ragion sufficiente, principio di
Principio identificato da Leibniz per portare alla luce il fondamento delle ‘verità di fatto’ o contingenti (a posteriori) e il loro statuto rispetto alle cosiddette [...] esserci note» (32). Nella esposizione sistematica di Wolff (Logica, §§ 29-31; Ontologia, §§ 56-76), a partire dall’enunciato «niente esiste senza una ragione sufficiente per cui esista invece di non esistere» («nihil est sine ratione sufficiente, cur ...
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Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.
Diritto
Cenni sulla d. antica
La d. in Grecia. [...] per le concezioni moderne della d., fra titolarità ed esercizio del potere. Se da un lato, infatti, vale il principio enunciato da Ulpiano (Digesto, I, 4,1) che quod principi placuit legis habet vigorem, dall’altro si riconosce che la fonte ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] ... ma come eloquenza giudiziaria forse avresti potuto desiderare qualcosa di meglio».
In linguistica, enunciato potenziale o frase potenziale, ogni enunciato che potrebbe essere formulato in base alle regole grammaticali di una lingua, anche se nel ...
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Universo In astronomia, l’insieme dei corpi celesti (pianeti, stelle, galassie, polveri e gas diffusi) che circonda la Terra. Lo studio astronomico dell’U. fisico si propone di fornire un quadro descrittivo [...] tra l’altro l’esistenza dei buchi neri e di un moto globale di espansione della materia cosmica. Veniva inoltre enunciato il fondamentale principio cosmologico di omogeneità e isotropia, secondo cui l’U., a ogni dato istante, appare in media lo ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] , forse senza che egli ne avesse notizia, erano state sperimentalmente già stabilite (1615) da W. Snellius. Il principio di Fermat (enunciato da P. Fermat intorno al 1640), secondo il quale la l. percorre fra due punti il cammino di minimo tempo (e ...
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Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] cui il poeta riesce a fornire un equivalente (e non un'imitazione) delle forme chiuse e della precisa definizione dell'enunciato, proprie della tradizione, e a far convivere l'aulico e il prosaico in un processo di scambio delle rispettive funzioni ...
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Nel generalizzare il principio del doppio grado di giurisdizione, la l. n. 1034/1971 ha disciplinato, come mezzo ordinario di impugnazione delle sentenze emesse dai Tribunali amministrativi regionali (TAR), [...] , la rimessione può essere disposta quando la sezione ritiene di non condividere un principio di diritto precedentemente enunciato dall’adunanza plenaria.
Voci correlate
Appello. Diritto processuale civile
Consiglio di Stato
Consiglio di giustizia ...
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Economista inglese (Londra 1772 - Gatcomb Park, Gloucestershire, 1823) di famiglia ebrea, convertito al cristianesimo. Considerato uno dei massimi esponenti della scuola classica, i suoi studi sulla svalutazione [...] nucleo essenziale dei fenomeni della teoria quantitativa della moneta, cui si ricollega il teorema delle ripartizioni e dei metalli preziosi, nonostante l'evoluzione della realtà economica abbia indotto a integrare e rivedere l'enunciato ricardiano. ...
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. Si dicono alimenti quelle sostanze che introdotte nell'organismo servono a sopperire al suo dispendio in forza viva, a fornirgli i materiali di riparazione e di accrescimento, se questo si verifica, [...] corrivi nel consentire il commercio di alimenti comunque manipolati, e di regola la modificazione dovrebbe essere visibilmente enunciata. Del pari la vendita degli alimenti sostituiti, cioè dei surrogati, non può ammettersi se non unicamente alla ...
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Generalità ed estensione. - Per civiltà del ferro (o età del ferro, come anche viene chiamata) si deve intendere quel periodo conclusivo della vita preistorica della maggior parte dell'Europa, in cui il [...] , con la diffusione, cioè, della civiltà gallica, che Roma poi combatterà vittoriosamente e trasformerà.
Da questo semplice enunciato appare come sia relativo il concetto di preistoria, e come sia impossibile segnare una netta separazione fra ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...