epicureismo
Dottrina filosofica che fa capo a Epicuro (➔) di Samo, il quale fondò il primo nucleo della sua scuola a Mitilene tra il 312 e il 310 a.C. e di lì la trasferì a Lampsaco, quindi, nel 306, [...] eredità ai suoi discepoli, noti già nell’antichità come «quelli del Giardino». Le lettere di Epicuro, i papiri di Ercolano e varie altre fonti permettono di delineare ritratti abbastanza precisi dei membri della scuola, primo tra tutti Metrodoro di ...
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Vedi POMPEI dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
POMPEI (v. vol. VI, p. 308 e S 1970, p. 635)
A. Conticello
Il quadro generale delle conoscenze sull'antica P. - esplorata prevalentemente entro il perimetro [...] 1988; I. C. Mcllwaine, Herculaneum. A Guide to Printed Sources, I-II, Napoli 1988, con bibl. - Cataloghi: AA.VV., Pompei, Ercolano, Stabiae, Oplontis, LXXIX-MCMLXXIX, Napoli 1984; AA.VV., Le collezioni del Museo Nazionale di Napoli, I, Roma 1986 e II ...
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Architetto (Lugano 1787 - Napoli 1849). Fu allievo a Milano di Luigi Cagnola. Per Ferdinando I di Borbone progettò, ispirandosi al Pantheon, la basilica votiva di S. Francesco di Paola a Napoli (1817-49), [...] inserita in un grande colonnato a emiciclo. Fornì il disegno per la fontana nella Villa comunale di Napoli (1825). Lavorò anche come archeologo, dirigendo gli scavi di Ercolano, Pompei e Paestum. ...
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CASTELLI, Filippo
Luciano Tamburini
Figlio dell’ingegnere e architetto Giuseppe, nacque nel 1738 a San Damiano d’Asti. Compiuti i primi studi a Torino, si recò nel 1757 a Roma per dedicarsi all’architettura [...] presso Paolo Posi) e, marginalmente, alla pittura. L’interesse per la classicità romana lo indusse a occuparsi degli scavi in corso a Ercolano e Pompei, eseguendo disegni e rilievi, di cui si ha notizia in una lettera al padre (9 apr. 1757). S’ignora ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] 'indipendenza di giudizio nei riguardi dei Medici e parche le lodi di Cosimo. Notevoli pure l'incompiuto dialogo l'Ercolano (post., 1570), in cui sostenne, contro Trissino, la fiorentinità della lingua italiana e l'importanza dell'uso nel costituirsi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XVIII secolo presenta una cesura nettissima, una “faglia” molto marcata attraversa [...] metà del secolo, l’Italia cercata è quella dell’antichità classica e luoghi privilegiati sono Roma, Napoli, Paestum, gli scavi di Ercolano e Pompei: “Oggi [14 giugno 1740] ho visto qualcosa che non si è mai letto e forse mai udito [...]: un’intera ...
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BAIARDI, Ottavio Antonio
Luigi Moretti
Nacque a Parma il 10 giugno 1694 dal conte Paolo Camillo, appartenente a famiglia assai legata ai Famese; abbracciò lo stato ecclesiastico nel 1717 e si addottorò [...] interessamento di G. Fogliani d'Aragona, suo cugino e ministro di Carlo di Borbone, ebbe l'incarico di illustrare i monumenti di Ercolano che proprio in quegli anni tornavano alla luce.
Il B., al quale non si lesinarono i mezzi, si pose al lavoro tra ...
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In arte, tendenza al ritorno all’antico che si manifestò con il gusto neoclassico nel periodo dell’impero napoleonico. Si estese dalla decorazione architettonica al mobile, alla suppellettile, ai parati, [...] ornamentazione rococò, un’esigenza di semplicità e austerità formale e di aderenza funzionale. Le scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei, riportando in luce suppellettili e arredi romani, fornirono modelli per i nuovi tipi decorativi, che ...
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RABIRIO (Rabirius)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Fiorì negli ultimi decennî precedenti l'era volgare. Ovidio (Pont., IV, 16, 5) lo dice poeta di grande eloquenza; Velleio Patercolo (II, 36, 3) lo [...] d'Azio e la morte di Cleopatra. Su tali avvenimenti si svolge un frammento anonimo di 67 versi conservato da un papiro d'Ercolano. Che si tratti d'un brano di Rabirio è ipotesi, se non sicurissima, molto probabile. I frammenti con il suo nome sono ...
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TESTACEA, OPERA (testaceum opus)
Giuseppe LUGLI
I Romani chiamarono così ogni opera muraria eseguita con materiale di terracotta, sia spezzato nell'interno dell'opus caementicium, sia posto in cortina [...] di quelli cotti al sole, sembra che avesse origine nella Campania, gli esempî più antichi trovandosi a Pompei e ad Ercolano. Durante la repubblica si tratta generalmente di tegole frantumate, alle quali sono commisti non di rado frammenti di doli ...
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ercole
èrcole (o Èrcole) s. m. – Persona di costituzione assai robusta e di grande forza: è un Ercole (o un ercole), è forte come un e.; anche, individuo muscoloso che nelle fiere e nei circhi equestri si esibiva in esercizî di forza fisica....
ercolanese
ercolanése (letter. ercolanènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. Herculanensis]. – Appartenente o relativo alla città di Ercolano, posta alle falde del Vesuvio (in prov. di Napoli), risorta sul luogo dell’antica Herculaneum sepolta...