Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] , s. Giustino, s. Ireneo, Tertulliano ecc.). Già in s. Paolo, e più ancora in s. Giovanni, comunque, la spiritualizzazione dell’escatologismo si era precisata nel senso di un’e. di realizzazione, di contro a quella di attesa, sì da portare il centro ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] a una nuova stirpe umana, e un'era nuova si svolgerà sotto la sovranità di Baldr risorto.
L'origine di questa visione escatologica è stata ed è tuttora discussa; dato che la concezione di una lotta finale tra le divinità e le potenze loro nemiche ...
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Maràn athà Espressione siro-aramaica, in uso presso i cristiani primitivi, composta dalle parole mārān e ătāh, «nostro signore» e «venire». I Padri antichi la intendevano come «il nostro Signore è venuto». [...] Gli studiosi moderni preferiscono interpretarla in senso escatologico: «Signor nostro vieni». ...
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Teologo protestante (Berlino 1891 - Starnberg, Baviera, 1985). Il suo pensiero è chiaramente espresso nel volume Säkulare Religion (1932), in cui si tenta di individuare la purezza della fede, che verrebbe [...] alterata dall'operare religioso. Religione secolare sarebbe quella che trasgredisce il limite escatologico, secolarizzandosi; le forme essenziali di questa trasgressione secolarizzante sono: la religione del capitale, per cui la rivoluzione russa ...
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Mistica (Manchester 1736 - Watervliet, Albany, N. Y., 1784); predicò, in Inghilterra prima e in America poi (1774), una forma di cristianesimo pervaso di spirito millenaristico; presto si formò intorno [...] cose spirituali" o - come si autodefiniva - "sposa dell'Agnello" attraverso la quale si sarebbe compiuta la rivelazione del Verbo. Nacque (1776) dalla sua predicazione il movimento degli shakers, caratterizzato da un forte entusiasmo escatologico. ...
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risvegli religiosi
Denominazione che comprende i diversi movimenti protestanti, prevalentemente a carattere entusiasta, che nel 18° sec. reagirono al razionalismo sociniano e illuministico. Vi appartengono [...] Uniti. I loro precedenti si ritrovano nel puritanesimo, nel quaccherismo, nel pietismo e nel metodismo di J. Wesley. Ebbero una coda in alcuni movimenti entusiasti, per lo più a carattere profetico ed escatologico, di effimera durata nel 19° secolo. ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] gnostico-manicheo del Salvatore-Salvato. E si trovano altresì la visione catastrofico-palingenetica della storia e l'idea del duello escatologico fra i figli della luce e i figli della tenebra, fra coloro che vogliono sradicare il male e coloro che ...
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Locuzione (che traduce il greco τὸ βδέλυγμα τῆς ἐρημώσεως «lo sconcio della devastazione», usato nella traduzione biblica dei Settanta per rendere l’ebraico shiqqūṣ «orrore, sconcio», uno dei termini peggiorativi [...] al quale nel 168 a.C. Antioco IV eresse nel tempio di Gerusalemme un altare, rimosso quattro anni dopo. La frase si ritrova nella profezia di Gesù della cosiddetta Apocalisse sinottica (Matteo 24, 15; Marco 13, 14), dove assume un senso escatologico. ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] . Riguardo al carattere originario dell’e., alcuni l’hanno considerata come istituzione di Gesù, ma con un carattere escatologico (Gesù avrebbe presentito la prossima sua fine, ma come inizio dell’instaurazione del regno messianico; la Cena sarebbe ...
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Teologo, storico, medico e musicologo (Kaysersberg, Alsazia, 1875 - Lambaréné, Gabon, 1965). Libero docente a Strasburgo di scienze neotestamentarie fino al 1905 ed eminente interprete di Bach (Bachkonzerten [...] J. S. Bach, 1905; trad. it. 1952). Nota e di eccezionale importanza la sua interpretazione, in senso nettamente escatologico, della predicazione e dell'attività di Gesù (Das Messianitäts- und Leidengeheimnis, 1901; Geschichte der Leben-Jesu-Forschung ...
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escatologico
escatològico agg. [der. di escatologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo: dottrina e.; problemi escatologici. Iron. o scherz., problemi, programmi e., che riguardano o prospettano soluzioni...
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...