. 1. Ha importanza fondamentale, in tutta la matematica, lo studio della variazione delle funzioni di una o più variabili quando alle variabili stesse si attribuiscono determinati incrementi. Nel calcolo [...] la relazione fra le funzioni generatrici e le loro determinanti, dà luogo a un passaggio dalle equazionilineari differenziali alle equazioni alle differenze che ha carattere di vera dualità. Il calcolo delle differenze sussidia la risoluzione di ...
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È uno strumento costituito essenzialmente di due aste di eguale lunghezza collegate fra di loro a cerniera, capaci dì assumere quindi un'iuclinazione relativa qualsiasi (v. fig.: n. 5); dev'essere possibile [...] , le coordinate proiettive non omogenee, si trovano, fra le coordinate dei punti incogniti, dei sistemi di equazionilineari: sistemi per la cui risoluzione si richiedono soltanto operazioni razionali (somma algebrica, moltiplicazione, divisione) sui ...
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LAGRANGE (o Lagrangia), Giuseppe Luigi
Ettore Bortolotti
Matematico italiano, nato a Torino il 25 gennaio 1736, morto a Parigi il 10 aprile 1813. Dal 1755 professore nella R. Scuola di artiglieria a [...] Mém. de l'Institut per gli anni 1808 e 1809. Sono, infine, da ricordare anche i suoi studî sulla risoluzione delle equazionilineari differenziali ed alle differenze, e i contributi che egli ha recati alle ricerche sulla librazione della Luna e sulle ...
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INTERPOLAZIONE
Giovanni Lampariello
Matematica. - 1. S'immagini di studiare sperimentalmente un fenomeno qualsiasi, in cui compaiano due grandezze misurabili x e y, tali che la seconda dipenda dalla [...] ... + a-1 x + an, in modo che Siano soddisfatte le condizioni (1). Queste costituiscono un sistema di n + i equazionilineari nelle n + 1 incognite a0, a1,..., an, con determinante diverso da zero e quindi. avente un'unica soluzione (v. determinanti ...
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Matematico, nato a Königsberg, il 19 gennaio 1833, morto a Gottinga il 7 novembre 1872. Compiuti gli studî nel 1854 all'università di Königsberg, dove ebbe maestri il Hesse, F. Neumann e il Richelot, fu [...] a dar forma definitiva alla teoria dei cosiddetti sistemi completi di equazionilineari a derivate parziali, che costituiscono ancora oggi, nella teoria delle equazioni differenziali, uno dei mezzi deduttivi più maneggevoli e più fecondi.
Nel ...
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Matematico, nato a Padova il 15 agosto 1912. Libero docente di Analisi matematica (1942) e professore incaricato di Calcolo numerico (1945-46) all'università di Roma, ha poi insegnato Analisi matematica [...] Lincei.
Le sue ricerche hanno riguardato in particolare la trasformazione di Laplace, le equazionilineari a derivate parziali e le equazioni differenziali ordinarie della meccanica non lineare, le funzioni quasi periodiche e i problemi unilaterali ...
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Filosofo neoplatonico (n. Calcide, Celesiria, 250 circa - m. 330 circa). Fu l'iniziatore della scuola neoplatonica di Siria. Scolaro del peripatetico Anatolio e poi di Porfirio, influì fortemente sullo [...] notizie preziose sull'aritmetica greca, in particolare su un metodo, detto da G. epantema, usato da Timarida di Paro per risolvere un problema che si traduce oggi in un particolare tipo di sistema di n equazionilineari in altrettante incognite. ...
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Matematico (Parigi 1735 - ivi 1796), direttore (dal 1782) del Conservatorio d'arti e mestieri e insegnante alla Scuola navale; membro dell'Institut de France (Académie des sciences, 1795). Durante la rivoluzione [...] metallurgia (in collaborazione con G. Monge eseguì una ricerca sugli strati metallici del ferro) e pubblicò quattro lavori di matematica, riguardanti equazioni algebriche e sistemi di equazionilineari; porta il suo nome un particolare determinante. ...
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L’insieme dei metodi di analisi chimica basati sulla variazione che subisce un parametro elettrochimico. Sono sostanzialmente distinti in metodi a corrente controllata e metodi a potenziale controllato: [...] da misurare, da un diagramma tipo e da un meccanismo di trasporto di materia. Le relazioni sono in massima parte equazionilineari, i diagrammi presentano la caratteristica forma a gradino o a picco, la velocità di trasporto di materia è lenta nel ...
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Matematico greco (forse sec. 4º a. C.), l'unico della scuola pitagorica sul quale ci siano rimaste notizie di qualche rilievo. Della sua opera si sa soltanto che chiamò rettilinei i numeri primi (ἀριϑμοὶ [...] è l'autore di un metodo (detto epantema o fiorita di T.) per la risoluzione di un particolare tipo di sistemi di equazionilineari, nei quali egli nettamente distingue i dati (ὡρισμένα) e le incognite (ἀόριστα). Si tratta dei sistemi che in simboli ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...