Nella cura delle enteriti batteriche acute, subacute e croniche trovano utile impiego alcuni derivati sulfamidici scarsamente assorbiti dall'intestino: la sulfamidoguanidina, la sulfasuxidina e il ftalilsulfatiazolo. [...] Questi preparati sono dotati di una efficace azione antibatterica verso alcuni germi intestinali patogeni e saprofiti, in modo particolare verso i bacilli coliformi, i dissenterici e i clostridi ...
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. Descritta nel 1932, su base anatomo-clinica, da B. B. Crohn, E. Ginzburg e G. D. Oppenheimer, è costituita essenzialmente da un processo infiammatorio granulomatoso, ad andamento torpido, ad evoluzione [...] cui sopra, cui Antognetti consiglia giustamente di aggiungere il nome dell'Autore che per primo l'ha descritta (enterite segmentaria di Crohn) per distinguerla dalle forme regionali o segmentarie d'altra natura (luetiche, tubercolari, ecc.).
È ancora ...
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Enterite subacuta o cronica determinata da Metagonimus yokogawai, endemica in alcune regioni dell’Estremo Oriente. L’uomo si infesta mangiando pesci contaminati, crudi. ...
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Processo flogistico acuto e cronico del peritoneo che avvolge le anse intestinali. In genere secondaria a un’enterite, dà origine, nelle forme croniche, a neoproduzione di tessuto connettivo cicatriziale, [...] responsabile di aderenze tra le anse intestinali e quindi di disturbi della canalizzazione ...
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Medico statunitense (n. New York 1884 - m. 1983), noto per aver descritto nel 1932 l'ileite segmentaria (o enterite regionale), detta anche, in suo onore, malattia di C.: affezione che coinvolge l'intestino [...] tenue, più spesso la porzione terminale dell'ileo, talora anche, o esclusivamente, altri tratti del canale digerente (colon, stomaco) ...
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Malattia infettiva acuta, causata da un vibrione (Vibrio cholerae asiaticae). Nella diffusione sono importanti i portatori, individui sani o guariti che ospitano nel loro intestino, e quindi eliminano, [...] .
I vibrioni ingeriti raggiungono l’intestino dopo aver attraversato lo stomaco. Pervenuti nell’intestino, provocano una grave enterite desquamativa, con imponente diarrea (scariche liquide, scolorate, con fiocchi bianco-giallastri di muco), causa di ...
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Batterio ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi (Bacterium coli commune, scoperto da Th. Escherich nel 1886 e perciò denominato anche Escherichia coli), frequente nell’intestino degli eterotermi. [...] alla digestione intestinale, è risultato poi dotato, in certi casi, di azione patogena ( colibacillosi): alcune forme di enterite, infezioni a carico di organi addominali (vie biliari e urinarie, soprattutto), forme setticemiche come complicanza di ...
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Disturbo della funzione digestiva gastrica o intestinale. La d. gastrica può dipendere da alterata secrezione, quantitativa o qualitativa, di succo gastrico per cause emotive ( d. nervosa), lesioni anatomiche [...] , eruttazioni, vomito, aerofagia ecc. La d. intestinale consegue a infiammazione acuta o cronica dell’intestino (come nell’enterite) o ad alterata secrezione pancreatica biliare ed enterica. I sintomi sono: dolori, meteorismo, stitichezza o diarrea. ...
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Nella terminologia scientifica latina e italiana, primo elemento di parole composte che significa «intestino».
Biologia
In istologia, enterocita, cellula epiteliale prismatica o cilindrica che riveste [...] enteropeptidasi è un enzima proteolitico presente nella mucosa intestinale, specialmente in quella del duodeno, e nel succo enterico. Catalizza l’idrolisi di un singolo legame peptidico della molecola inattiva del tripsinogeno, dalla cui estremità N ...
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enterite
s. f. [der. del gr. ἔντερον «intestino»]. – In medicina, ogni processo infiammatorio – acuto, subacuto o cronico – dell’intestino tenue, il cui sintomo più caratteristico è la diarrea.