Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] e a Michele Scoto sull'interpretazione di passi biblici e nelle quali si usava la Guida dei Perplessi la partecipazione dell'imperatore, dedicato alla discussione sul nome di Dio (Esodo, 3, 13-14): secondo l'interpretazione di Maimonide (2003, I ...
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Dio
Raffaele Savigni
Essere sovrumano venerato dalle diverse religioni
In ogni tempo uomini delle più diverse culture hanno creduto all'esistenza di forze superiori. Greci e Romani credevano in numerose [...] essere conosciuto solo in minima parte. È questo il significato della metafora della 'nube oscura', presente nel libro biblico dell'Esodo (2, 21) e utilizzata dai mistici (misticismo), ossia dagli autori spirituali che parlano di Dio ricorrendo alle ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] del fuoco. (ibidem, III, 5, 6-7)
Il passo biblico è dunque letto in riferimento alla teoria naturalistica dei quattro elementi; il di fronte all'enigma delle acque superiori. Così, Teodoro nell'Esodo (25, 8-38) trovava che lo stesso Mosè descriveva il ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] presente sin dall'inizio e fa parte del mondo. Nel racconto biblico, invece, in principio c'è Dio, un essere unico Pasqua (Pesach), che commemora la fuga dall'Egitto narrata nell'Esodo, uno dei libri della Bibbia. Importante è il rito che ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] sbocciate le diverse dottrine (ibidem, 146; secondo il racconto biblico, fu Sara a dare ad Abramo la schiava Agar). a Gregorio Taumaturgo (Epistola ad Gregorium), poi, utilizzava l'episodio dell'Esodo (3, 22; 11, 2; 12, 35-36) secondo il quale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] queste prediche, se la traccia è costituita dal testo biblico, il contesto è assolutamente contemporaneo e riguarda sia il , a cura di R. Ridolfi, 2 voll., Roma 1955.
Prediche sopra l’Esodo, a cura di P.G. Ricci, 2 voll., Roma 1955-1956.
Prediche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] condanni quella di Sedecia, ricavando dal testo biblico un insegnamento applicabile alla dinamica dei rapporti fra 21, 6; 22, 13) si definisce come «alfa e omega» e nell’Esodo (3, 14) proclama di chiamarsi IEVE.
Nello Psalterium l’alfa maiuscola, con ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] ciò che rende l'uomo simile a Dio. Così, nella frase biblica "facciamo l'uomo a nostra immagine" (Genesi 1, 27), l la neve che sta sotto il trono di Gloria. Commentando il versetto di Esodo 24, 10: "quando i saggi di Israele videro il 'biancore di ...
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vitello
vitèllo s. m. [lat. vitĕllus, dim. di vitŭlus «vitello»; quanto al sign. 5, è da notare che il lat. vitellus aveva (insieme con la forma neutra vitellum) anche il sign. di «tuorlo, rosso d’uovo», ma non si può escludere che si tratti...
piaga
s. f. [lat. plaga, propr. «percossa» e fig. «piaga, ferita», dal gr. πλαγά, forma dorica di πληγή «colpo, percossa»]. – 1. a. Ferita, lesione, lacerazione che, prodotta da un trauma di varia natura o, più spesso, determinata da un processo...