DEODATO
Gerhard Rösch
Nacque in data imprecisata da una famiglia tribunizia veneziana di Cittanova, figlio di quell'Orso che fu elevato doge dai Veneziani nel 726, per essere ucciso nel 737, durante [...] fosse proprio D., figlio del doge assassinato. Forse allora D. appoggiava il governo centrale e riscuoteva quindi la fiducia dell'esarca; o forse la sua nomina era un tentativo di procurarsi il sostegno della nobiltà veneziana, in un momento in cui ...
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GIORGIO di Ravenna
Augusto Torre
Di questo capo-popolo sappiamo solo che, nella crescente ribellione dell'Italia contro l'impero bizantino (secoli VII-VIII), fu il primo a organizzare nell'esarcato [...] un regime autonomo. Figlio del grammatico Gioannicio, suppliziato da Giustiniano II, dopo l'uccisione dell'esarca Giovanni Rizocopo G. divenne capo energico e accorto dei Ravennati. Organizzò la difesa della città e del territorio circostante; ...
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SABINIANO, papa
Antonio Sennis
SABINIANO, papa. – Nato a Blera, in Tuscia, in data imprecisata da Bono, prima di accedere al soglio pontificio ebbe una carriera ecclesiastica tutta interna alle gerarchie [...] di nascita intorno all’anno 550 o poco prima.
L’esarca Romano appoggiava infatti l’elezione e la consacrazione del nuovo 605, non facendo alcun cenno al ruolo avuto dall’esarca bizantino di Ravenna. Risulta quindi palese lo sforzo propagandistico di ...
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Centurione bizantino (m. 610) che nel 602, quando l'esercito insorse, fu acclamato imperatore e occupò senza resistenza Costantinopoli, facendo decapitare l'imperatore Maurizio e i suoi. Mentre ovunque [...] che d'infierire contro i proprî avversarî. Nell'ott. 610 fu rovesciato da Eraclio, figlio dell'esarca d'Africa, e mandato a morte. In suo onore l'esarca d'Italia Smaragdo aveva posto una statua di bronzo dorato sulla colonna corinzia alta m 13,60 ...
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Successore (6º sec.) di Paolino I, che aveva trasferito la propria sede da Aquileia a Grado, fu costretto a rimanervi per l'invasione longobarda. Edificò allora una basilica dedicata a s. Eufemia e radunò [...] un concilio, nel quale confermò lo scisma, detto dei Tre Capitoli, malgrado le pressioni del papa e dell'esarca di Ravenna. ...
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Doge veneziano dal 726 al 737. Successore di Marcello Tegalliano, anch'egli apparteneva allo schieramento filobizantino della nobiltà di Eraclea. Dovette fronteggiare la difficile situazione, all'interno [...] , nello scontro fra gli abitanti di Eraclea seguaci dell'imperatore Leone III e la fazione filolongobarda di Equilio (od. Iesolo). L'esarca di Ravenna dopo la sua morte non nominò un nuovo dux, ma un magister militum, carica della durata di un solo ...
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In origine (4° sec.), il superiore di un monastero della Chiesa d’Oriente; dal 5° sec., ma soprattutto dal 6°, il superiore di una federazione di monasteri. Modernamente si distingue l’a. effettivo, capo [...] di un monastero basiliano importante (per es., in Italia quello di S. Maria di Grottaferrata, che è anche esarca con territorio proprio, pari a un abate territoriale), e l’a. titolare, dignità onorifica concessa a monaci e anche a sacerdoti secolari. ...
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Siro di origine, succedette a Sisinnio, morto il 4 febbraio 708, e fu consacrato il 25 marzo. Per volere dell'imperatore Giustiniano II, nel 710 fu chiamato in Oriente, a Costantinopoli e a Nicomedia, [...] . rientrò in Roma il 24 ottobre 711. Durante la sua assenza, Giovanni Rizocopo esarca era stato ucciso a Ravenna. Giustiniano vendicò atrocemente l'uccisione dell'esarca; anche l'arcivescovo Felice fu accecato e poi esiliato, ma ritornò alla sua sede ...
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TEODORO I
Eugenio Susi
Nonostante la scarsezza di notizie relative alle sue origini, si ritiene che T., che le fonti danno come figlio di un vescovo, giunto a Roma da Gerusalemme, dove era nato, forse [...] -R. Aigrain, in Storia della Chiesa, a cura di A. Fliche-V. Martin, V, Torino 1980², pp. 230-35; J. Ferluga, L'esarcato, in Storia di Ravenna, I, 1, Dall'età Bizantina all'età Ottoniana. Territorio, economia e società, a cura di A. Carile, Venezia ...
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PELAGIO II papa
Mario Niccoli
Consacrato probabilmente il 26 novembre 579, morto alla fine del gennaio 590. Il pontificato di P. si svolse in un momento tristissimo per l'Italia, invasa dai Longobardi [...] contro i quali P. cercò aiuto presso i Franchi (580) e quindi (584) presso il basileus bizantino. Avendo l'esarca Smaragdo sottoscritto (585) una tregua coi Longobardi, P. ne approfittò per tentare la composizione dello scisma di Aquileia iniziatosi ...
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esarca
eṡarca s. m. [dal lat. tardo exarchus, gr. ἔξαρχος «comandante, capo»] (pl. -chi). – 1. Titolo dei dignitarî che, dalla fine del 6° alla metà dell’8° sec., governarono le province d’Italia e d’Africa per conto degli imperatori bizantini...
esarcato
eṡarcato s. m. [dal lat. mediev. exarchatus, der. di exarchus: v. esarca]. – 1. In senso ampio, territorio sottoposto alla giurisdizione di un esarca; fu in partic. nome del governatorato militare che dalla fine del sec. 6° alla metà...