Alimentazione. Intolleranze alimentari
Salvatore Auricchio
L'Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica ha ridefinito la nomenclatura delle reazioni abnormi ad alimenti. Per 'intolleranza' [...] che può essere di gravità crescente, variando da una semplice infiltrazione linfocitaria dell'epiteliointestinale di superficie a iperplasia delle cripte intestinali, ad atrofia dei villi nei casi più gravi; è comunque caratteristica della celiachia ...
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GRANATA, Leopoldo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Lungro, nel Cosentino, il 10 ott. 1885, da Giuseppe e Antonietta De Diaco. Compì gli studi secondari e universitari a Cagliari e si laureò in scienze [...] , il G. ne descrisse il ciclo biologico così come lo poteva rilevare in Haplosporidium Limnodrili, parassita dell'epiteliointestinale dell'anellide Limnodrilus udekemianus, il cui germe con un solo nucleo genera un plasmodio polinucleato, che si ...
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Intolleranze alimentari
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
Si definisce in generale intolleranza alimentare una condizione clinica contraddistinta da una reazione anomala all'ingestione di un alimento. [...] Tali enzimi sono presenti negli individui normali a livello dell'orletto a spazzola (microvilli) delle cellule dell'epiteliointestinale ed effettuano l'idrolisi di lattosio, saccarosio e maltosio, scindendoli rispettivamente in galattosio e glucosio ...
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CORTI, Alfredo
Federico Di Trocchio
Nato a Tresivio (prov. di Sondrio) il 24 luglio 1880 da Linneo e Maria Pia Menatti, studiò scienze naturali a Pavia dove fu alunno del collegio Ghislieri e allievo [...] la valvola del processo vermiforme dell'intestino umano, ibid., X (1922) pp. 1-12; Il lacunoma delle cellule dell'epiteliointestinale dell'uomo, in Arch. ital. di anat. ed embriol., XXII (1926), pp. 457-482; Un sicuro primato italiano: generazione ...
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ARCANGELI, Alceste
Isabella Spada Sermonti
Figlio di Giovanni, illustre botanico pisano, e di Amelia Scrivara, nacque a Pisa l'8 sett. 1880. Si laureò in scienze naturali nel 1902 con la tesi "Il mimetismo [...] e lamarckiano e il secondo evoluzionismo o neodarwinismo.
Uno dei primi lavori dell'A. riguardò Icambiamenti dell'epiteliointestinale del Box Salpa L durante l'assorbimento, in cui descriveva le fasi attraversate dalla mucosa del tubo digerente ...
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Henle, Friedrich Gustav Jacob
Chiara Preti
Anatomista e fisiologo tedesco (Fürth, Baviera, 1809 - Gottinga 1885). Allievo di J.P. Müller, fondatore e guida della nuova fisiologia tedesca, si laureò [...] la libera docenza solamente nel 1838, una volta condonata la sua pena, discutendo una tesi sull’istologia dell’epiteliointestinale. Negli anni a seguire si dedicò esclusivamente al lavoro di ricerca nei campi dell’anatomia e dell’istologia, e ...
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virosi
Malattia infettiva causata da un virus. Come tutte le malattie da infezione, anche quelle a eziologia virale sono la risultante dell’espressione dei danni strutturali e funzionali che l’agente [...] delle cellule che svolgono funzioni meno critiche e che comunque possono rigenerare rapidamente, come quelle dell’epiteliointestinale, provocano malattie meno gravi che possono recuperare con maggiore facilità.
Modalità di trasmissione delle virosi ...
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metotressato
Paolo Tucci
Farmaco utilizzato nella terapia di diverse neoplasie: leucemia linfoblastica infantile, meningite leucemica dell’adulto (anche come profilassi), corionepitelioma, osteosarcoma. [...] anche cellule non neoplastiche ad alta velocità di replicazione come quelle del midollo osseo e dell’epiteliointestinale, con conseguenti effetti di depressione midollare e mucositi. Generalmente, questi effetti si riducono entro dieci giorni ...
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assorbimento
Fenomeno del passaggio di sostanze liquide, disciolte o gassose, nel mezzo interno (sangue o linfa) attraverso una membrana organica qualunque e, in partic., attraverso l’epiteliointestinale. [...] polmonare, è un fenomeno di assorbimento. A. digestivo: i prodotti della digestione attraversano l’epitelio dei villi intestinali, passano nei vasi chiliferi e nei capillari sanguigni che costituiscono l’asse del villo e raggiungono la grande ...
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fetoproteina
Proteina plasmatica, meglio nota col nome di alfa f.; ha un peso molecolare di circa 69.000 ed è la proteina plasmatica fetale presente in maggior quantità. È sintetizzata dal fegato, dal [...] sacco vitellino e dalle cellule dell’epiteliointestinale. Durante la gravidanza, la concentrazione di alfa f. nel plasma materno aumenta a seguito del passaggio transplacentare dal feto alla madre. La presenza di malformazioni fetali (nefrosi ...
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assorbimento
assorbiménto s. m. [der. di assorbire]. – 1. L’atto, il fatto di assorbire, cioè di attirare e accogliere in sé: a. dell’acqua, da parte di una spugna o d’altro corpo poroso; a. di umidità, nelle pareti, ecc.; anche nei sign....
orletto
orlétto s. m. [dim. di orlo]. – Propr., piccolo orlo. Nel linguaggio medico, è termine usato per indicare sia particolari formazioni anatomiche macroscopiche (o. del corpo calloso, detto anche splenio; o. pupillare, corrispondente...