Antropologo statunitense (Hoboken, New Jersey, 1876 - Parigi 1960). Ritenuto uno dei fondatori dell'antropologia culturale, diede sostanziali contributi a questa disciplina sia a livello teorico, elaborando [...] tipo scientista si opponeva drasticamente al riduzionismo delle spiegazioni biologiche del comportamento umano, sia a livello empirico, raccogliendo imprescindibili dati etnografici su alcuni gruppi nativi delle Americhe. Tra le sue opere principali ...
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Biologo (Great Yarmouth, Norfolk, 1894 - Cheam, Surrey, 1981). Insegnò all'univ. di Londra dal 1922 al 1959. Vicino a filosofi come C. D. Broad, B. Russell, A. W. Whitehead, R. Carnap e a logici come A. [...] da un insieme di postulati e di regole d'inferenza, ma traducendo in forma simbolica i risultati del lavoro di ricerca empirica e passando poi, mediante l'introduzione di un opportuno vocabolario tecnico, a livelli teorici più elevati. Altre opere ...
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Sociologo francese (Angoulême 1917 - Parigi 2014); dal 1955 professore di sociologia politica all'univ. di Parigi. I suoi studi di teoria politica, dedicati in modo particolare all'analisi dei sistemi [...] che privilegia gli approcci di tipo storico-istituzionale in contrasto con i nuovi indirizzi metodologici - di carattere empirico o funzionalista - affermatisi negli USA durante gli anni del secondo dopoguerra. Ha unito all'attività di insegnamento ...
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Economista e sociologo (Vienna 1851 - Sankt Gilgen, Salisburgo, 1926). Prof. nell'univ. tedesca di Praga (dal 1884) e in quella di Vienna (dal 1903), membro vitalizio della Camera dei signori (dal 1915), [...] la scuola di Vienna. Convinto che la scienza economica debba rimanere aderente alla realtà, costruì il primo sistema empirico di teoria economica, in base al principio dell'utilità marginale, approfondì l'analisi del concetto di valore per renderlo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Botero
Cosimo Perrotta
È uno dei due grandi mercantilisti italiani (insieme con Antonio Serra). Pur non esprimendo un progetto nazionale – che in Italia non c’era – egli intuisce quasi tutti [...] al reale che lo libera, senza che se ne accorga, dai condizionamenti teorici (cfr. Chabod 1934, p. 91).
Questo approccio empirico permette a Botero, nei suggerimenti che dà, di tenere presente esplicitamente l’interesse dello Stato e anche quello del ...
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Filosofo italiano (n. Milano 1907 - m. 1997); prof. di estetica all'univ. di Milano dal 1951 al 1961, poi di filosofia teoretica all'univ. di Trieste (1964-82), collaboratore di note riviste di filosofia, [...] pressoché costante attenzione per la questione dei valori, delle tecniche e dello stile, e da un metodo fenomenologico-empirico. Si ricordano: Le strutture del trascendentale (1951); Il concetto dello stile (1951); Aristotelismo e Barocco (1955); L ...
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Filosofo greco (n. 624 o 623 - m. tra 548 e 545 a. C.), secondo la tradizione dossografica il più antico filosofo greco. Poche e incerte le notizie sulla sua vita; inattendibili le attribuzioni delle opere. [...] della ricerca dell'ἀρχή, del "principio", da cui tutte le cose si sarebbero generate. Tale principio, inteso in senso del tutto empirico, fu secondo T. l'acqua, da cui tutte le altre cose avrebbero tratto origine. Quindi egli è da considerare come il ...
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Pseudonimo del filosofo e rivoluzionario russo Aleksandr Aleksandrovič Malinovskij (Sokolka, Grodno [ora in Polonia, nel voiv. di Bialystok], 1873 - Mosca 1928); fu il più notevole rappresentante del revisionismo [...] (per il quale organizzò a Capri dal 1909 una scuola di dirigenti rivoluzionari), le sue teorie, espresse in Il monismo empirico (1904-1906), lo condussero all'urto con Lenin (che contro i suoi tentativi revisionistici polemizzò in Materialismo ed ...
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Psichiatra e psicologo (Zurigo 1884 - Herisau 1922). Studiò a Zurigo, Berlino, Bonn e di nuovo a Zurigo, dove si laureò nel 1912 sotto la guida di E. Bleuler con una dissertazione dal titolo Über Reflexhalluzinationen [...] di Freud e Jung e dalla nuova psichiatria di Bleuler (e tuttavia con una vivace inclinazione per il metodo empirico e sperimentale), R. si dedicò essenzialmente all'elaborazione e alla taratura di un metodo proiettivo per lo studio della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Farneti
Luigi Bonanate
Paolo Farneti può essere considerato uno tra i primi rappresentanti italiani di una scienza politica di derivazione statunitense in un Paese in cui stentava a ottenere riconoscimento [...] politica). Le sue ricerche sono state tra le primissime a proporre alla cultura italiana l’attenzione per il dato empirico raccolto alla luce di ipotesi teoriche solidamente costruite. Particolare significato ha avuto nella sua opera il progetto di ...
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empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, sistematico, puro. In partic.: a. In antitesi...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....