tossina
Sostanza, prodotta da un organismo vivente, avente azione dannosa anche a minime dosi su altri organismi. Le t. possono avere varia origine: microbica (elaborate da batteri, miceti, virus), vegetale [...] di alimenti contaminati; t. epatotossiche, come le aflatossine e le fumonisine, con effetti cancerogeni sull’epatocita.
Tossine batteriche
Svolgono un ruolo patogenetico particolarmente significativo, e sono classicamente distinte in esotossine (di ...
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Addome
Giulio Marinozzi
Francesco Figura
L'addome, che costituisce la parte inferiore del tronco, interposta tra torace e bacino, è una cavità splancnica (dal greco σπλάγχνον, "viscere") che contiene [...] e altre sostanze disciolte, come per es. cloruro di sodio e bicarbonato di sodio. Tutte queste sostanze sono prodotte dall'epatocita, il quale si avvale del continuo apporto di costituenti più semplici, che a esso pervengono attraverso l'ampio e ...
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LDL (sigla dell’ingl. Low Density Lipoprotein)
Laura Fontana
Complesso macromolecolare (con diametro medio di 20÷25 nm) proteico con la funzione di trasportatore del colesterolo.
Struttura
Le lipoproteine [...] sintesi di ormoni steroidei (nel caso delle cellule surrenali e gonadiche) o di acidi biliari (a livello dell’epatocita).
LDL e rischio cardiovascolare
I livelli di LDLR nel fegato sono regolati sia a livello trascrizionale che post-trascrizionale ...
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statina
Paolo Tucci
Rischi e benefici nell’uso delle statine
Tutte le statine possono indurre gravi miopatie, che si presentano con sintomi simil-influenzali, debolezza, mialgia. Se il paziente non [...] di alcuni isozimi del citocromo P450 e di un sistema di trasporto che cattura la statina e la porta nell’epatocita per essere metabolizzata. Questo provoca un incremento dei livelli plasmatici delle statine e rende più probabile la rabdomiolisi. Gli ...
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Malaria
David Modiano
Il termine italiano 'mal'aria', corrispondente al francese paludisme, deriva dall'errata convinzione che gli accessi febbrili osservati nella stagione estivo-autunnale in varie [...] sono circa 10.000 nel caso di P. vivax, 15.000 in P. ovale e circa 3000 in P. malariae. Alla lisi dell'epatocita infetto, gli schizonti riversano nel flusso sanguigno i merozoiti (di dimensione di circa 2 μm). Qui, in seguito a interazioni di tipo ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] , in corso di e. C sembra che il danno epatico dipenda dall’azione diretta del virus sull’epatocita. Altre osservazioni peraltro mostrano come gli infiltrati di cellule linfocitarie reattive coinvolgano comunque la risposta cellulo-mediata del ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] dell'ammoniaca nei Mammiferi), che funzionano entrambi in parte nei mitocondri e in parte nel citoplasma solubile dell'epatocita e che sono soggetti a meccanismi di controllo mediante interscambio di alcuni metaboliti intermedi.
Tutte le vie ...
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neurofarmacologia
Maria Grazia Di Pasquale
Le interazioni tra farmaci
Se somministrate in associazione, le sostanze farmacologicamente attive sul sistema nervoso centrale possono dare luogo a interazioni [...] metabolica (attivazione, inattivazione, escrezione) l’uno o l’altro ‘entrano prima’ nel sistema di trasporto dentro l’epatocita o in quello di trasformazione, oppure riescono a rendere più efficaci tali sistemi. Tipico esempio di facilitazione è ...
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Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] (per es., gli eritrociti dei Mammiferi). Il numero dei mitocondri è variabile, da 1 a oltre 1000 per cellula; nell'epatocita sono 1000÷2000 e il numero è direttamente dipendente dall'energia che ogni cellula/organo deve produrre per svolgere le sue ...
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METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293; III, 11, p. 68)
Carlo Alfonso Rossi
Libero Martoni
Si può affermare che gli organismi viventi creano e mantengono il loro essenziale ordine interno a [...] , dolori addominali, disordini gastro-intestinali. La causa è da ricercare in un difetto escretorio da parte dell'epatocita della bilirubina coniugata. L'ittero è caratterizzato da iperbilirubinemia con bilirubina di tipo in prevalenza coniugato. È ...
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venoocclusivo
venooccluṡivo agg. [comp. di veno- e occlusivo]. – In medicina, malattia v. del fegato, grave forma di sofferenza epatica, con necrosi degli epatociti e fibrosi evolvente spesso in cirrosi, determinata da degenerazione e occlusione...