Graminacee
Laura Costanzo
Le spighe diffuse in tutto il mondo
Ampie distese erbacee come le steppe dell'Asia, le savane dell'Africa, le praterie dell'America Settentrionale o le pampas dell'Argentina [...] la gramigna, lo sparto pungente, la canna da zucchero e il bambù.
Le caratteristiche delle Graminacee
Le Graminacee sono tutte piante erbacee perché non hanno né rami né un fusto legnoso. Il loro fusto non legnoso si chiama culmo ed è caratteristico ...
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Nome generico con cui si designano tutti i vegetali, esseri organizzati che nascono, crescono, si nutrono, si riproducono, muoiono. Possono essere sia organismi unicellulari sia organismi multicellulari [...] squame, brattee, foglie normali, foglie fiorali e foglie sporifere. Non meno variabile è la forma del fusto: erbaceo, legnoso, scandente, strisciante ecc. Ulteriore varietà dell’aspetto del fusto è data dai tipi diversi di ramificazione. Osservazioni ...
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MAIS
Mario BONVICINI
. La voce dell'uso comune, granoturco o granturco, è impropria. All'epoca in cui in Italia si conobbe questo grano, nel 1800 circa, era comunemente usata dal volgo la parola "turco" [...] il grano) che chiude il ciclo d'una rotazione. Si semina molto fitto, usando varietà a rigoglioso, abbondante e rapido sviluppo erbaceo (p. es., la varietà Caragua o "dente di cavallo") dopo un'aratura non molto profonda e un'adeguata concimazione. L ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] (indàgine), -e/udine (salsèdine); gli aggettivi e i sostantivi in -a/ibile (accettàbile), -évole (piacévole), -aceo (erbaceo), -ico (atlètico), -ognolo (verdògnolo), -oide (alcalòide); i composti con secondo elemento greco in -cefalo (microcefalo ...
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. È la sostanza che forma per la massima parte la cellulosi (v.). Appartiene come l'amido al gruppo dei carboidrati, ma ha per la biologia vegetale un significato diverso, perché non costituisce un materiale [...] con ciò si distinguono le erbe da foraggio dalle erbe da ortaggio. Se il foraggio è mietuto allo stato erbaceo, il cellulosio è più digeribile. Gli onnivori digeriscono soltanto il cellulosio molto giovane che è probabilmente idratato. Infatti mentre ...
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FORMA
Federico *RAFFAELE
Enrico CARANO
. Zoologia e Botanica. - Forma degli animali. - "La forme des corps vivants", scrisse il Cuvier, "leur est plus essentielle que leur matière". È infatti la [...] ed è fornito, oltre che di caule e di foglie, anche di radici. L'aspetto del cormo varia molto a seconda che è erbaceo o legnoso, di piccole o di grandi dimensioni, semplice (come lo stipite delle palme) o ramificato, nel qual caso molto influiscono ...
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VINO
Giovanni DALMASSO
Agostino PALMERINI
(dal lat. vinum; gr. οῖνος; fr. vin; sp. vino; ted. Wein; ingl. wine).
Sommario. - Definizione. Dati statistici (p. 388); Mezzi per l'esercizio dell'industria [...] trasforma l'ovario in frutto sino al suo ammezzimento o avvizzimento, si può dividere in 4 periodi:
1. Periodo erbaceo, durante il quale il grappolo si comporta come qualsiasi altro organo verde, assimilando l'anidride carbonica dell'aria, formando ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] . Alcuni di essi si eseguiscono molto presto: dalla metà di maggio alla metà di giugno; tali sono gl'innesti inglesi erbacei semplici (cioè senza linguetta) o a doppia fenditura; seguono, in ordine di tempo, gl'innesti a occhio vegetante, in generale ...
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NUOVA ZELANDA (A. T., 162-163; 169)
Lino BERTAGNOLLI
Carlo ERRERA
ZELANDA Quasi al centro dell'emisfero oceanico, 2000 km. circa a ESE. dell'Australia, dalla quale è separato mediante il Mare di Tasman, [...] dense foreste pluviali, ma non mancano tuttavia estese formazioni erbacee. Procedendo da N. verso S., le differenze, dipendenti vegetazione dei boschi e delle boscaglie, da quella delle formazioni erbacee su terreno asciutto, o umido, o inondato, dei ...
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NUOVA GUINEA (A. T., 162-163 e 164-165)
Ferdinando MILONE
Carlo ERRERA
Giovanni NEGRI
Mario SALFI
Hendricus Johannus Tobias BIJLMER
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] allora, specialmente verso i 400-500 m. s. m., vaste savane di tipo australiano formate, nel loro strato erbaceo, da Graminacee dei generi Imperata, Andfiopogon, Rottboellia, Ophiurus, Tremeda, Pennisetum, Apluda, intercalate da arbusti e da erbe di ...
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erbaceo
erbàceo agg. [dal lat. herbaceus]. – Di erba, di erbe, che ha natura o qualità di erba: pianta e., pianta che ha consistenza piuttosto tenera, non legnosa; cenosi e., costituita solo da erbe, come i prati o certe steppe; coltivazione,...
stratificazione
stratificazióne s. f. [der. di stratificare]. – 1. L’azione, l’operazione di stratificare e, più comunem., il fatto di stratificarsi e l’effetto; disposizione a strati, e in senso concr. il complesso degli strati sovrapposti,...