oggettivo
oggettivo [agg. Der. dal lat. obiectivus, der. di obiectum (→ oggetto)] [LSF] In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto signif. propri particolari), [...] fatti, non influenzato da pregiudizi o teorie; (b) che si fonda sul-l'oggetto, cioè su fatti o cose concrete, sull'esperienza diretta. ◆ [FAF] Metodo o.: nell'insegnamento, metodo basato sull'attività e sulle osservazioni personali degli studenti. ...
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Filosofo del diritto, nato a Forlì il 5 settembre 1886. Dopo avere militato nel giornalismo - fu prima redattore, poi direttore del Resto del Carlino - entrò nell'insegnamento universitario come professore [...] filosofia del diritto in quella di Roma (dal 1931).
Tra i maggiori esponenti dell'indirizzo filosofico dell'esperienza giuridica, C.S. scopre innanzi tutto l'ambivalenza che tacitamente scorre fra tendenze tenute tradizionalmente per opposte, quali ...
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RICOEUR, Paul (App. IV, iii, p. 221)
Antonio Rainone
Filosofo francese. Dal 1966 al 1978 ha insegnato all'università di Parigi x. Direttore del Centre de recherche phénoménologique et herméneutique presso [...] i maggiori rappresentanti della filosofia ermeneutica, ha proseguito le sue indagini sulla dimensione linguistico-simbolica che caratterizza l'esperienza umana. Di rilievo sono le sue più recenti ricerche sulla metafora (La métaphore vive, 1975; trad ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] percezioni è spinta a credere a un nucleo stabile dell'oggetto percepito. Di fatto noi abbiamo una serie di percezioni, ma nessuna esperienza di questo nucleo stabile. L'idea di un'anima o di un io non è altro che un principio inintelligibile, la ...
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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi [...] prima importante opera filosofica, The sense of beauty (1896), si occupò di estetica, sottolineando la dipendenza dell'esperienza estetica da una natura umana vista nelle sue componenti psicologiche e biologiche, trattando quindi i valori estetici ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] impressione esterna e ne patisce l’effetto sul piano sia fisico sia psichico. Il termine p. designa, in particolare, l’esperienza in cui l’animo si sente dominato dalla tendenza affettiva, pratica. La teoria filosofica delle p. sorge con lo stoicismo ...
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In filosofia, per ricostruire l’analisi della nozione di f. nella storia del pensiero filosofico, si deve risalire al 17° sec., alla distinzione tra ‘verità di ragione’ e ‘verità di f.’. T. Hobbes distingue [...] scienza ed è condizionale. Come Hobbes, anche G. Leibniz e D. Hume individuano la sfera delle verità di f. nell’esperienza. Le verità di f. sono per Leibniz contingenti, quelle di ragione necessarie e il loro contrario è impossibile. Per Hume della ...
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Umanista, filosofo e pedagogista (Valencia 1492 - Bruges 1540), prof. alle univ. di Lovanio e di Oxford (1523); caduto in disgrazia presso la corte inglese, passò a Bruges (1529). Tra i maggiori rappresentanti [...] , ma vuota perché fatta di parole prive di riferimento alla realtà. Di qui il richiamo di V. al significato dell'esperienza che è una via alla verità se guidata dalla retta ragione in cui esistono le anticipazioni della verità: fine del sapere ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] confutazione del metodo metafisico, fondato sul presupposto della conoscenza a priori, in luogo della quale il G. proponeva l'esperienza come criterio della verità e l'induzione come metodo di ricerca e di prova. La sua "vocazione ad ammazzare la ...
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Filosofo e storico della filosofia (Piasco, Cuneo, 1918 - Milano 1991). Partito dallo studio e dalla discussione dell'esistenzialismo, P. divenne tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica. Il [...] dell'arte (1965) e Problemi dell'estetica (1965), in opposizione all'estetica crociana, formula una teoria dell'esperienza artistica come formatività e interpretazione. In Verità e interpretazione (1971), opera che lo colloca tra i più originali ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...