Termine che, tra gli Arabi, indica genericamente un principe o capo, specialmente militare. Il titolo fu portato dai califfi sotto la forma di amīr al-mu’minīn «principe dei credenti», e dai capi militari turchi sotto gli Abbasidi come amīr al-umarā’ «comandante in capo» ...
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amīr Capo, principe, comandante («emiro»). Figura in molti titoli propri della civiltà musulmana, come Amīr al-mu’minīn «principe dei credenti», portato dal Califfo quale capo supremo della comunità musulmana. ...
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´h Emiro dell'Afghānistān (Kabul 1872 - Kala‛-i Gush 1919). Succeduto nel 1901 al padre ‛Abd ur-Raḥmān, seguì dapprima una politica ostile alla Gran Bretagna, che andò poi evolvendo in una totale fedeltà: [...] di questa dette prova col mantenere una rigorosa neutralità nella prima guerra mondiale, nonostante le profferte turco-tedesche. Inviso del pari alle correnti retrive e a quelle nazionaliste, fu vittima ...
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Emiro druso del Libano (1572-1635), della famiglia dei Banū Ma‛n. Riuscì a costituire uno stato di una certa importanza, comprendente Beirut, Ṣaidā, Bāniyās e la parte meridionale del Libano, attuando [...] una politica ora di alleanza e ora di contrasti con gli Ottomani. Osteggiato da questi ultimi per la sua crescente potenza, cercò alleati tra gli stati cristiani che si affacciavano sul Mediterraneo e ...
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Emiro algerino (n. presso Mascara, Orano, 1808 - m. Damasco 1883). Riconosciuto capo nel 1832 di un gruppo di tribù algerine, mantenne per più anni un'accanita guerriglia contro la penetrazione francese. [...] La lotta coinvolse anche il sultano del Marocco, e a Isly il maresciallo Bugeaud fiaccò alfine la resistenza di Abd el-Kader (1844), che, tre anni dopo, si arrendeva. Liberato dopo un periodo d'internamento ...
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Emiro musulmano del sec. 11º d. C. che, al disgregarsi del califfato omayyade di Spagna, si rese verso il 1010 signore di Denia e, poco dopo, delle Baleari e di Tortosa, dominio che conservò sino alla [...] morte (1044) e trasmise al figlio ῾Alī. La sua notorietà è dovuta alla potente flotta da lui allestita, che devastò con incessanti scorrerie le coste della Catalogna, della Provenza, d'Italia e con cui ...
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Emiro dell'Afghānistān (m. 1879), figlio di Dōst Moḥammed, cui successe (1863), ottenendo il riconoscimento del governo britannico dell'India. Esautorato da due suoi fratelli nel 1886, riconquistò il trono [...] due anni più tardi. Nel 1878, per sottrarsi all'influenza britannica, ricevette a Kābul una missione russa e strinse con essa degli accordi che furono la causa della seconda guerra anglo-afgana. S. non ...
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Emiro arabo (n. 916 - m. Aleppo 967), fondatore della dinastia hamdanide di Aleppo. Conquistata la Siria settentrionale (944), vi regnò fino alla sua morte. Sotto il regno di S. ad-D. l'emirato fu impegnato [...] in numerose guerre contro i Bizantini e acquisì una notevole importanza culturale, divenendo un centro di incontro per poeti e scrittori, tra cui al-Mutanabbī ...
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Emiro musulmano di Sicilia (sec. 11º), signore di Siracusa, Noto e Catania. Venne a contesa con Ibn al-Ḥawwās signore di Castrogiovanni e Girgenti, e contro di lui si rivolse per aiuto (1061) al conte [...] normanno Ruggero. Questo appello determinò l'invasione e la conquista normanna della Sicilia ...
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Emiro turco del sec. 10º; asceso, da schiavo, ad alti gradi militari sotto la dinastia persiana dei Samanidi, fondò (960 circa), con centro Ghazna (Afganistan), un principato autonomo, che sotto i suoi [...] successori (Ghaznavidi) ebbe un'importante parte nelle vicende dell'Asia centrale musulmana e dell'India ...
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emiro
s. m. [dall’arabo amīr «principe, comandante, governatore»]. – Presso gli Arabi, principe o capo, spec. militare (è titolo tuttora portato dai sovrani di piccoli stati arabi).