. Fondatore della dinastia dei Qāgiār, la quale ha regnato in Persia dal 1786 al 29 ottobre 1925. Nato nel 1155 ègira = 1742 d. C. e discendente di un'antica stirpe turca (non iranica), approfittò dello [...] stato di anarchia in cui era caduta la Persia sulla fine del sec. XVIII, per proclamarsi sovrano a Ṭeherān, nel 1786, e sostenere un'implacabile lotta contro il guerresco e valoroso Luṭf ‛Alī Khān, ultimo ...
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Sovrano della dinastia dei Selgiuchidi (Selgiūqidi), nato nel 420 ègira = 1029 (oppure nel 424-1033), morto nel 465-1072. Il suo nome significa in turco "l'eroe leone". Fatte le sue prime prove sotto lo [...] zio Toghrul Beg, il fondaiore della potenza selgiuchida, gli successe e fu investito del titolo di sultano dal califfo ‛abbāside al-Qā'im nel 456-1064. Nonostante le ribellioni che egli dovette domare ...
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Capitano e uomo di stato arabo del primo periodo dell'età musulmana. Nato alla Mecca e ostile dapprima all'Islām, si convertì nell'8 ègira (629-30 d. C.), quando Maometto aveva già assodato la propria [...] ai partigiani di Ali, e ottenendo in compenso di riaverne il governo senza controllo da parte del potere centrale (37 ègira = 657-8). Di lì, durante i primi anni del califfato di Mu‛āwiyah, riprese la graduale conquista dell'Africa settentrionale ...
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ḤAMZAH al-Iṣfahānī
Michelangelo Guidi
Filologo e storico arabo-musulmano, di razza persiana, nato e vissuto a Iṣfahān, ivi morto alla metà del sec. IV dell'ègira. È noto specialmente per un compendio [...] di storia preislamica e islamica, che, malgrado la piccolezza, conserva importanti notizie da fonti antiche perdute; fu edito e tradotto in latino da J. M. E. Gottwaldt (Hamzae Ispahanensis Annalium libri ...
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Famoso tradizionista (muḥaddith) musulmano, nato verosimilmente nella Persia orientale, nel 202 dell'ègira (817-818 d. C.), ma vissuto per lo più a Baghdād e ad al-Baṣrah (Bassorah), ove morì nel 275 (10 [...] giugno 889). Ebbe numerosissimi discepoli, e compose in arabo parecchi libri, di cui il più famoso è la collezione di tradizioni o ḥadīth (v.) intitolata as-Sunan (Le consuetudini del Profeta), e considerata ...
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Di religione samaritana, scrisse in arabo, nell'anno del mondo 5803, dell'ègira 756 (1355 d. C.), una cronaca dalla creazione alla venuta di Maometto, molto interessante per la storia dei Samaritani. In [...] qualche manoscritto si trovano notizie sino al 322 èg. (934 d. C.); ma esse non provengono dall'autore. Fu pubblicata in arabo, con lunga introduzione, da Ed Vilmar col titolo: Abulfathi Annales Samaritani, ...
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Poeta mistico persiano, nato a Nīsābūr nella prima metà del sec. XII d. C., e ivi morto probabilmente nel 627 ègira (1229-1230 d. C.). Nella sua copiosissima produzione poetica, consistente in poemi mistici, [...] didattici, parenetici, e in un divano di liriche secondo le forme tradizionali della poesia persiana, è soprattutto celebre il Manṭiq uṭ-ṭair (La lingua degli uccelli), descrivente sotto le immagini d'un ...
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. Nome di una regola o scuola mistica musulmana, così chiamata dal suo fondatore, lo sceriffo marocchino Aḥmad ibn Idrīs al-Idrīsī (v.), nato nel 1173 ègira (1700 d. C.), e morto a Ṣabyā nell'‛Asīr (Arabia) [...] nel 1253 ègira (1837 d. C.). Ha diffusione nell'‛Asīr, nell'Alto Egitto (sede principale presso Luxor, a ez-Zainiyyah, ove vivono discendenti del fondatore) e nella Somalia italiana; qui essa è costituita in vera confraternita e porta il nome di ...
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Scultore ateniese attivo verso la metà del sec. 3º a. C., soprattutto in Acaia. Per Bura fece statue di Demetra, Afrodite, Dioniso, Ilizia, tutte di marmo pentelico; per Egira la statua di Zeus seduto, [...] identificata con i resti (la testa e un braccio) di un colossale acrolito rinvenuto nel tempio, il cui stile è vicino, benché più formale e accademico, a quello dello Zeus di Otricoli ...
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Celebre storiografo arabo (citato spesso in trascrizione meno esatta sotto le forme Beladhori, Beladsori), vissuto a Baghdād e morto nel 379 ègira (892 d. C.).
È autore dell'opera Futūḥ al-buldān ("le [...] conquiste dei paesi") in cui sono narrate le conquiste musulmane del sec. I dell'ègira (ed. De Goeje, Leida 1866) e della grande raccolta genealogica e biografica Ansāb alashrāf ("le genealogie dei nobili") in cui, nel contesto delle biografie dei ...
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egira
ègira (meno corretto egìra) s. f. [dall’arabo hiǵra «emigrazione, secessione»]. – L’abbandono della Mecca da parte di Maometto e il suo trasferimento a Medina, nel settembre dell’anno 622 d. C., avvenimento decisivo per le origini dell’Islam,...
vali
valì s. m. [dal fr. vali, che è dal turco vali, a sua volta dall’arabo wālī «governatore»]. – Nome (wālī) con cui erano indicati, fin dal 1° secolo dell’egira, i governatori delle province nello stato musulmano, conservato ancora oggi...