Parte della biologia che studia gli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi e i meccanismi attraverso i quali si esplicano tali effetti (➔ radiazione). Le origini di questa disciplina risalgono [...] il genetista H.J. Muller ottenne la prova, mediante esperimenti effettuati con il moscerino della frutta, Drosophila melanogaster, che le radiazioni ionizzanti danneggiavano il materiale ereditario determinando mutazioni. La r. non è una disciplina ...
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Biologo russo, nato a Mosca il 14 ottobre 1904, morto ivi il 21 giugno 1974. Si laureò all'università di Mosca nel 1927; s'interessò poi alla riorganizzazione della bachicoltura sovietica e dal 1936 lavorò [...] nell'ambito del gruppo diretto dal genetista S. S. Cetverikov, si riferiscono a problemi di genetica evoluzionistica su Drosophila melanogaster, in particolare alla mutazione tetraptera, in cui i bilanceri sono trasformati in ali. Si trasferì poi all ...
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pleiotropia
Saverio Forestiero
Fenomeno per cui uno stesso gene manifesta più effetti fenotipici distinti. Quando un gene è pleiotropico si assume che esso determini caratteri fenotipici, almeno all’apparenza, [...] , esso produce resistenza alla malaria. Un altro esempio di gene pleiotropico è il gene white per l’occhio di Drosophila che, tra l’altro, nella femmina controlla la forma della spermateca. È verosimile che qualsiasi gene regolatore sia pleiotropico ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] due variazioni alleliche (cioè due forme diverse) dello stesso g. non potevano ricombinare tra loro. Alcuni esperimenti in Drosophila dimostrarono però che talvolta g. mutanti allelici davano luogo a ricombinazione. Negli anni tra il 1940 e il 1950 ...
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Superfamiglia d'Insetti Ditteri (del sottordine dei Ciclorrafi), conosciuti anche col nome di Miodarî inferiori. Comprende una cinquantina di famiglie, inclusi i Conopidi, gli Streblidi e i Nitteribidi, [...] (Piophila), le acque ad altissima salsedine (Halmopota, Ephydra), le acque termo-minerali (Caenia Beckeri), l'aceto (Drosophila), le orine dell'uomo (Tichomyza) e perfino il petrolio (Psilopa petrolei). Come parassiti, gli Acalitteri si limitano ...
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Specie e speciazione
MMichael J. D. White
di Michael J. D. White
sommario: 1. Introduzione: a) concetti di specie e speciazione; b) variazioni delle specie. 2. Il processo di speciazione: a) meccanismi [...] stessa maniera ciò sarebbe possibile, ma certamente non è così. Nella tab. Il sono riuniti i dati sul gruppo di Drosophila willistoni e su due generi di Roditori. In questi tre casi il completamento del processo di speciazione sembra avvenire quando ...
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In biologia, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto (➔ tumore).
Alcuni retrovirus, implicati in molti tumori [...] . I protooncogeni sono stati trovati in tutti i Vertebrati esaminati e in alcuni Insetti, per es. in Drosophila melanogaster. Nella cellula normale i protooncogeni hanno un ruolo nel controllo della crescita cellulare e dello sviluppo. Modificazioni ...
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GINANDROMORFISMO (dal gr. γυνή "donna", ἀνήρ "uomo" e μορϕή "forma"; lat. scient. Gynandromorphismus)
Giuseppe MONTALENTI
Giuseppe MARIANI
Ginandromorfo o pseudoermafrodita è un individuo in cui compaiono [...] , l'altra quelli del maschio. Secondo l'interpretazione di Th. Morgan (1916), basata sui suoi studî sulla Drosophila, questo ginandromorfismo fenotipico dipende da condizioni genotipiche: in una delle prime divisioni di un uovo provvisto di due ...
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FORD, Charles Edmund
Marco Vari
Genetista inglese, nato a Londra il 24 ottobre 1912. È stato direttore della sezione di Citogenetica del Medical research council ad Harwell (1949-71) e successivamente [...] , cioè di tipo XO; il fatto che tale cariotipo avesse caratteri prevalentemente femminili, e non maschili come nella Drosophila, dimostrò che nell'uomo il cromosoma Y porta i geni della mascolinità.
Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: A ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del Novecento si elabora nella cosiddetta teoria sintetica dell’evoluzione [...] degli Insetti è di tre segmenti: il protorace T1 non porta ali, T2 porta il 1° paio, T3 porta il 2° paio; in Drosophila e negli altri Ditteri T3 non porta mai ali bensì strutture a clava dette bilancieri). La colinearità implica che l’allineamento di ...
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drosofila
droṡòfila s. f. [lat. scient. Drosophila, comp. di droso- e -philus «-filo»]. – Genere di piccoli insetti ditteri acalitteri, comprendente il moscerino del vino e delle frutta (Drosophila melanogaster), di colore ferrugineo, con...
gerontogene
s. m. Gene responsabile dell’invecchiamento. ◆ Il primo gerontogene a venire isolato è stato Age One. (Repubblica, 5 febbraio 2002, p. 28, Cronaca) • I pionieri dell’approccio genetico all’invecchiamento hanno iniziato i loro studi...