Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] tuttavia problematico fornire una singola causa dell'evoluzione di K., data la complessa interazione dei varî fattori (le dottrine empiriste di J. Locke e, in special modo, di D. Hume, le posizioni critiche dei filosofi tedeschi contemporanei nei ...
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Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto [...] , erano la continuazione immediata delle sue speculazioni anteriori, sicché, mentre lo scienziato cercava ancora di spiegare per via empirico-induttiva il rapporto dell'anima col corpo (Regnum animale, I-II, 1744; III, 1745, incompiuto), il mistico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] concreta è ben diversa da ogni forma di io trascendentale o di ragione impersonale, in cui tutte le singole coscienze empiriche confluirebbero nell’atto del filosofare. Ricercando la verità in noi e muovendo da essa si arriverà a Dio come verità ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] credenza, libero arbitrio e coscienza potranno e dovranno essere ridefiniti e spiegati via via che la ricerca empirica farà luce sulla natura delle funzioni cerebrali. L'approccio riduzionista basato sull'eliminazione sostiene che la spiegazione ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] la cui validità sia stata accertata indipendentemente dalla teoria. Fondamentale è la distinzione tra leggi sperimentali (o empiriche) e termini osservativi da un lato, e leggi teoriche e termini teorici dall’altro. Nella prospettiva neoempiristica ...
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Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] dai ‘fisiologi’ della scuola di Mileto a fondamento delle cose trascendessero, nella loro universalità ed eternità, il mondo empirico, e fossero quindi realtà metafisiche. La prima netta e consapevole distinzione di una realtà assoluta dalla realtà ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] , ma indica anche in quale 'veste' essi possono diventare oggetto di indagine scientifica. Alle scienze sociali, in quanto scienze empiriche, non spetta il compito di determinare la validità ideale dei valori, ma quello di spiegare la loro genesi, le ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] può sempre essere diversa.
Ma pure un'inferenza deduttiva coerente con un sistema nomologico può inverarsi, o no, in un contesto empirico, e se non si invera è perché è andata oltre il dominio di validità del sistema. Valga l'esempio della scoperta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] occhio radiante del concetto. L’etica di questo pensiero, che è l’essere, è un’etica assoluta, non è qualcosa di empirico né di soggettivo, è tutta oggettiva e perciò per Capograssi senza «speranza», perché nulla può essere affidato, con sicurezza, a ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] del gusto
Alla convinzione, propria tanto di Burke quanto di Addison, che il gusto possa essere educato perviene anche il filosofo empirista che ha indagato con maggior profondità il modo in cui si forma e si esercita il gusto: D. Hume. La conoscenza ...
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empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, sistematico, puro. In partic.: a. In antitesi...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....