Durante l'ultimo decennio la costruzione di macchine calcolatrici automatiche ha fatto immensi progressi, inserendosi intimamente in quella fase dello sviluppo industriale, che, sotto la spinta soprattutto [...] determinato di solito non troppo alto; ma anche con ciò si perverrà quasi sempre ad un sistema di equazionilineari in numero troppo elevato per poter essere "praticamente" risolubile senza potenti mezzi meccanici di calcolo. Qui possono appunto ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] di complessità polinomiali. Alcuni esempi di problemi di tale tipo sono la risolubilità di un sistema di equazionilineari a variabili intere, la soddisfattibilità di un'espressione booleana, la possibilità di sequenziare un insieme di lavori ...
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GRUPPO
Ugo Amaldi
. Termine matematico, corrispondente a un concetto che, per quanto implicito in molti ordini di questioni, anche elementari, ha trovato la sua formulazione precisa soltanto nella [...] un gruppo della forma
dove f è l'integrale generale - dipendente da funzioni arbitrarie - di un qualsiasi sistema di equazionilineari omogenee alle derivate parziali.
Bibl.: Per i gruppi finiti, oltre il Traité, già cit., del Jordan: L. Bianchi, Lez ...
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Magnetismo
Pietro Dominici
(XXI, p. 922; App. II, ii, p. 243; III, ii, p. 7)
Magnetismo terrestre
Attualmente questo settore della geofisica è chiamato anche, e spesso a preferenza, geomagnetismo. La [...] P una funzione (funzione modificata di Legendre) della colatitudine geografica ϑ. Questi coefficienti sono confrontati, in sistema di equazionilineari in cui essi sono le quantità incognite, con quelli di un ordinario sviluppo in serie delle misure ...
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È molto difficile definire con precisione cos’è l’analisi matematica. Se si pensa all’algebra come al ramo della matematica consacrata al calcolo letterale e alle strutture nell’ambito delle quali tale [...]
in cui a, b, c sono funzioni assegnate, mentre f è l’incognita, in analogia con la teoria dei sistemi di equazionilineari di N equazioni in N incognite, della forma
dove i numeri bij e ci sono dati, mentre le incognite sono i numeri f1,..., fn ...
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L'a. l. costituisce uno strumento matematico di importanza fondamentale in ogni disciplina scientifica. Essa costituisce sia un efficace linguaggio comune con cui formulare problemi di natura diversa, [...] i concetti di base.
L'a. l. nasce originariamente dall'esigenza di costruire una teoria per la risoluzione di sistemi di m equazionilineari in n incognite, cioè del tipo
i=1,2,…,m
in cui gli xj, per j=1,...,n, sono le incognite del sistema ...
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Fu il più grande matematico del sec. XVIII. Nato a Basilea il 15 aprile 1707, morì a Pietroburgo il 7 settembre 1783. La prima educazione matematica gli fu impartita dal padre, Paolo, allievo di Giacomo [...] differenziali ordinarie (dando, tra l'altro, il metodo d'integrazione delle equazionilineari a coefficienti costanti), sulla natura della funzione logaritmica (riuscendo a mostrare che a ogni numero corrispondono nel campo complesso infiniti ...
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Matematico e fisico, nato a Firenze il 2 marzo 1768, morto a Pavia il 14 giugno 1818. Si laureò in medicina a Pavia nel 1788; durante la sua vita universitaria si era occupato di matematica pura e applicata, [...] corpo dei cannonieri e cadetti. Sono di questi anni alcuni suoi studî sulle equazioni alle differenze finite e sul calcolo integrale delle equazionilineari. Nel 1799, sospetto di esser favorevole alla rivoluzione francese, fu allontanato da Livorno ...
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Matematico, nato a Ginevra, di famiglia originaria del Holstein, il 31 luglio 1704, morto a Bagnoles presso Nimes il 4 gennaio 1752. Ventenne, fu chiamato ad occupare ad anni alterni con Jean-Louis Calandrini [...] due curve dello stesso ordine. In esso trova origine la teoria dei sistemi di equazionilineari. Vedi F. Enriques e O. Chisini, Lezioni sulla teoria geometrica delle equazioni e delle funzioni algebriche, I, II, Bologna 1915-1918. Per la cosiddetta ...
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PONTE (lat. pons; fr. pont; sp. puente; ted. Brücke; ingl. bridge)
Enrico CASTIGLIA
Federico PFISTER
Ranieri Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Vittorio SOGNO
Si dice ponte l'opera d'arte costruita [...] da raggiungere, si ricavano quindi i valori della traslazione e della rotazione da effettuare, mediante un sistema di equazionilineari. Però la valutazione di tali spostamenti implica l'introduzione del modulo di elasticità dell'arco, elemento molto ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...