Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] il figlio Senarco, Teocrito (l’idillio II, Le incantatrici; il XIV, L’amore di Cinisca; il XV, Le Siracusane), ed Eroda. Nel m. lirico, invece, gli attori cantando imitavano i citaredi o flautisti e i cantori di ditirambi e, secondo il carattere ...
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Insigne filologo tedesco, specialmente latinista. Nato a Rheinberg il 3 luglio 1837, studiò a Bonn quale discepolo del Ritschl, conseguì non ancora ventenne la libera docenza, e dal 1858 fu professore [...] ., Lipsia 1895-27). E, nel campo greco, Hymnus Cereris homericus (1869), Das Recht von Gortyn (con lo Zitelmann, 1885), Eroda (1892). Le sue varie ricerche sulle iscrizioni eugubine furono raccolte nel lavoro Umbrica (1883), e a iscrizioni osche e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'epigramma, il mimo, il teatro
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Uno degli sviluppi più fecondi della letteratura ellenistica [...] appena dopo mi volto indietro.
in Antologia Palatina, Epigrammi erotici, a cura di G. Paduano, Milano, BUR, 1994
Il mimo: Eroda
Nell’età ellenistica continua ad essere coltivato anche il mimo, elevato a letteratura già da Sofrone. Anche alcuni dei ...
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Poeta giambico greco (seconda metà sec. 6º a. C.), di Efeso. Per aver preso parte alla lotta contro i tiranni della sua città, dovette esulare a Clazomene, dove passò il resto della sua vita. La tradizione [...] metro più frequente è il coliambo, o giambo zoppo, detto anche scazonte o ipponatteo. I. ebbe molta fortuna presso i comici, e nell'età ellenistica presso Fenice di Colofone, Callimaco, Eroda; in Roma, tra i neoteroi, presso Calvo, Cinna e Catullo. ...
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ARSINOE II Filadelfo (᾿Αρσινόη ἡ Φιλάδελϕος)
M. T. Marabini Moevs
Figlia di Tolomeo I d'Egitto e di Berenice, nata, al più tardi, verso il 316 a. C.
Andò sposa a Lisimaco, signore di Tracia, verso il [...] , 68; xxxvii, 108). Nella stessa Città un altro tempio era dedicato alla coppia regale adorata sotto il comune epiteto di ϑεοὶ ἀδελϕοί (Eroda, i, 30). I Greci non furono da meno: una statua fu eretta ad A. all'entrata dell'Odeon di Atene (Paus., i ...
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FLIACI
Giovanni PATRONI
G. Co.
Il vocabolo ϕλύαξ fu dal Thiele interpretato "chiacchierone" (etimo ϕλυ-), e studî recenti lo hanno messo a confronto con formazioni analoghe del tipo ῥύαξ, profluvium, [...] il contadino, del μυκκός che si comportava da furbo che fa lo stupido, ecc.
Argomenti come quello del mimo di Eroda intitolato La padrona gelosa non erano estranei alla farsa fliacesca nella quale spesso comparivano in contrasto tra loro padroni e ...
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LABERIO, Decimo (Decĭmus Laberius)
Nicola Terzaghi
Scrittore romano di mimi, appartenente a famiglia equestre. Contemporaneo di Cicerone e di Cesare, doveva esser nato nel 106 a. C. Secondo S. Girolamo, [...] può agevolmente capire dato il genere mimico quale lo conosciamo, p. es., dai poeti alessandrini e specialmente da Eroda. Alcuni titoli fanno pensare alla religione o a cerimonie religiose (Anna Perenna, Compitalia), o magiche (Necyomantia), ma anch ...
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Scienza che ha per oggetto la ricerca, la conservazione, lo studio e l’edizione dei testi scritti su papiro.
Papirologia greca e latina
Studia anche gli scritti in greco e latino, redatti su materiali [...] opere perdute quali la Costituzione degli Ateniesi di Aristotele (edita nel 1891), le Orazioni di Iperide (1891), i Mimiambi di Eroda (1891), le Odi di Bacchilide (1897). Tra i pionieri della papirologia si ricordano gli inglesi F.G. Kenyon, B.P ...
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MIMO
F. Ber.
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. La voce mimo, mentre genericamente indica l'imitazione (μιμεῖσϑαι, "imitare"), vuol designare in modo specifico quelle forme comiche minori che, nella letteratura d'ogni paese, meno [...] 'un nome è per noi il figlio di Sofrone, Senarco. Gli scavi egiziani ci hanno restituito nel 1891 otto mimiambi di Eroda, vissuto probabilmente nel sec. III a. C. Sono scene realistiche di piccola vita, donde balza un dialogo popolaresco non privo di ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] questa stessa facoltà di caratterizzare individui è ciò che ci attrae di più nelle poesie mimiche di Teocrito e nei mimiambi di Eroda. Non a caso al principio di questa età sta Teofrasto con i Caratteri che aspirano sì a costruire tipi, ma riboccano ...
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erodiano1
erodiano1 agg. – Sistema e.: presso gli antichi Greci, sistema di scrittura dei numeri cardinali che prendeva a simbolo dei varî numeri fondamentali la prima lettera con cui essi si scrivevano in parole; così chiamato dal nome di...
erodiano2
erodiano2 agg. e s. m. [dal lat. Herodianus, gr. ῾Ηρωδιανός]. – Relativo a Erode il Grande, re di Giudea (che tra l’altro ordinò la strage degli innocenti), o a suo figlio Erode Antipa (che fece decapitare Giovanni Battista, e che...