IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] fede filosofica" di Jehudàh e I. Romano, in Studi medievali, s. 3, VI (1965), 2, pp. 3-78; A. Belli, Sulla formazione dell'endecasillabo ebraico in Italia: I. Romano, in La Rassegna mensile di Israel, XXXVI (1970), 7-8-9, pp. 51-58; G. Tamani, Codici ...
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FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] "Com' fort'è - forte - e traforte l'ora", sonetto rinterzato, caudato, equivocato, con tre rime interne per ogni endecasillabo e due per ogni settenario. I contenuti politici - espressi con tanta oscurità da aver causato problemi di datazione - non ...
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ROLLI, Paolo Antonio
Carlo Caruso
– Nacque a Roma il 13 giugno 1687 dall’architetto borgognone Philippe Roleau (Filippo Rolli) e da Marta Arnaldi, originaria di Todi. Ebbe due fratelli, Domenico (morto [...] della resa pressoché diplomatica del testo, le «Osservazioni» filologico-critiche e il rilevamento sistematico della presenza di endecasillabi nella prosa boccacciana (pp. 35-49 delle «Osservazioni»). Di questi anni è anche la traduzione di una ...
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COLLINA, Bonifacio
Madga Vigilante
Nacque a Bologna nel 1689 da Pietro e Giacoma Santi. A quindici anni vestì l'abito dei camaldolesi nel monastero di Classe di Ravenna dove professò i sacri voti il [...] modifiche che ha fatto subire ai testi originali, sostituendo gli alessandrini francesi, dal ritmo troppo monotono, con l'endecasillabo sciolto, verso considerato anche dal Maffei più adatto alla tragedia. Ma spesso i versi armoniosi del Racine sono ...
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MOLINERI, Giuseppe Cesare
Andrea Campana
– Nacque a Pinerolo (Torino) il 24 ag. 1847, da Settimo e da Rosa Dogliotti.
Il M. ricopre un ruolo di qualche importanza nel panorama della cosiddetta scapigliatura [...] , sul piano lirico «scapigliato», è da considerarsi il componimento Lux in tenebris (un testo di quartine che alternano un endecasillabo a un quinario con rime XyXy), che è una discesa boitiana negli inferi della coscienza del poeta.
«Vorrei perdermi ...
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GIULIO da Urbino
Maura Picciau
Non si conosce la data di nascita di questo pittore di maioliche (probabilmente nato a Urbino) attivo nella prima metà del XVI secolo in diverse città d'Italia, e scarse [...] riminese (il puntino sul numero uno, la lettera i di "in" allungata come una j e ondulata, l'endecasillabo claudicante nella metrica) che hanno consentito di riconoscerli come autografi di Giulio.
Tra questi oggetti spicca per importanza documentaria ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] Cagliari nel 1784; i Carmina ad ss. Eucharistiam e il S. Doctoris Thomae Aquinatis Rythmus in ss. Eucharistiam XII endecasillabo carmine conscriptis poematiis expressus furono pubblicati per la prima volta a Cagliari nel 1781 e poi a Torino nel 1784 ...
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COFFA (Coffa Caruso), Mariannina
Rosa Maria Monastra
Nacque a Noto (Siracusa) il 30 sett. 1841, dall'avvocato Salvatore e da Celestina Caruso.
Dopo una sommaria, rudimentale scolarizzazione nella natia [...] e nelle strofe di quinari o senari doppi si associa talvolta all'impegno tirtaico e gnomico della canzone e dell'endecasillabo sciolto.
Il `59 fu anche l'anno del fatale idillio con lo squattrinato Ascenso (all'anagrafe Ascenzio) Mauceri, galeotti il ...
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BECCARI, Agostino
Anna Migliori
Nacque a Ferrara poco prima del 1510.
A detta dei biografi, il B. conseguì il dottorato di diritto civile e canonico, fu dedito agli studi filosofici ed eccelse nell'arte [...] intreccio, analogo alla favola del B., caratterizza l'Erifile di Leone de Sommi, che risale al 1555 o 1556, anch'essa in endecasillabi sciolti. Il metro usato dal B. fu anche adottato da A. Argenti (in Lo Sfortunato) e da A. Lollio (in Aretusa ...
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FASOLO, Ugo
Massimo Onofri
Nato a Belluno, il 27 dic. 1905 da Umberto e da Rosa De Salvador, a vent'anni si trasferì a Firenze, ove terminò gli studi laureandosi in scienze naturali e intraprendendo [...] sermone" (Anceschi), di "accesa eloquenza" (Frattini, 1978), con un conseguente mutamento stilistico, nel recupero dell'endecasillabo, luogo privilegiato di "una meditazione vigilata" (Pomilio).
Nel '57 pubblicò in silloge L'isola assediata (Vicenza ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., di undici «posizioni metriche», se...
saffico
sàffico agg. [dal lat. Sapphĭcus, gr. Σαπϕικός, der. di Σαπϕώ, Saffo] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a Saffo, poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.), e alla sua opera: la poesia s., la lirica saffica. 2. Nella...