’esperienza sensibile, come quello che deduce l’esistenza divina dalla sua onnipotenza (se definiamo Dio come l’onnipotente, tra le sue ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] acquistavano così – dopo un’elaborazione scientifica secolare – lo status ontologico di ‘forme’ trascendentali, condizionanti l’esperienza.
D’altra parte le singole scienze si svilupparono automaticamente secondo i criteri prefissati, a opera di ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] (L. Valla, Erasmo da Rotterdam); la retorica e la dialettica vengono prendendo coscienza del loro valore nell’ambito di tutta l’esperienza umana (Valla, Rodolfo Agricola, J.L. Vives, P. Ramo). L’attività di L. Valla parte sì dallo studio del latino ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] e relativamente arbitrario dei vari sistemi di geometria, anche se ritenne la geometria euclidea la più «comoda» per l'esperienza. Nella sua teorizzazione delle scienze P. ha sottolineato, in accordo con queste sue vedute di fondo, il ruolo ...
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RICHARDS, Ivor Armstrong
Fernando FERRARA
Letterato e filosofo inglese, nato il 26 febbraio 1893 a Sandbach nel Cheshire. Si è laureato in "discipline morali" a Cambridge nel 1915 e ha insegnato in [...] l'impossibilità di riferire l'opera d'arte ad alcuna categoria astratta; l'unico rapporto valido sarà con l'esperienza che l'ha originata. Nell'indagine critica egli si giova amipiamente dell'analisi linguistica e semantica per raggiungere con ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...