CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] luogo sempre più stabile nel complesso della vita cittadina. Ma l'ultima lettera del C. giunta fino a noi è ancora al ducadiMantova. due anni dopo il saccheggio, la peste, la carestia subita da quella che era stata la patria dei comici. Il C. parla ...
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FIORILLO, Silvio
Giovanna Checchi
Nato a Capua (vicino a Caserta) verso il 1565, fu uno dei tanti comici-drammaturghi del primo Seicento. Infatti oltre a interpretare il personaggio di Capitan Matamoros [...] del F. con il suo inseparabile personaggio spagnolo risale al 1599. È del 20 novembre una lettera indirizzata al ducadiMantova, firmata: "Silvio Fiorillo in arte il Capitano Mattamoros comico". Da allora in poi fu sempre identificato con il ...
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FALENA, Ugo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 25 apr. 1875 da Antonio e da Maria Belardinelli. Dopo una serie di lavori, non presi in considerazione dalla critica ufficiale e scritti mentre era segretario, [...] con semplice ingegnosità e dialogata "con movenze eleganti". Ancora il Gandusio gli interpretò l'ameno Il ducadiMantova (teatro Vittorio Emanuele di Torino, 23 apr. 1931), una parodia del melodramma verdiano attraverso l'espediente del teatro nel ...
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Famiglia di attori italiani. Il capostipite fu Marco Antonio (n. Ferrara verso la fine del sec. 16º), celebre Pantalone. Recitò nella compagnia del ducadiMantova e con i Confidenti (1613). Suo figlio, [...] Locatelli a Parigi. Marco Antonio (Roma 1633 - Parigi 1706), figlio del precedente, recitò nella compagnia del ducadiMantova, e fu notissimo innamorato col nome di Cintio. Fu poi a Parigi (1660) e in Inghilterra; riformò (1689) per incarico ...
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Attrice (seconda metà sec. 17º), prima donna nella compagnia dei duchi di Parma, tradusse alcune commedie dallo spagnolo. Sua figlia, nota con il nome d'arte di Auretta e moglie di Angelo Costantini, fu [...] maschera del Dottore, in Italia e in Baviera; sua moglie Maria Teresa, in arte Spinetta, fu al servizio del ducadiMantova, poi dell'elettore di Baviera, e recitò in Belgio e a Parigi al Théâtre-Italien (Spinette lutin amoureux, fu l'ultima commedia ...
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Attore (n. Mantova 1566 - m. 1630). Comico dell'arte, famosissimo Arlecchino, fu in Inghilterra e in Spagna, in una compagnia diretta dal fratello Drusiano; fu poi a Mantova (1596) e a Piacenza (1597), [...] passò al servizio del ducadiMantova (1599), infine fu a Lione (1600) e Parigi (1601) su invito di Enrico IV e, successivamente, di Maria de' Medici (1613-14). Negli anni seguenti, irrequieto e insoddisfatto, si spostò in continuazione fra l'Italia ...
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Comica dell'arte, vissuta tra la fine del Seicento e i primi del Settecento. Graziosa, brillante nell'improvviso, di figura elegante, abile nel maneggio delle armi e assai agile come ballerina, primeggiò [...] nella compagnia del ducadiMantova col nome di Eularia e recitò a Bologna. Fu pure colta poliglotta. ...
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VITALBA, Antonio, detto Ottavio
Alberto Manzi
Comico della Commedia dell'arte, nato nella seconda metà del sec. XVII, morto a Bologna nel 1758. Primo innamorato con G. Imer, fu incontrato a Padova da [...] (Don Giovanni Tenorio), ecc. Fu rivale fortunato del Goldoni nell'amore per la Passalacqua. Appartenne alle compagnie del DucadiMantova, di G. Cattoli, di Marta Bastona, di Antonio Sacco, che seguì in Portogallo. Tradusse e pubblicò (1738) l'Alzira ...
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GORINI CORIO, Giuseppe
Stefano Meschini
Nacque a Solbiate, presso Como, l'8 giugno 1702, figlio probabilmente quartogenito di Alessandro e di Maria Corio, unica figlia ed erede del giureconsulto milanese [...] eredità della moglie, sposata nel 1677) ricevette il 26 febbr. 1703 da Ferdinando Carlo, ultimo ducadiMantova, il titolo di marchese, con facoltà di trasmetterlo a un erede maschio. Il G. aveva tre fratelli maggiori, Melchiorre, Antonio e Francesco ...
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ANDREINI, Giovan Battista
Franca Angelini Frajese
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1576 (Rasi) o 1578 (Mazzuchelli) o, più probabilmente, nel 1579 (Bartoli), figlio primogenito di Francesco e di Isabella [...] compagnia dei Gelosi (1604), aveva già formato una sua compagnia, detta dei Fedeli, che si pose al servizio di Vincenzo I Gonzaga ducadiMantova: dai Gonzaga i Fedeli dipenderanno - salvo brevi intervalli - fino al 1637-40. Nel 1601 a Milano, dove ...
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solino2
solino2 s. m. [der. di sole, con riferimento al tipo del sole raggiante]. – In numismatica: 1. Moneta d’argento del valore di un soldo, fatta coniare da Luigi III Gonzaga marchese di Mantova (dal 1444 al 1478), che ha per tipo il sole...
Tizio
Tìzio s. m. [dal lat. Titius]. – Nome proprio adoperato per indicare una persona indeterminata; è spesso accompagnato da altri nomi con funzione analoga (Caio e Sempronio), per indicare, anche come nome comune, una persona qualsiasi...