Attrice comica della commedia dell'arte e della commedia scritta. Fu per molti anni al servizio dei Farnese di Parma, e si ritirò dalle scene dopo il carnevale del 1626. Di lei abbiamo alcuni rifacimenti [...] serva; andò sposa ad Angelo Costantini. Per parecchi anni restò anch'essa presso i Farnese. L'altra figlia, Maria Teresa (Spinetta) fu pure comica famosa del DucadìMantova; nel 1677 si recò a Parigi e divenne l'attrice favorita del teatro italiano. ...
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. Nome volgare di un tipo di moneta d'argento, del valore di 10 soldi, fatta coniare da Guglielmo Gonzaga ducadiMantova (1550-1587) con la figura di Santa Barbara.
Barbarina del girasole venne detta [...] nel rovescio accompagnata da un girasole.
Barbarine si chiamarono anche le imitazioni operate da diverse zecche, specialmente da quella di Guastalla.
Bibl.: Corpus Nummorum Italic., IV, Roma 1913, pp. 303, 311-312, 319-320, 321, 237-328; E. Martinori ...
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Figlia (Ferrara 1474 - ivi 1539) del duca Ercole d'Este e di Eleonora d'Aragona. Sposò (1490) Francesco Gonzaga, marchese diMantova, col quale condivise la responsabilità del governo dello stato: col [...] raffinata educazione umanistica, la sua fama è legata alla notevole collezione di quadri e di oggetti d'arte e alla splendida corte che raccolse a Mantova attorno a sé, onorata dai più bei nomi delle lettere e delle arti del tempo (B. Castiglione, M ...
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Poeta (Ferrara 1538 - Venezia 1612). Autore di rime, trattati e di una commedia (La idropica, 1584), deve la sua fama al Pastor fido (1589), tragicommedia pastorale con cui inaugurò un nuovo genere, privo [...] ); nel 1602 fu a Urbino presso il duca Francesco Maria della Rovere e nel 1605 di nuovo a Roma presso il pontefice Paolo V smarrita e ritrovata soltanto dieci anni dopo e rappresentata a Mantova nel 1608), il Trattato della politica libertà, che vide ...
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MONTEVERDI, Claudio
Gian Francesco MALIPIERO
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Compositore, nato a Cremona (figlio del medico Baldassarre), il 15 maggio 1567, morto a Venezia il 29 novembre 1643. Nella sua città natale, dove studiò [...] Sacrae Cantiunculae e Canzonette a tre voci). Subito dopo passò alla corte dei duchi diMantova come semplice sonatore di viola, componendovi, tra il 1589 e il 1613, quattro libri di madrigali (dal II al V), gli Scherzi musicali a tre voci, l'Orfeo e ...
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Nacque l'8 luglio 1528 a Chambéry, terzogenito di Carlo II di Savoia e di Beatrice di Portogallo; ebbe in appannaggio la Bresse. Cadetto, delicatissimo di salute, fu dapprima destinato al sacerdozio e [...] dididididididididididididi seminarî e dididucadi Ginevra, poté riavere il paese didi Oneglia, mentre già anni prima con l'acquisto della contea di Tenda e poi delle signorie di Maro e dididucadidi presidio nelle fortezze; e per diducadidididi ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con Lodovico Carracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] entrò verso il 1622 al servizio del duca Ferdinando pel quale fece modelli di argenteria e minute sculture di bronzo e di avorio che in maggior parte andarono distrutte o disperse durante il sacco diMantova nel 1630. Nelle ricche raccolte artistiche ...
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. Figlio di Ferdinando I de' Medici e quarto granduca di Toscana, nato il 12 maggio 1590. Sposò nel 1608 l'arciduchessa Maria Maddalena d'Austria e nel 1609, per la morte del padre, salì al trono di Toscana. [...] , nei quali la Toscana non era direttamente interessata. Nel 1613 per la guerra di successione diMantova fu costretto a mandare un soccorso di truppe al duca Ferdinando Gonzaga, suo nipote; l'anno successivo, per il riardere della stessa guerra ...
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Figlia del re Enrico IV e di Maria de' Medici, nacque il 10 febbraio 1606; sposò l'11 febbraio 1619 Vittorio Amedeo I di Savoia, allora ancora principe ereditario. Il matrimonio era stato conchiuso dal [...] duca Carlo Emanuele I per procurare a sé e al figlio l'appoggio del fratello della sposa, il re Luigi XIII; ma quando la questione diMantova e del Monferrato mise in grave contrasto i Savoia e la monarchia francese, C. di Francia non solo non fu di ...
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Pittore, nato a Roma verso il 1589, morto a Venezia nel 1624. Prese dal Caravaggio più l'odio per l'accademia che la severa interezza della sua riforma. Perciò, mentre il Caravaggio abbandonava sempre [...] per via del cardinale Ferdinando Gonzaga, che lo predilesse già da Roma, e che, divenuto duca, lo nominò pittore di corte (1613-14). A Mantova lo colpì soprattutto l'esempio magniloquente del suo grande predecessore P. P. Rubens, nutritissimo ...
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solino2
solino2 s. m. [der. di sole, con riferimento al tipo del sole raggiante]. – In numismatica: 1. Moneta d’argento del valore di un soldo, fatta coniare da Luigi III Gonzaga marchese di Mantova (dal 1444 al 1478), che ha per tipo il sole...
Tizio
Tìzio s. m. [dal lat. Titius]. – Nome proprio adoperato per indicare una persona indeterminata; è spesso accompagnato da altri nomi con funzione analoga (Caio e Sempronio), per indicare, anche come nome comune, una persona qualsiasi...