L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] ; Passi tra le rovine, 1952; Il salto vitale, 1954; Fine di un mondo, 1955), altri stava coltivando il progetto di un Eccehomo vociano. Non si tratta di G. Prezzolini, scrittore di mediocre livello con le sue a. L'italiano inutile (1953) e Diario ...
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HARSÁNYI, Zsolt
Elena ALESSANDRINI
Scrittore, giornalista e drammaturgo ungherese, nato a Korompa il 27 gennaio 1887, morto a Budapest il 30 novembre 1943. Ha portato sulla scena diversi romanzi di [...] ! 1932) da quella di Madách; Szólalj, szólalj, virrasztó (Squilla squilla, diana, 1933) da quella di Zrinyi, il poeta; EcceHomo (1934) da quella di Munkácsy; Magyar rapszódia (Rapsodia ungherese, 1935; trad. ital., Milano 1938) da quella di Liszt ...
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Poeta e letterato (Atene 1848 - Torino 1913). Cofondatore (1883) del Giornale storico della letteratura italiana e collaboratore assiduo della Nuova Antologia, coniugò nei suoi studi metodo rigoroso e [...] , 1905; Rime della selva, 1906. Dell'evoluzione spirituale di G. sono inoltre testimonianza: Il riscatto (1901), romanzo psicologico autobiografico, le pagine in prosa Per una fede (1906), e un volume di aforismi e parabole, EcceHomo (1908). ...
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Poeta genovese (m. dopo il 1511); visse a lungo in Spagna, e in spagnolo scrisse i sonetti Sobre "Eccehomo", entrati nel Cancionero general del 1520. Lasciò inoltre un poema di 42 canti in terzine, senza [...] titolo, narrante una mistica peregrinazione per tutto il regno della realtà. Di scarso valore artistico, esso è importante come documento della influenza di R. Lullo, che è il Virgilio del F. e l'ispiratore ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1907 - ivi 1985). Fu uno degli organizzatori della rivista Kwadryga (1927-31). I suoi poemi furono dedicati prevalentemente alla città della sua infanzia, Varsavia (Powrót na [...] pubblicata anche postuma, si ricordano le raccolte di poesie Wiek klęski ("Il secolo sconfitto", 1983), Oto człowiek ("Eccehomo", 1987) e Miniatury ("Miniature", 1989), i romanzi Esperanza (1976), Pokój do wynajęcia ("Una stanza da affittare", 1986 ...
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Scrittore francese (Montpellier 1894 - Saint-Jeannet, Alpi Marittime, 1974). Amico di M. Duchamp, F. Picabia e T. Tzara, dopo esordî come pittore e poeta diede vita a una produzione teatrale di stampo [...] della rivista internazionale Bifur (1929-31), in seguito si ritirò a Saint-Jeannet, dove continuò a scrivere poesie (Ombres, 1942; Eccehomo, 1945; La mort, la faim, 1960; Le sang, la sève, l'eau et les larmes, 1968) e romanzi (Smeterling, 1946 ...
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Scrittore ceco (Sobotka, Boemia Orient., 1877 - Praga 1952). Legato ai circoli anarchici del primo Novecento, introdusse nella poesia ceca il senso di rivolta e forti elementi di vitalismo. Nei suoi versi [...] (Modrý a rudý "Azzurro e rosso", 1906), nelle prose (Ejhle, člověk "Eccehomo", 1904) e nei romanzi (Stříbrný vítr "Il vento d'argento", 1910; Tělo "Il corpo", 1919) dominano i temi dell'antimilitarismo, dell'erotismo, del sogno, del contrasto ...
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Scrittore ungherese (Korompa 1887 - Budapest 1943). Iniziò la sua carriera come giornalista e drammaturgo, ma deve la popolarità soprattutto alle sue biografie romanzate: Az Üstökös ("La cometa", 1932); [...] Ember küzdj! ("Uomo, lotta!", 1932); Szólalj szólalj virrasztó ("Squilla, squilla diana", 1933); Eccehomo (1934); Magyar rapszódia ("Rapsodia ungherese", 1935); Mathias rex ("Re Mattia", 1936); És mégis mozog a föld ("Eppur si muove", 1937); Élni jó ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] In principio o in fine il nome. Studi onomastici su Verga, Pirandello e altro Novecento, Pisa 2005; A. Sichera, EcceHomo! Nomi, cifre e figure di Pirandello, Firenze 2005; M. Guglielminetti, Pirandello, Roma 2006; V. Masiello, Icone della modernità ...
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ecce homo
〈... òmo〉 locuz. lat. (propr. «ecco l’uomo», «eccolo»), usata in ital. come s. m. – Sono le parole che, nel Vangelo di s. Giovanni (19, 5), pronuncia Pilato mentre presenta alla turba Gesù flagellato e coronato di spine. Come s....
ecceomo
ecceòmo s. m. – Adattamento grafico pop. della locuz. lat. ecce homo (v.): le gambe stecchite che gli tremavano a verga dentro le mutande logore: un ecceomo! (Verga).