HOMO Sono le parole dette da Pilato (Giovanni, XIX, 5) allorché presentò alla folla Gesù, dopo averlo fatto flagellare e lasciato rivestire a suo dileggio con un manto rosso e una corona di spine (v. gesù [...] cristo). L'espressione di Pilato (ἰδου ὁ ἄνϑρωπος) ha in greco, praticamente, il significato di: "Ecco quel tale", senza bisogno di nominare la persona, come notissima alla folla stessa. La scena, sommamente ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] (1889) e Nietzsche contra Wagner (1889). Di quest'ultimo periodo dell'attività di N. sono anche Antichrist e Eccehomo. Nel gennaio del 1889 le condizioni di N. si aggravarono decisamente, fino alla crisi di follia, sopraggiunta a Torino ...
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Pittore, incisore e architetto (Verona 1524 circa - ivi 1606). Nelle prime opere rivela uno stile di derivazione manieristica, con influssi di Giulio Romano; risentì, in seguito, dell'arte di Paolo Veronese. [...] S. Maria in Organo a Verona, due Stragi degli Innocenti (1556), una Morte di s. Gregorio (1558); nel Museo Civico di Verona un EcceHomo (1562) e Mosè e le figlie di Ietro (1583-1584). Il figlio Orazio (n. 1559 - m. dopo il 1616), pittore e incisore ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] del Ḥaram, presso la porta di S. Stefano, è S. Anna, del periodo crociato; dal cosiddetto arco dell’EcceHomo (arco trionfale sul cardo maximus della città adrianea, costruito sulla Fortezza Antonia erodiana), si snoda la Via dolorosa, fiancheggiata ...
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Pittore e architetto lombardo (n. 1455 circa - m. prima del 1536). Nel 1508 è a Roma, e nel 1525 è nominato da Francesco II Sforza architetto e pittore di corte. Nelle prime opere del B., la Natività nell'Ambrosiana [...] scarne ed energicamente drammatiche risalgono ai ferraresi, con la mediazione di elementi luministici lombardi (Butinone). L'EcceHomo nella collezione Thyssen di Lugano risente già fortemente del Bramante; ancor più un S. Martino della Pinacoteca ...
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Pittore ungherese (Munkács 1844 - Endenich, Bonn, 1900). Studiò a Vienna, Monaco, Düsseldorf; a Parigi assorbì la lezione di G. Courbet e dei pittori di Barbizon, dove soggiornò nel 1874. Si rese notissimo [...] quadri storici e religiosi e scene di genere di carattere letterario-realistico, eseguiti con appariscente virtuosismo (La morte di Mozart; Eccehomo; affreschi nel vestibolo del Kunsthistorisches Museum di Vienna); notevoli soprattutto i paesaggi. ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] sottoposto a ingiurie (beffe, sputi, schiaffi, bastonature) spesso raffigurate attraverso simboli; Flagellazione, Incoronazione di spine, EcceHomo, immagine devozionale generalmente non narrativa con il Cristo mostrato dopo le torture, con corona di ...
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Città dell’Emilia-Romagna (118,24 km2 con 104.260 ab. nel 2020, detti Piacentini), capoluogo di provincia. È situata a 61 m s.l.m. quasi all’estremità dell’antica via romana che parte dal mare e giunge [...] il collegio Alberoni nel sobborgo di S. Lazzaro, con l’omonima chiesa, la biblioteca (1751), pregevole archivio e galleria d’arte (Eccehomo di Antonello da Messina e dipinti del 17° e 18° sec.).
Provincia di P. Provincia (2586 km2 con 286.433 ab ...
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Presso i Romani si diceva d. (devotio) l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per stornare un pericolo dalla comunità. Tipica è la devotio di Publio Decio Mure. Nell’età imperiale [...] . Tra i soggetti trattati, generalmente isolati da un contesto narrativo, sono ispirati alla mistica del dolore il Crocifisso, l’EcceHomo e la Pietà; diffusissime le Madonne (è nota l’attività dei cosiddetti ‘madonneri’ veneti, che diffondono tali ...
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Scultore e architetto (Orvieto 1532 circa - ivi 1617). Dal 1554 fu collaboratore di Raffaello da Montelupo e dal 1567 capomaestro del duomo di Orvieto, dove sono anche conservate le sue opere scultoree [...] più importanti: Pietà (1579), teatrale versione del tema michelangiolesco; Eccehomo (1608). Progettò e curò l'ornamentazione in stucco di tutte le cappelle e di altre parti dell'interno del duomo, per il quale dette anche disegni di riammodernamento ...
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ecce homo
〈... òmo〉 locuz. lat. (propr. «ecco l’uomo», «eccolo»), usata in ital. come s. m. – Sono le parole che, nel Vangelo di s. Giovanni (19, 5), pronuncia Pilato mentre presenta alla turba Gesù flagellato e coronato di spine. Come s....
ecceomo
ecceòmo s. m. – Adattamento grafico pop. della locuz. lat. ecce homo (v.): le gambe stecchite che gli tremavano a verga dentro le mutande logore: un ecceomo! (Verga).