Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei moti interni alla coscienza (riflessione). E. esterna ed e. interna costituiscono il presupposto di quell’ulteriore riflessione intellettuale che ne elabora i ...
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conoscenza
Stefano De Luca
Esperienza e ragione per ottenere un sapere certo
Esiste una conoscenza valida? E se sì, entro quali limiti? E come giungiamo a essa? A queste domande ha sempre cercato di [...] i cui risultati ‒ nell'ambito della natura ‒ appaiono certi. Ma come si è giunti a tali risultati? Seguendo la strada dell'esperienza o quella della ragione? In un certo senso, Galilei, il padre della scienza moderna, le seguì entrambe. Il suo metodo ...
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esperimento
Paolo Casini
Esperienza programmata per verificare un'ipotesi
L'esperimento è uno strumento fondamentale della scienza moderna. Esso consiste in un'esperienza artificiale progettata e costruita [...] adattamento all'ambiente che Homo sapiens condivide con le specie animali. Una grande varietà di abilità tecniche, nate dall'esperienza e indirizzate a scopi di utilità immediata, si sono accumulate nella memoria della nostra specie fino a formare un ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] ➔ positivismo logico.
R. Avenarius e E. Mach furono i massimi esponenti dell’ empiriocriticismo (detto anche ‘filosofia dell’esperienza pura’), affermatosi nella seconda metà del 19° sec. nell’ambito del positivismo, di cui è espressione e critica a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] deve riferirsi alla concreta fusione tra individuo e processo storico. Il filosofo, come l’uomo,
ha tutta un’esperienza storica dietro di sé: un’esperienza che non è sua, appunto, ma storica, e che gli è giunta non nelle forme native del suo primo ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] , con il Novum Organum di R. Bacone e con il metodo galileiano si affermò il criterio dell’esperienza come contrassegno di un tipo di sapere che intende distinguersi dalla speculazione filosofica e, soprattutto, dalla tradizione aristotelica ...
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empiria
empirìa [Der. del lat. empiria, dal gr. empeiría "esperienza"] [FAF] Il mondo dell'attività pratica, degli esperimenti, in contrapp. a quello teorico o speculativo, e anche, concret., il complesso [...] degli esperimenti stessi ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] dei punti più alti del pensiero dell’epoca: che ciò che è centrale nel pensiero – divenuto consapevole di essere immerso nell’esperienza e di non poterla pensare, definire e tanto meno conoscere nel suo insieme e nei suoi esatti contorni da un non ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] pura trascendentale ( io penso) e una appercezione empirica. Quest’ultima come c. psicologico-empirica s’identifica con l’esperienza interna, risultando variabile e soggettiva e potendo sempre presentare dei gradi, mentre la prima è c. logica pura ...
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empirico
empìrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di empiria] [FAF] Ciò che appartiene all'esperienza (empiria); opposto a teorico o speculativo, e simili, è termine usato per qualificare metodologie scientifiche [...] senso, è sinon. di sperimentale; opposto a sistematico, indica in generale ciò che è un risultato immediato dell'esperienza e non si deduce da altra legge o proprietà conosciuta, e allora può anche assumere significato peggiorativo, indicando il ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso o la pratica, di una determinata sfera...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...