Islàm
Francesco Gabrieli
In questa voce, complementare della voce Arabi, ove si tratta della presunta conoscenza che D. poté avere dell'arabo, e del suo atteggiamento verso la scienza e filosofia araba, [...] 1290) veder comparire una volta di più il fatidico numero nove (ne la prima ora del nono giorno del mese).
L'Escatologia Musulmana E La Commedia. - Su questo così modesto fondamento delle documentabili conoscenze e degl'interessi di D. verso l'I., la ...
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vita
La condizione di ciò che vive, cioè degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di conservare, ed eventualmente reintegrare, la propria forma e [...] di Dio e del rapporto tra morte e peccato; rapporto che nel Nuovo Testamento si rafforza ulteriormente, attraverso il messaggio escatologico di Gesù, che garantisce la v. futura, la risurrezione (sia pure alla fine dei tempi) a coloro che ascoltano e ...
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Disciplinati
Raoul Manselli
Coloro che aderirono a un movimento penitenziale dei secoli XIII e successivi, che praticò la flagellazione (o disciplina, donde il nome) in pubblico, in determinate circostanze [...] da gruppi colti né esprimono, nelle loro laudi, atteggiamenti, speranze o aspettazioni di tipo gioachimitico o comunque escatologico; l'unica testimonianza infine, assai spesso addotta da fra Salimbene (Chronica, ediz. G. Scalia, Bari 1966, 677 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Aldo Capitini
Carlo Altini
Filosofo e pensatore religioso, Aldo Capitini è stato attivo nella vita pubblica italiana (dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta), mantenendo una dialettica aperta tra [...] (la comunità di tutti anche oltre la realtà della vita e della morte), sia all’interno di una prospettiva teistica a sfondo escatologico.
Da Kant assume il primato della morale e del sollen, con la tensione verso la realizzazione pratica di ciò che è ...
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Messo celeste
Silvio Pasquazi
celeste. Con questa denominazione si suole correntemente indicare il misterioso personaggio che viene ad aprire a D. e a Virgilio la porta di Dite, dopo che i demoni con [...] . celeste e la vittoria su Dite non sono individualistiche avventure, bensì sono momenti essenziali di un dramma storico ed escatologico, nel quale Virgilio stesso è direttamente cointeressato (Oh quanto tarda a me ch'altri qui giunga!, v. 9): sicché ...
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pena
Emilio Pasquini
Accantoniamo ovviamente tutti gli esempi già registrati nella voce ‛ appena ', sia per l'avverbio modale o di quantità sia per l'unico caso di congiunzione temporale (ne resta fuori [...] sete, tante cioè quanti sono gli alberi di questa cornice, ecc. (e l'opposizione pena-sollazzo esclude il valore meramente escatologico); XXXIII 61 in pena ed in disio... / l'anima prima [Adamo] / bramò la venuta di Cristo.
Così nell'unica occorrenza ...
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Diritto
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
Il diritto può essere definito, in estrema sintesi, come un insieme di previsioni normative che, supportato da un adeguato apparato sanzionatorio, tende a [...] come espressione del peccato, insito nel concetto stesso di fisicità. Si pensi, per es., al Giudizio universale, evento escatologico per sua stessa natura più vicino a ritualità giuridiche che religiose. Nella dimensione ultraterrena è l'anima, ossia ...
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ZACCARIA da Lunigiana
Michele Lodone
ZACCARIA da Lunigiana (Zaccaria da Bagnone, Zaccaria da Fivizzano). – Nacque da ser Francesco da Bagnone a Fivizzano, in Lunigiana, in data imprecisata. Nulla è [...] sue profezie sul flagello che minacciava l’Italia, la riforma della Chiesa, la prossima conversione degli infedeli e il ruolo escatologico di Firenze come città eletta. Se anche nella dottrina e nelle profezie del frate vi era qualche errore, oltre ...
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NICOLA DA BARI
EEdoardo D'Angelo
Il nome di N., quale scrittore d'età sveva, ci è noto da un testo contenuto nel manoscritto 642 della Biblioteca Universitaria di Erlangen (sec. XV, cc. 233-236): si [...] II ovvero la concezione maiestatica e teocratica dell'imperatore" (Pice, 1993, p. 30), nell'atmosfera ieratica ed escatologica rievocata dal suo stile solenne e maestoso, ricco di citazioni scritturali, presenta la casa sveva come casa davidica, e ...
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intelletto agente (o attivo)
intelletto agente
(o attivo) In gr. νοῦς ποιητικός; in lat. intellectus agens; in arabo al-‛aql al-fa‛āl. Nella filosofia aristotelica e nella sua tradizione indica la [...] trova nell’attualizzazione il proprio orizzonte ultimo, non soltanto sul piano gnoseologico, ma anche su quello etico e infine escatologico. Anche Averroè fa dell’i. a. una sostanza separata, ma affianca a essa l’intelletto possibile o passivo, anch ...
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escatologico
escatològico agg. [der. di escatologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo: dottrina e.; problemi escatologici. Iron. o scherz., problemi, programmi e., che riguardano o prospettano soluzioni...
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...