Chimico tedesco (Wehen, Wiesbaden, 1825 - Aschaffenburg 1909). Studente di medicina all'univ. di Giessen (1845) decise di dedicarsi allo studio della chimica e divenne allievo di J. Liebig. Passò poi ad Heidelberg ove fu tra i primi studenti privati di A. Kekule. Fu professore ad Heidelberg (1863) e, quindi, al Politecnico di Monaco (1868-83). Si occupò soprattutto di chimica organica; in seguito alle ...
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Chimico tedesco (Würzburg 1855 - Friburgo in Brisgovia 1945), allievo di E. Erlenmeyer, prof. a Friburgo; è noto per numerose ricerche di chimica organica (alcaloidi, acidi e ossiacidi, ecc.). In partic., [...] propose un metodo di sintesi dei carboidrati che svolse un notevole ruolo nella elucidazione della struttura del glucosio e di altri esosi ...
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Recipiente di vetro, sferico oppure conico, a fondo piano e a collo lungo, di diversa capacità, utilizzato nei laboratori di chimica (v. fig.). Per il m. conico, o beuta, ➔ Erlenmeyer, Emil. ...
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aromatici alternanti
Carlo Cavallotti
Composti aromatici nei quali è possibile marcare con un asterisco gli atomi di carbonio della molecola in modo tale che i primi vicini di ogni atomo di carbonio [...] una reazione. Il concetto di aromaticità fu introdotto per la prima volta da Friedrich A. Kekulé ed Emil Erlenmeyer nel 1860 per spiegare struttura e proprietà del benzene. I composti aromatici sono composti ciclici caratterizzati dalla presenza di ...
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L'Ottocento: chimica. La classificazione degli elementi
Nathan Brooks
La classificazione degli elementi
I primi tentativi
Nel febbraio del 1869 Dmitrij Ivanovič Mendeleev abbozzò la prima versione [...] si recò a Heidelberg, nella cui università lavorava un eccellente gruppo di chimici, che includeva Robert Bunsen, Richard August Erlenmeyer e Friedrich August Kekulé. Mendeleev, tuttavia, non lavorò a stretto contatto con nessuno di loro, preferendo ...
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L'Ottocento: chimica. Atomi, tipi e radicali
Colin A. Russell
Atomi, tipi e radicali
Scoprire di che cosa sono fatti gli oggetti che ci circondano è la capacità fondamentale di un chimico. Tale tendenza [...] di importanza decisiva. Tra coloro che contribuirono a chiarire tali questioni vi furono Couper, Kekulé e Richard August Erlenmeyer, per citarne solo alcuni. Fu però il chimico russo Aleksandr Michajlovič Butlerov che nella memoria Die chemische ...
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beuta
bèuta (o bèvuta) s. f. [etimo incerto]. – Recipiente di vetro a forma tronco-conica con collo stretto e fondo piatto, usato nei laboratorî chimici per riscaldare liquidi; è detto anche matraccio di Erlenmeyer.