Cantoni, Carlo
Filosofo (Gropello, Pavia, 1840 - Pavia 1906). Laureato nel 1862 all’università di Torino, studiò poi in Germania dove seguì le lezioni di Hermann Lotze, subendone la forte influenza. [...] dai tre volumi sulla filosofia di Kant (E. Kant, 1879-1884) che costituiscono lo svolgimento naturale della sua esperienza intellettuale. Quest’opera, che contribuì alla maggiore conoscenza delle dottrine kantiane in Italia, fu apprezzata anche in ...
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Filosofo e teologo (n. Autrecourt 1300 circa - m. Metz dopo 1350), studiò e insegnò a Parigi. Occamista conseguente, critica a fondo l'aristotelismo, negandone i principî fondamentali: le idee di sostanza [...] si può essere soltanto di ciò che si riduce al principio d'identità o si manifesta evidente alla diretta esperienza, N. ritiene che la conoscenza non può superare gli accidenti per attingere una presunta sostanza, come dalla constatazione empirica ...
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Filosofo, nato a Palermo il 18 gennaio 1881. Nel 1905 libero docente in psicologia sperimentale; dal 1919 ordinario di filosofia all'Università di Napoli.
Di fronte all'idealismo di B. Croce e di G. Gentile, [...] sua teoria (sperimentalismo) della realtà fisica e spirituale, concepita unitariamente come formata da innumerevoli "centri di esperienza" tendenti, attraverso azioni e reazioni reciproche, a costituire accordi sempre più vasti. Nel campo conoscitivo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] al libro del 1943 su Socrate, simbolo di una coerenza morale che non è una «dottrina», ma «una vita, una vita la cui esperienza non ha nulla di astratto, di intellettuale, di dottrinario» (Socrate, a cura di E. Garin, 1984, p. 40).
Ma il lavoro di ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] sec. XVIII, sentì però fortissima la "lezione" bonapartesca: la quale fu lezione, a un tempo, di storia e di vita, un'esperienza civile per tutto quel che di nuovo e di buono i Napoleonidi avevano introdotto nel granducato di Toscana, oltre che nella ...
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Pseudonimo del filosofo e rivoluzionario russo Aleksandr Aleksandrovič Malinovskij (Sokolka, Grodno [ora in Polonia, nel voiv. di Bialystok], 1873 - Mosca 1928); fu il più notevole rappresentante del revisionismo [...] di Marx, nel senso di considerare i fenomeni fisici e psichici come aspetti di un'unica esperienza (empiriomonismo), organizzata socialmente oppure individualmente. Dopo avere fatto parte della corrente bolscevica del partito socialdemocratico russo ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] che un Dio molto esperto in meccanica e geometria ha posto nella natura delle cose.
L'orecchio e l'anima
È esperienza comune che l'ascolto di due note musicali successive o simultanee, scelte a caso, risulti generalmente spiacevole: quasi tutti gli ...
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Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista [...] l'insistenza degli ultimi saggi sul tema del linguaggio, visto come depositario dei modi sociali di concettualizzazione dell'esperienza), vengono sviluppati in Humanisme et terreur (1947) e Les adventures de la dialectique (1955; trad. it. dei due ...
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Filosofo (Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1837 - Ginevra 1890). Visse dal 1867 in Germania, dove studiò a Lipsia e a Heidelberg, e dal 1882 in Svizzera, dove scrisse le sue principali opere in tedesco e [...] da cui peraltro si distacca nella direzione di soluzioni metafisico-religiose, nega la validità della conoscenza empirica, poiché l'esperienza non è altro che "illusione sistematicamente organizzata", e si fonda su un necessario rimando da ciò che è ...
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Medico e filosofo (Braga o Tuy prima del 1552 - Tolosa 1623), uno dei più significativi rappresentanti dello scetticismo del tardo Rinascimento: muovendo da una critica del concetto aristotelico di scienza [...] progresso del sapere, afferma che di nulla si può avere scienza (nihil scitur) e insiste sull'utilità della concreta esperienza del particolare fenomenico, a cui l'uomo si deve limitare (De multo nobili et prima universali scientia quod nihil scitur ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...