INDEFINITI, AGGETTIVI
Gli aggettivi indefiniti sono aggettivi ➔determinativi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato.
A seconda del significato si possono suddividere in quattro [...] ministro, ciascuno straniero
Al femminile, davanti a nome iniziante per vocale, si può usare anche la forma con ➔elisione (piuttosto rara nell’italiano contemporaneo)
nessuna idea / nessun’idea
Tale e quale possono essere soggetti a troncamento ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] iato (poe.sia e non po.esia) o con la sola ultima sillaba di una parola lunga. È invece sempre più diffusa l’➔elisione alla fine del rigo (l’.isola, dell’.amico) evitando il ripristino della vocale elisa (la.isola, dello.amico), ma le soluzioni più ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] al verbo finito (vidivi per vi vidi). Si aggiungono alcune caratteristiche fonetiche e morfologiche: la caduta (per apocope o elisione) della vocale finale in be’, pensier’, ch’(ànno), e al contrario la forma pietate (o più comunemente pietade, come ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] parola finisce per vocale + l, n, r + vocale (e quest’ultima può cadere anche davanti a consonante), si qualifica invece come elisione (e si segna con l’apostrofo) nei rimanenti casi. La caduta della vocale nella lingua scritta è obbligatoria solo in ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] il participio breve (racconto «raccontato», porto «portato»), marginale nell’uso vivo; più estesa, rispetto alla prassi del tempo, l’➔elisione di vocale (de’ Bretoni, ma anche che sare’ io). Alcuni dei fenomeni citati si estendono a tutta la prosa di ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] tende a essere usata solo con a ed e davanti a parola cominciante per la stessa vocale (ad amare, ed è). Elisione e troncamento, vitali nel parlato (con oscillazioni da regione a regione), sono più rare nello scritto per la tendenza a mantenere ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] e/o indebolimento delle articolazioni consonantiche (per queste due tabelle realizzato come [perˈkwesːədətaˈbεjː]);
(b) elisione di foni o di sillabe (dalle pellicole realizzato come [dalepeˈlikə]);
(c) mutamenti di timbro delle vocali (pagina ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] *ventiuno]
(27) quattrocentosessantotto [e non *quattrocentosessantaotto]
Tuttavia, con cento seguito da una decina o da un’unità, l’elisione è poco comune con uno, otto e undici, e con mille è decisamente da evitare:
(28) centouno [raramente centuno ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] univoco. La terminologia grammaticale viene sostituita con espressioni tratte dal linguaggio comune: divertimento per «elisione», maniera per «coniugazione», pendente per «imperfetto», senza termine per «infinito»; con leggeri spostamenti anche ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] raddoppiamento sintattico). Il regresso della i prostetica (➔ vocale di appoggio) e della d eufonica, il regresso dell’➔ elisione e del ➔ troncamento, la dismissione della regola del dittongo mobile (➔ dittongo) sono le altre tendenze fonologiche che ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale...
apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana si adopera normalmente per indicare...