L'Ottocento: matematica. Metodi del calcolo numerico
Dominique Tournès
Metodi del calcolo numerico
Prima del 1870 l'analisi numerica non si era ancora sviluppata come disciplina autonoma; esisteva [...] si tratta di equivalenti grafici dello schema di Horner che minimizzano il numero di costruzioni geometriche elementari da effettuare.
Sistemi di equazionilineari
Ai primi del XIX sec. nei lavori di astronomia e di geodesia intervengono sistemi ...
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Chimica quantistica
Frank Jensen
La materia è costituita da nuclei atomici e da elettroni che interagendo formano gli atomi e le molecole, i quali a loro volta danno origine alla materia inorganica, [...] . Nel 1951 Clemens C.J. Roothaan e George C. Hall mostrarono che le equazioni di Hartree-Fock possono essere trasformate in un insieme di equazionilineari, molto più adatte per i calcoli numerici. Il trucco per ottenere questa trasformazione ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'economia matematica 1870-1950
Angelo Guerraggio
L'economia matematica 1870-1950
Di matematica sociale comincia a parlare Condorcet nella Francia [...] un'altra" (1974, p. 570). Da un punto di vista tecnico, la matematica usata si riduce all'algebra dei sistemi di equazionilineari e ai primi elementi del calcolo differenziale. Molte ipotesi sono introdotte ad hoc: per il consumatore l'utilità è una ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria dei sistemi e controllo
Mark Aizerman
Teoria dei sistemi e controllo
La teoria del controllo si è formata, come campo di ricerca indipendente, [...] sono strumenti adeguati per l'analisi di questi schemi, ossia per l'analisi dei corrispondenti sistemi di equazionilineari.
Il passaggio dalle variabili alle loro trasformate di Laplace permette di definire la nozione di funzione di trasferimento ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali ordinarie
Jeremy Gray
Equazioni differenziali ordinarie
Variabili reali
Durante il XVIII sec. i matematici avevano risolto un numero crescente di equazioni [...] differenziale tramite la considerazione dei soli termini del primo ordine nelle variabili dipendenti. Le equazionilineari che ne derivano possono allora essere risolte, ma occorre fare attenzione a non introdurre nelle soluzioni, con la suddetta ...
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MINICH, Serafino Rafaele
Michela Zaupa
– Nacque l’8 nov. 1808 a Venezia, da Stanislao, di origine dalmata, e da Pisana Papacizza.
Ebbe un fratello minore, Angelo, divenuto un notevole anatomo-patologo [...] poliedri (in Annali delle scienze del Regno lombardo-veneto, I [1831], pp. 69 s.). L’articolo Dell’integrazione delle equazionilineari a coefficienti costanti fra due variabili, apparso nei Nuovi Saggi della I.R. Acc. di scienze, lettere ed arti di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il grande successo incontrato nel Settecento dai metodi analitici fa compiere all’’algebra [...] des équations algébriques (Parigi, 1779), in cui si danno regole simili a quelle di Cramer per risolvere sistemi di n equazionilineari in n incognite. Bézout è noto anche per un famoso Cours de mathématique (Parigi, 1764-1769), opera a uso didattico ...
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TRICOMI, Francesco Giacomo
Erika Luciano
Nacque a Napoli il 5 maggio 1897 in un’agiata famiglia borghese da Arturo e Corinna Di Lustro.
Frequentò l’istituto tecnico locale, dove maturò una passione [...] alle derivate parziali di tipo misto e delle funzioni speciali. Nella memoria lincea Sulle equazionilineari alle derivate parziali di 2° ordine di tipo misto (in Atti dell’Accademia nazionale dei Lincei. Memorie della classe di scienze fisiche ...
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condensatore
condensatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di condensare (→ condensazione)] [LSF] Dispositivo per condensare un vapore (c. di vapore: v. oltre) oppure, figurat., per immagazzinare, aggregare [...] ₂, Q₁=Q₃+Q₄, Q₅=Q₂+Q₃, V=V₁+V₃+V₅, V₂=V₁+ V₃, V₄=V₃+V₅; riducendo, mediante la relazione indicata sopra, tutto, per es., a tensioni, si hanno le 6 equazionilineari CV=C₁V₁+C₂V₂, C₁V₁= C₃V₃+C₄V₄, C₅V₅=C₂V₂+C₃V₃, V=V₁+V₃+V₅, V₂=V₁+V₃, V₄=V₃+V₅ nelle 6 ...
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Laplace, trasformazione di
Laplace, trasformazione di utile strumento per lo studio di equazioni differenziali lineari, sia ordinarie che alle derivate parziali, perché permette di trasformare problemi [...] , si può usare la formula di → Heaviside. Il metodo si può applicare a equazioni o sistemi di equazionilineari a coefficienti costanti, che vengono ridotti in ogni caso a un’equazione o sistema di primo grado. Pur non essendoci un aumento di potenza ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...